lunedì 23 gennaio 2012

Italia, Europa, rotaie e gomma

È accertato che il treno sia il sistema meno inquinante per trasportare cose e persone tra città diverse. All'interno delle aree urbane l'equivalente delle ferrovie sono le metropolitane e le tramvie (in pochi centri urbani in Italia si usa il treno per spostarsi all'interno delle città). Eppure in Italia la realizzazione di nuove arterie ferroviarie (e anche di tramvie) è spesso osteggiata da popolazione e politica. Gravissimo che fra i contestatori ci siano anche ambientalisti. Senza giustificare gli intollerabili errori e problemi che ha comportato, specialmente nell'Appennino, la costruzione della nuova ferrovia, si nota come nessuno abbia contestato la nuova parallela autostrada, nonostante gli ingenti danni che ha fatto. Mi collego per esempio a questa notizia: questo paese sta crollando e ….. siccome l'opera è delle Autostrade nessuno contesta. Vi immaginate cosa sarebbe successo se un disastro del genere fosse stato fatto dai lavori della TAV?????
Occorre quindi capire perchè all'estero e in Alto Adige le ferrovie non sono osteggiate (anzi tutt'altro) ed in Italia sì.


C'è qualcosa che mi sfugge su una buona parte dell'ambientalismo italiano, l'avversione alle ferrovie: perchè in Italia si fanno massicce manifestazioni contro nuove ferrovie ma nessuno dice niente sulla costruzione di nuove autostrade (le prime contestazioni le ho lette giusto ieri...) ?
Ricordo che in questi anni la Svizzera sta vedendo la costruzione di 2 importanti trafori ferroviari (Lotschberg, già inaugurato, e Gottardo) e che tra Alto Adige ed Austria è in costruzione il Tunnel di Base del Brennero

In tutti e tre i casi non ci sono state le rumorose contestazioni che sono avvenute e avvengono a Firenze ed in Val di Susa. Anzi, il tutto si è svolto con l'approvazione della popolazione.
Prendiamo il caso della Val di Susa dove si sparla a proposito di amianto ed uranio, entrambi presenti, il primo nelle Serpentiniti il secondo nei Graniti. Però le serpentiniti (per la cronaca il cosiddetto “marmo verde” utilizzato anche nel Duomo di Firenze e in diversi edifici, che non è un marmo ma essenzialmente un silicato di ferro e magnesio) affiorano e sono regolarmente cavate in diverse parti d'Italia, Val di Susa compresa. Mi sfugge il perchè il materiale cavato all'aria aperta sia meno dannoso dello smarino di una galleria; il problema dell'amianto al Lotschberg è stato incontrato quando inaspettatamente scavando la galleria furono incontrate delle serpentiniti e il tutto è stato risolto senza polemiche in 9 (nove!) giorni (esiste ampia bibliografia al riguardo); quanto alla radioattività dei graniti delle Alpi Occidentali beh... allora sgomberiamo Roma, i Colli Albani e tutto l'alto Lazio, per esempio, oppure vietiamo le costruzioni in tufo e la piastrellatura in cotto fiorentino: provatevi a misurare il livello di attività con un contatore Geiger nelle situazioni appena elencate....
Non ho visto valligiani coi forconi contro l'autostrada che porta al tunnel del Frejus, eppure in quel caso hanno fatto altro che sfracelli paesaggistici; di più, ho letto un leader No–Tav dichiararsi favorevole al raddoppio del tunnel stradale di valico e quindi al traffico automobilistico di transito sull'autostrada che percorre la valle.

Veniamo alla Toscana: percorso e soluzioni adottate per la TAV nell'Appennino mi hanno lasciato sempre un po' perplesso (talora MOLTO perplesso). Però vorrei fare un paragone con i lavori per la variante di valico dell'Autostrada del Sole: molti a far notare come stavano male gli operai della Tav: ma quelli della variante di valico sono forse alloggiati in un albergo a 5 stelle? Sono state contestati e pubblicizzati tutti i misfatti della TAV, il che è giustissimo, a parte il tono usato, perchè sono successe cose davvero intollerabili; nulla sulle autostrade.

In questi giorni è stato approvato il nuovo percorso dell'autostrada tra Barberino e Firenze Nord, tutto in galleria o quasi e nessun ambientalista o No–TAV ha mosso la benchè minima contestazione al progetto, concentrati come sono su Val di Susa e sottoattraversamento ferroviario fiorentino. Eppure la variante di valico è al centro di un grave problema in una frazione del comune di San Benedetto Val di Sambro su cui nessun NO-TAV ha qualcosa da ridire (e ci sono voci che anche un'altra galleria, in territorio toscano, abbia dai problemi). Insomma, due pesi e due misure, a vantaggio dell'Automobile e dei Tir, da parte di chi dovrebbe essere favorevole all'ambiente.

A Firenze stessa certi ambientalisti mi hanno sempre lasciato perplesso, ad esempio quelli contro la costruzione delle tramvie: visto che nei Paesi più civili, quelli del Nordeuropa, è pieno di tramvie e meno gente usa il mezzo proprio, è possibile che questa soluzione per la mobilità sia più intelligente di quella, filo-automobile, adottata dalle nostre parti. Bisogna oltretutto riconoscere che dopo quasi 2 anni di tramvia Firenze – Scandicci le contestazioni vertono più su aspetti pratici durante i lavori che sulla utilità dell'opera. 
E poi, perchè nessun ambientalista fiorentino ha indicato come da quando la ferrovia Milano – Napoli sia stata completata numerosi utenti che prima utilizzavano automobile o aereo si sono spostati sul treno e non passano più nel tratto fiorentino dell'Autosole, evitando l'immissione di sostanze inquinanti?

E veniamo alla contestata costruzione del sottopasso ferroviario: anche qualche giorno fa è stata presentata ad opera del comitato contro il sottoattraversamento una docu-fiction sull'argomento. Vari personaggi continuano a terrorizzare l'opinione pubblica sui disastri che il tunnel ferroviario provocherà agli edifici e secondo qualcuno soffrirà danni persino il Davide di Michelangelo, che si trova nel Museo dell'Accademia, ben lontano dalla ferrovia. Mi chiedo: ma Firenze è forse la prima città al mondo in cui vengono costruite ferrovie o strade sotterranee? Perchè sono costruite dappertutto e solo a Firenze succederanno immani disastri?
In compenso nessuno o quasi ha storto la bocca quando il sindaco Renzi ha proposto un tunnel stradale sotto la città.

Allora. Sicuramente l'attraversamento dell'Appennino non è stato indolore (e avrebbe potuto sicuramente essere gestito meglio). Il problema fondamentale è che in Italia mancano cultura ferroviaria e comunicazione istituzionale istituzionale
Sulla mancanza di cultura ferroviaria mi ero già espresso tempo fa. Annoto oltretutto che il Gruppo Ferrovie dello Stato sta facendo di tutto per.... dimostrare l'inutilità del trasporto ferroviario. E che gli enti locali interessati da lavori ferroviari, Comune di Firenze e Regione Toscana in primis, non fanno niente a livello di comunicazione istituzionale, lasciando sempre la palla nel campo dei rumorosi e sguaiati contestatori, che favoleggiano di inesistenti tram-treno nell'Italia Settentrionale o che i binari nell'area fiorentina sono “sottoutilizzati” (mah... agli addetti ai lavori pare esattamente il contrario).

Un mio corrispondente scrive delle considerazioni piuttosto amare: normale vox populi, tutti gli italiani la pensano così, le ferrovie non si devono fare, i raddoppi si possono fare ma solo sottoterra, i treni non devono aumentare altrimenti fanno rumore e tengono chiusi i passaggi a livello. Invece le strade sono una manna, le autostrade ancora di più, così prendo la mia macchinina sottocasa vado nel capoluogo all'ora che voglio a lavorare o divertirmi, contribuisco ad aumentare il traffico, a bruciare veleni ma alla fine mi sono fatto un quantitativo n di c.... miei che in treno non avrei mai potuto fare. Per costringerci a prendere la bici fino alla stazione come si fa in Olanda, Germania, Belgio, ci vuole ancora tanta ma tanta crisi..
Lasciamo stare il poveretto che abita in montagna e deve avere l'auto, ma quando vedo la gente che va in macchina per fare 30km in località ben servite dai treni, mi viene da dire... ce l'avete ancora grassa! poi ci si mettono le regioni, per cui dopo le sette di sera non passano più treni ed ecco che mi obblighi a usare la fottutissima automobile.

Annoto sui passaggi a livello un'altra cosa: spesso, purtroppo, ci sono gravi incidenti dovuti a pedoni che attraversano le sbarre: ovviamente sui giornali si legge del “passaggio a livello assassino” e non dell'imprudenza del pedone.

Ci sono decine di casi in Italia in cui le strutture per il trasporto su ferro sono osteggiate. Riusciremo in questo ad equipararci ai Paesi europei? Difficile per una Nazione schiava dell'automobile.

EDIT: la questione della Torino - Lione ha avuto uno strascico e ho scritto un  nuovo post solo su quello

6 commenti:

CarloFelix ha detto...

la stessa identica cosa è successa e sta succedendo a pisa.
fino agli anni 70 avevamo il tram e una specie di metropolitana di superficie terribilmente avanzata vista l'epoca in cui fu costruita (fu inaugurata nel 1912), la linea, in maniera capillare, andava da livorno a pontedera. poi alla fine degli anni 60 hanno ben pensato di smantellarla perchè era meglio usare i bus. Adesso è stato riproposto al comune di ricostruirla da capo ma è passata nel dimenticatoio a tutto vantaggio di un nuovo tratto stradale che passa nella piana fra san giuliano e la città (una piana per ora incontaminata con l'acquedotto mediceo che passa in mezzo). la scusa per costruire questo scempio è: SMALTIRE IL TRAFFICO! e ovviamente collegare meglio la città al nuovo ospedale di cisanello. purtroppo di pisani ne sono rimasti pochi e quei pochi non si interessano a queste cose...

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma sulla faccenda TAV torino lione sei un po' "non informato". Infatti se non hai notizie di proteste per l'autostrada è perché non si è raggiunta una unità come è avvenuto per il TAV: comuni divisi, cittadinanza non informata, tendenza a pensare che le opere vanno fatte. Poi si è visto lo scempio ambientale, la presa per il naso delle compensazioni, l'arrivo in massa di problemi legati a mafia/n'drangheta e similare e la gente ha aperto gli occhi. Poi non fermarti solo ai problemi dei "minerali", qui si parla anche e soprattutto di soldi. Quanto costa quest'opera e quanto serve alla comunità. Informati un po' meglio e non così approssimatamene.

Aldo Piombino ha detto...

innanzitutto non condivido il tono e soprattutto l'imperativo di "informarmi meglio". E, molto serenamente, al contrario faccio questa riflessione:
la nuova ferrovia è un'opera trasportisticamente necessaria per consentire scambi più veloci ed economici ed ecologici con la Francia rispetto al traffico attuale.
Vogliamo diminuire le emissioni inquinanti dovute ai trasporti ed incrementare il trasporto su ferro? se sì lo dobbiamo fare non solo a parole, ma anche con i fatti.. E i fatti ci dicono che l'Italia sarà ben collegata via ferrovia con il nordeuropa grazie ai nuovi tunnel di lotschberg gottardo e brennero, mentre Italia e Francia continueranno a restare praticamente isolate. Se oggi al Frejus transitano poche merci è proprio colpa della infrastruttura carente rispetto al Brennero. Guarda quante merci passano di lì...
quanto ai costi, se sono stati sostenuti dalle altre nazioni alpine un motivo ci sarà e prima di spararla potresti magari capire perchè dalle altre parti questi lavori si fanno senza sguaiate contestazioni. inoltre un'opera del genere va vista nell'ottica delle decine di anni e del risparmio in emissioni inquinanti. A proposito, quando i futuro il petrolio costerà 250 dollari al barile perchè ce ne sarà poco, costerà molto di più estrarlo e diverse nazioni che ora ne usano poco ne incrementeranno il consumo in maniera esponenziale, mentre i treni potranno essere alimentati semplicemente con l'energia ricavata da un paio di dighe, i TIR con cosa si muoveranno? Avremo un muro fra Italia e Francia e quindi ritorneremo all'autarchia e non esporteremo più in Francia?
ultima domanda: come mai gli svizzeri godrebbero come ricci nel caso si decidesse scelleratamente di non proseguire i lavori?
Quanto alle intrusioni mafiose: basterebbe una seria attenzione...
Io sono contrario al ponte sullo stretto e l'ho scritto diverse volte. Ma oltre a queste perplessità ne ho ben altre di carattere geologico economico e trasportistico. La mafia va chiaramente combattuta con determinazkione assoluta e con attenzione massima per essere sconfitta ma non deve essere una remora allo sviluppo, sconfitta. dappertutto

Anonimo ha detto...

Tu parli di merci, ti risulta (qui il mio informati meglio) che in francia le merci possano viaggiare sulle linee AV? E sei a conoscenza di qualche treno merci che attualmente viaggi sulle linee AV italiane o europee? Esiste un locomotore AV per le merci in funzione? E siamo perfettamente d'accordo che il treno emette meno, ma hai considerato (Ponti de lavoce.info) anche quanto viene emesso/consumato nella loro costruzione? Stiamo parlando dell'AV italiana, costata rispetto alle analoghe francesi/spagnole 3/4 volte in più al km. Poi per quanto riguarda lo scambio delle merci, controllati i dati pubblicati dalla regione piemonte per capire che le merci non viaggiano nella direzione della to-lione. Già adesso.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo. Che fine ha fatto FS Cargo? Hai idea di come vada la società merci delle nostre ferrovie?

Aldo Piombino ha detto...

onestamente: non avevo intenzione di parlare specificamente della Torino - Lione ma mi ci sono sentito costretto. Pertanto le risposte sono sul prossimo post, appena inserito: http://aldopiombino.blogspot.com/2012/01/postilla-al-post-precedente-torino.html