lunedì 26 settembre 2016

Il terremoto del 24 agosto per immagini


Come ho fatto vedere subito dopo l’evento, il terremoto dell’Italia centrale è dovuto, come la maggior parte della sismicità dell’area, ad una faglia normale che è la reazione al regime tettonico estensionale dell’area. Sorvolo volutamente sul perché di questo regime, limitandomi a parlare degli effetti.
Nelle prime due immagini vediamo una classica faglia della zona e la sua espressione superficiale: nell'appennino tra Umbria, Lazio e Abruzzo interno l'Appennino centrale presenta una serie di valli essenzialmente formate proprio dagli effetti superficiali di queste faglie.

A sinistra una tipica faglia dell'appennino centrale, da [1]
A destra la morfologia superficiale evidenzia queste strutture, da [2]


Il disegno qui accanto mostra una classica faglia normale, contestualizzata nell’area. La faglia del Monte Vettore ha provocato l’abbassamento del bacino di Castelluccio.
Notate una apparente contraddizione logica: il “tetto” è sotto al “muro”: questo perché una faglia si può definire come un piano di frattura del terreno intorno al quale c’è stato un movimento relativo dei due blocchi. Il “tetto” è il blocco che sta sopra al piano di frattura, il “muro” è quello che sta sotto. Siccome la faglia è “normale” e quindi di estensione e i due blocchi si allontanano, allora il tetto scende e si abbassa nei confronti del muro.



Quest’altra immagine, elaborata da Google Earth, mostra nel 2013 la zona del Monte Vettore: si nota quella che sembra una strada ma in realtà è proprio l’espressione superficiale del piano di faglia, che nell’area si è mosso provocando un abbassamento di circa 20 centimetri. 


Ho detto che "sembra una strada", ma in realtà quello è proprio un sentiero formatosi naturalmente lungo l’intersezione fra il piano di faglia e il pendio del monte Vettore ed ha anche un nome: si chiama "via delle Fate" perché secondo una leggenda locale delle fate di ritorno da una notte di balli a Castelluccio furono sorprese all'alba su quella strada e vennero trasformate in sassi.
La leggenda si riferisce, almeno penso, proprio ad un terremoto avvenuto all’alba in quella zona, ovviamente lungo la faglia del Vettore.

Da ultimo ecco la carta dei movimenti del terreno realizzata usando le immagini satellitari, affiancata dalla mappa dello scuotimento definitiva compilata da Paolo Galli del dipartimento della Protezione Civile, uno che nell’ultimo mese è stato da quelle parti a lavorare e fra i primi a fotografare sul monte Vettore il rigetto provocato il 24 agosto dal terremoto .
Come sempre in occasione di terremoti generati da faglie normali il massimo dislocamento cosismico e la zona in cui si verificano i danni maggiori forma una fascia allungata nella stessa direzione della faglia e interessa il blocco ribassato (il tetto). Nell'immagine a destra in blu sono contrassegnate a sud la faglia della Laga e a nord quella del Vettore; in rosso è indicato il segmento meridionale della faglia del monte Vettore, cioè quello dove è stata osservata la fagliazione superficiale. 



[1] Tondi (2000) Geological analysis and seismic hazard in the Central Apennines (Italy). Journal of Geodynamics 29, 517-533
[2] Galadini e Galli (2000) Active Tectonics in the Central Apennines (Italy) – Input Data for Seismic Hazard. Assessment Natural Hazards 22, 225–270

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