martedì 8 febbraio 2011

Un creazionista e i suoi strafalcioni scientifici

Non so se vi metterete a ridere o a piangere leggendo questo commento appena inviatomi su un mio vecchio post, quello in cui riprendo la discussione sul Tiktaalik di cui sono stato fra i protagonisti sul sito di Nature. Lo riporto qui sotto:

Personalmente credo nelle pagine della Bibbia e ritengo di conseguenza che la terra sia recente contro i miliardi di anni (=teorici) postulati dagli evoluzionisti, perchè necessari allo svolgersi dell'evoluzione.
La terra aveva una fisionomia precisa, nella concezione ebraica e precristiana: un grande continente emicircolare, occupante l'emisfero nord del pianeta. In contrapposizione all'emisfero sud occupato dall'acqua.
La concezione ipparchiana, aristotelica o tolemaica n'è una riduttiva ma ancora vicina concezione.Colombo non discuteva sulla rotondità del pianeta, dato che nessuno ne dubitava ma sulla fattibilità del suo viaggio.
Secondo lui, tra Eratostene e Tolomeo, aveva ragione il secondo e la terra era più piccola. Colombo affermava che poteva navigare verso ovest e raggiungere il Giappone: dai diari di bordo del suo viaggio risulta che quando sbarcò a Hispaniola fosse convinto d'aver raggiunto l'arcipelago nipponico.

Nel 1668, padre Placet, un monaco premonstratense francese scrisse un trattato per dimostrare che la terra prima del diluvio era una sola superficie. Placet fu uno dei pionieri della geologia moderna.
Sino alla rivoluzione francese gli eruditi europei conoscevano la concezione biblica ed aristotelica della terra.
Mi chiedo: ben prima di Wegener i nostri antenati e gli altri popoli civili del mondo antico conoscevano la terra unica? Sì e già in Genesi 1.9,10 appare nel racconto sacro l'emersione di questo supercontinente(nel terzo giorno).
Per brevità non mi dilungo ma essa precede la comparsa degli animali e nel racconto biblico è Dio a creare tutto.
Nel sesto giorno (non sesta "era geologica"...) Iddio creò la specie umana.
Credo si trattasse di un uomo identico a noi il cui genoma, sia pure con qualche variazione microevolutiva, abbiamo ereditato.
Molte culture antiche hanno nei loro miti il concetto dell'universo derivato da un uovo primigenio o cosmico.
La radiazione fossile dell'universo primitivo mappata dai satelliti artificiali ha appunto la forma di un gigantesco uovo.
Secondo gli astronomi questo spettro di radiazione è quanto rimane del Big Bang, l'esplosione che avrebbe caratterizzato l'attimo iniziale dell'universo
Di fronte a conoscenze così precise di un passato che gli evoluzionisti, sulla base di improbabili costruzioni filosofiche più che scientifiche, datano di svariati miliardi di anni (per il timore di trovarsi davanti ad un Dio la cui esistenza negano disperatamente), come si fa a non pensare che la Narrazione Biblica sia qualcosa di più di una "tradizione religiosa"? Io credo in quel Dio, riconosco ad altri la libertà di non crederGli, ma vorrrei che l'ateismo (vestito di panni non suoi) uscisse dall'aula di scienza.
Non è vero che il creazionismo sia sinonimo di oscurantismo; un pacato confronto gioverebbe a tutti.
Ma quelli che inveiscono e insultano non siamo noi: più di un evoluzionista ammette poi che non ha prove per dimostrare scientificamente le sue convinzioni delle quali, ovviamente, è "certo".
Per questo, occorre mettere da parte le beffe e l'animosità ideologica: se hanno ragione gli atei Dio non esiste e dunque le pagine della Bibbia sono una leggenda, le profezie annuncianti la certa venuta di Cristo non sono diverse dalle centurie di Nostradamus. Ma se i cristiani hanno ragione Gesù sta per tornare e per gli increduli saranno dolori...ognuno di noi ha il diritto di giudicare vere o false le tesi degli uni o degli altri. Alla fine è questo l'oggetto vero della contesa

Fondamentalmente questo anonimo riesce da buon creazionista a parlare di tutto senza sapere di cosa parla, facendo solo una grande confusione che denota delle conoscenze scientifiche diciamo ehm.... ehm.... approssimative (sono sufficientemente “politically correct?”)
Prendo atto che, almeno, tutti siano convinti che la Terra è rotonda. E già un buon punto di partenza. Non capisco comunque cosa c'entri parlare di Eratostene o Ipparco o Aristotele. Solo per far capire di non essere uno sprovveduto (cosa che invece dimostra abbondantemente....)? Per cortesia, chiudiamola qui con Aristotele e compagnia... Le scienze sono molto progredite dall'epoca e si deve parlare di ricerche attuali!

È inesatto dire che a parlare del “tempo profondo” siano stati per primi gli evoluzionisti (che io intenderei come biologi, zoologi, naturalisti etc etc non considerando evoluzionisti chimici, astronomi, fisici, geologi in quanto non si occupano direttamente di evoluzione nei loro studi): biologi e naturalisti hanno approfittato delle scoperte di altri scienziati (appunto essenzialmente geologi e astronomi) i quali hanno potuto stabilire (INEQUIVOCABILMENTE E CON PROVE CERTE CHE SOLO VOI OBNUBILATI DALLA RELIGIONE NON CONSIDERATE TALI!), che i tempi sono molto più dilatati rispetto a quelli biblici. È semplicemente insultante per chi studia sul campo, fa analisi di ogni ordine e grado, studia la bibliografia – insomma per chi fa ricerca – sentirsi smentire da gente che si permette di giudicare gli altri avendo come base un libro sacro di 3000 anni fa e si vede benissimo che manco ha le basi geologiche o biologiche per farlo.

La cosa più bella comunque è che secondo il nostro anonimo interlocutore la Bibbia conferma l'esistenza della Pangea. E qui casca l'asino diverse volte, fino a rompersi le ossa.
Annoto che i creazionisti (o, come spesso preferiscono chiamarsi) gli antievoluzionisti, ci confermano che l'Oceano Atlantico prima non esisteva e si è aperto dopo la creazione del mondo e ne attribuiscono la colpa al diluvio universale.
Onestamente mi sono dimenticato di chiedere se il diluvio abbia spostato l'America oppure sia stato solo una questione di erosione che ha asportato un pezzo di crosta terrestre, dividendo i due continenti. Mi sfuggono comunque le motivazioni geofisiche di come sia potuto avvenire. Attendo una risposta. Ulteriori considerazioni:
- hanno delle prove su quale sia stato l'andamento della velocità di separazione?
- perchè le velocità attuali e le isocrone della crosta sono coerenti con una apertura avvenuta 110 milioni di anni fa a partire dalla parte meridionale, con quella centrale già apertasi precedentemente come braccio centrale della Tetide?
- né d'altro canto a questa maniera mi possono spiegare le isocrone della crosta oceanica allineate lungo le dorsali senza soluzione di continuità fra quella atlantica e quelle pacifiche e indiane? (ah,, già... la Terra ha poche migliaia di anni quindi questa è l'ennesima invenzione della scienza al servizio di quei manfani degli evoluzionisti).

Veniamo a questo Padre Placet, sconosciuto ai più (e anche a me fino a ieri). Ho guardato un po' in giro e le cose stanno come avevo immaginato: aveva ripreso le osservazioni di Sir Francis Bacon che aveva visto il parallelismo fra le coste americane e quelle dell'altra sponda dell'Atlantico, suggerendo appunto il distacco delle masse continentali che bordano l'oceano. Da qui il teologo ha dedotto l'esistenza della Pangea su basi bibliche.
Purtroppo , le cose non stanno così in quanto:
- la Pangea si è formata grazie allo scontro fra diverse placche contenenti crosta oceanica una volta separate fra di loro, quindi non è il “continente primordiale”
- c'era già stato un altro supercontinente in tempi precedenti, la Rodinia, a sua volta frutto dell'unione di diverse placche precedentemente separate e successivamente smembrate. Di più: Rodinia e Pangea non sono stati i soli: c'è proprio sulla Terra una ciclica formazione e distruzione dei supercontinenti, il cosiddetto ciclo di Wilson
- anche durante l'epoca della Pangea, c'erano delle terre emerse isolate: inquadrate in sistemi arco – fossa in aree di scontro fra placche o ghirlande di isole negli oceani, originate dal passaggio della crosta sopra un punto caldo come quelle attuali della micronesia
- a sud della Siberia c'erano addirittura due placche con crosta continentale isolate dalla Pangea

Quanto alla questione su Wegener e la accettazione della “deriva dei continenti”, la cosa è stata molto lunga e complessa per diversi motivi: un anno fa raccontai come sono andate le cose nel post ”da Wegener a Wilson: dalla deriva dei continenti alla tettonica a zolle”. Prima di aprire la bocca facendo affermazioni del genere “la terra unica era conosciuta sulla base di testi religiosi e i geologi – sporchi atei (compresi quelli credenti e ce n'erano tanti!) – non lo volevano accettare" credo sia meglio per l'anonimo documentarsi meglio, magari leggendo un testo di storia della scienza.
Quindi anche in questo caso la Bibbia sbaglia. Punto e basta. Anonimo e oltranzisti religiosi in genere bocciati in Geologia ancora una volta.

Venendo ad altro, tralascio la questione dell'eventuale Big Bang, perchè io, al contrario dell'anonimo, non voglio parlare di cose di cui capisco poco.
Dopodichè la paura del giudizio di Dio immagino sia più per i credenti, che suppongono di arrivarci, piuttostochè degli atei.

Qui c'è effettivamente un punto importante: chi stabilisce chi ha ragione e chi ha torto nelle diatribe scientifiche? È chiaro che il mondo scientifico non può essere governato dalla “democrazia” (anche se quando un'idea è condivisa da quasi tutti gli esperti del settore per metterla in discussione ci vogliono delle grosse motivazioni (ed è stato il caso – appunto – sia dell'evoluzione che dei movimenti dei continenti: partiti da idee esattamente opposte, queste hanno rapidamente conquistato il mondo scientifico appena sono diventate non solo evidenti ma anche difficilmente contrastabili sulla base delle conoscenze SCIENTIFICHE e non religiose.
Quanto alle aule di scienza, non vedo, avendone frequentate un bel po', dove durante un corso di scienza si possa / si debba parlare di religione e/o di ateismo. Se l'anonimo si riferisce a corsi di biologia o paleontologia in cui non si parla della creazione, beh, piaccia o non piaccia a lui e agli altri accoliti del creazionismo, non vedo perchè durante tali corsi si debba parlare di tali credenze in un campo dove il rigoroso studio dei fatti ha dato risultati completamente opposti. Si fa Scienza, non filosofia come invece è convinto l'anonimo interlocutore, che invece è lui sì a fare tanti discorsi a vanvera!

Il quale, rifiutando l'evidenza, dimostra che l'oscurantismo, ebbene sì, è quello religioso o meglio, di una piccola parte di religiosi come l'anonimo, che rifiuta sistematicamente la Scienza in favore di un libro che parla della concezione dell'universo di pastori nomadi mediorientali di 3000 anni fa.
Sull dialogo, io la mia parte l'ho fatta e la sto facendo. Ma mi rendo conto che a ragionare con gli antievoluzionisti si perde tempo, con voi a cavillare su piccole frasi – spesso decontestualizzate – ma al di là di tutti i vostri roboanti discorsi, mentre l'evoluzione trova sempre nuove conferme, il creazionismo non è riuscito a tirare fuori neanche uno straccio di teoria alternativa, se non dire che:
- 50 metri di tufi depositatisi in una singola eruzione dimostrano che la sedimentazione è più rapida di quello che pensano gli scienziati (e non solo gli evoluzionisti in senso stretto), il tutto ovviamente ignorando le diverssissime modalità in cui i sedimenti si possono depositare (50 metri di calcari micritici diu piattaforma deposti in poche ore??? ma via...)
- l'oceano Atlantico si è aperto durante il diluvio universale
- Dio ha creato gli archetipi degli animali a livello delle famiglie linneiane (perchè proprio a livello delle famiglie... mah... come se questo termine avesse oggi, con la cladistica, un senso) e poi c'è stata una evoluzione (una speciazione) a causa di una non meglio identificata "perdita di informazioni del DNA", da qualcuno specificatamente attribuita al “peccato originale”. 

Cioè i creazionisti hanno sempre dovuto almeno adeguarsi – sia pure obtorto collo – a quanto non possa non essere toccato con mano: i movimenti dei continenti, la presenza di molecole organiche nello spazio, il fatto che ci siano animali molto simili fra loro e che bene o male le forme di vita cambiano di continuo evolvendosi. Alla fine nell'impossibilità di contrastare l'evoluzionismo  qualcuno di loro ha partorito, sconfitto, l'Intelligent Design. Ditemi voi se questo non è oscurantismo...... ah, forse è ancora peggio, ma è meglio non scriverlo... non vorrei essere volgare

6 commenti:

Marco ha detto...

Avevo letto in un qualche libro di Asimov che un altro metodo molto spiccio per contrastare i creazionisti è chiedere loro come mai, se l'evoluzione è una stupidaggine, i bambini non sono identici ai genitori.

Aldo Piombino ha detto...

no. non è così semplice: infatti come ho scritto ormai ammettono la "microevoluzione", una continua evoluzione di alcuni caratteri secondari (per esempio l'aumento delle dimensioni di un organo o la sua progressiva atrofizzazione in caso di poco utilizzo come gliocchi delle talpe). Non ammettono invece la macroevoluzione, cioè non riconoscono per esempio la possibilità che gli occhi siano il risultato di un processo evolutivo a partire da una singola cella che ha acquisito prer una mutazione la fotosensibilità.

Marco ha detto...

Che cosa triste, ci sono talmente tante prove a favore dell'evoluzione che sono stati riempiti libri e libri, mentre non c'è niente che supporti la loro tesi, tranne un vecchio e polveroso libro.

E poi non vedo perché non dovrebbero accettare l'evoluzione, non è che la loro religione viene sminuita.

Come li spiegano gli organi vestigiali, le 5 dita in tutti gli esseri viventi, la coda nell'embrione uomo, boh.
Tutto ciò è molto triste, perché è un insulto a tutte quelle persone che studiano la materia e un insulto alla loro stessa evanescente intelligenza.

Aldo Piombino ha detto...

eh, no... loro ammettono che le mutazioni genetiche avvenute dopo la Creazione possono aver provocato questi fenomeni. cioè, le cose possono peggiorare nel senso che si possono perdere degli organi ma mai acquisirli esempio classico: l'occhio, che secondo loro non può essere il risultato dell'evoluzione e Dio lo avrebbe creato così (nel caso svicolano poco elegantemente sul fatto che creare un occhio fatto così sarebbe da stupidi viste le inutili complicazioni)
al solito: ci sono evidenze su cui non possono svicolare...

rsorrt ha detto...

Saluti,

il nostro cervello agisce in modo da considerare più attendibile ciò che appare più semplice.
Così è molto facile credere in semplici "verità" religiose piuttosto che in complesse spiegazioni scientifiche.

La risposta che viene data al "creazionista di turno" non mi è piaciuta per il tono ridicolizzante.
Si vuole mettere in ridicolo ciò che l'anonimo creazionista dice, questo è controproducente perchè da appigli anzichè toglierli.
Le persone nel dubbio daranno ragione al creazionista perchè l'evoluzionista vuole mettere in ridicolo "la parola di dio".
Non è una buona strategia secondo me.
Occorre spiegare i concetti in modo semplice, allo stesso modo con cui i creazionisti spiegano le loro invenzioni. A quel punto la scienza avrà oltre la semplicità anche la ragione e anche il tono corretto e a quel punto non ci sarà modo di opinare.

Aldo Piombino ha detto...

innanzitutto mi scuso della risposta tardiva ma mi era scappata

una bella riflessione iniziale (e soprattutto molto sensata) quella di rsortt, sulla semplificazione che chiama in causa sia chi divulga sia chi fa scienza: troppo spesso chi lo fa si rivolge a se stesso o a un pubblico molto ristretto di iniziati. d'altro canto di lavori con idee interessanti ma scritti senza capo nè coda ne ho letti tanti... per non parlare di titoli che denotano un ermetismo pazzesco tranne che per i pochi che sanno cosa vuole dire.
in effetti per un biologo è più semplice pensare all'evoluzione. per un credente alla creazione e soprattutto a lui sembra impossibile che un "verme" si sia trasformato in un "pesce" e poi in un "uomo" se non ha un minimo di basi paleontologiche (parola "difficile...!) o biologiche.

e una parte di colpa ce l'hanno anche la scienza e la divulgazione scientifica, am anche chi non vuole informarsi

venendo al resto, oggettivamente potrebbe sembrare un tono ridicolizzante ma non lo era per alcuni,motivi:
1 scusatemi per questo, ma sono un toscano (e molto convinto di esserlo!) e per i toscani questo è un modo di parlare normale specialmente quando sono un pò in polemica con le persone alle quali rispondono. Devo detoscanizzarmi
2 i creazionisti si rendono ridicoli da soli
3. chi si para dietro l'anonimato per criticare o per proporre oggettivamente non è che poi si comporti in maniera cristallina

grazie per avermi letto e scritto