venerdì 1 gennaio 2010

Maiani, De Mattei e le sorti della ricerca in Italia


Alla fine Maiani parlò di nuovo sull'affare De Mattei
Sul sito del CNR è uscita una nota “Precisazioni del Presidente del CNR sulla polemica tra evoluzionisti e anti-evoluzionisti a proposito del volume a cura del Vicepresidente, Prof. Roberto de Mattei”.

La nota comincia con una premessa: "In occasione del bicentenario della nascita di Charles Darwin, lo scorso 23 febbraio il Prof. Roberto de Mattei, Vice Presidente del CNR, ha organizzato un incontro informale a porte chiuse in una >aula della sede centrale dell'Ente. La riunione non ha gravato finanziariamente sul CNR. Le spese di viaggio e soggiorno sono state sostenute dagli stessi partecipanti e il Vice Presidente ha provveduto privatamente al pranzo per i convenuti".

Cominciamo con la considerazione che ai contribuenti italiani la riunione è costata solo la corrente elettrica e un po' d'acqua dei servizi igienici e forse dell'acqua minerale.
Forse era già troppo così. Poi però cominciano i guai: "gli interventi svolti nel corso della riunione sono stati pubblicati in un volume a cura del Vice Presidente de Mattei dal titolo "Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi ”, edito dalle Edizioni Cantagalli. L'editore ha fatto richiesta di un contributo finanziario, a parziale copertura della stampa, all'Ufficio Pubblicazioni e Informazioni scientifiche del CNR. In assoluta autonomia decisionale, come previsto, e agendo secondo le procedure ordinarie dell'Ente, l'Ufficio ha deciso di concedere parte del contributo richiesto, nella misura di 9.840 euro, Iva inclusa".

Quindi, evidentemente, l'Ufficio Pubblicazioni e Informazioni scientifiche del CNR non pensa alla congruità scientifica di quanto scritto nelle pubblicazioni. Un classico esempio di operazione burocraticamente ineccepibile. Ineccepibile? Forse non del tutto, perchè sul volume non è stato apposto il logo dell'Ente. Ciò è avvenuto su espressa richiesta del Vice Presidente che in questo modo ha voluto rimarcare come i contenuti non impegnino in alcun modo la posizione ufficiale dell'Ente.


Un capolavoro: il CNR a questa maniera salva la libertà di espressione (soprattutto quella di dire bischerate) senza sporcarsi le mani ed evita le critiche di alcuni giornali di destra per i quali evidentemente i dati scientifici contano meno di niente (nel paese di Croce e Gentile è ovvio....). E, soprattutto, concede un finanziamento senza che chi legga il libro sappia che lo ha dato....

triplo “mah”..

Il comunicato poi ricorda le (sciagurate) parole di Maiani del 30 novembre: "Desidero sottolineare il carattere aperto della ricerca intellettuale e la mia personale contrarietà a ogni forma di censura delle idee. La libertà di espressione è un bene garantito dall'articolo 21 della nostra Costituzione."



A questo proposito cito per la chiarezza Gianni Comoretto, scienziato e cattolico, il quale in un commento ad un altro mio post sulla materia, rispondendo ad un creazionista anonimo che ha tirato fuori questo magico concetto ha scritto che "la libertà di opinione è sacrosanta. Puoi benissimo credere che la Terra sia piatta, che il Camembert sia un generale di Napoleone, o che Eva derivi da una costola di Adamo. Ma non tutte le opinioni sono uguali, alcune corrispondono a fatti, altre no. L'evoluzione è un fatto".

Mi domando se l'Ufficio Pubblicazioni e Informazioni scientifiche del CNR abbia in testa questi concetti o basti presentargli un manoscritto “burocraticamente ineccepibile” anche se non lo è scientificamente.


Quasi quasi cerco di farmi pubblicare qualcosa anche io... Ho letto uno scritto di un religioso,probabilmente un vescovo che addirittura se l'è presa con Lyell e il gradualismo dicendo che erano nel giusto i "catastrofisti" della prima metà del XIX secolo. E allora perchè non scrivere per dimostrare come tutti i sedimenti creduti plioquaternari della Toscana si siano invece formati in un annetto a causa del diluvio universale, individuando pure la direzione delle correnti, e come la struttura dell'Appennino Settentrionale sia il frutto di due o tre eventi catastrofici distanziati di poche migliaia di anni l'uno dall'altro?

W il progresso della scienza!

Il comunicato, alla fine appare tranquillizzante, quando vi si legge che "purtroppo, la polemica su evoluzionismo e anti-evoluzionismo rischia di esaurire l’attenzione dei media (se ne è occupata anche Nature....) su una questione che in nulla ha inciso o inciderà sui programmi scientifici dell’Ente, né in termini di impostazione né di finanziamento alla ricerca, che proseguirà secondo i criteri di rigore scientifico propri della comunità internazionale".
Mi domando se “Proseguirà” o “ricomincerà” ad usare il rigore scientifico dopo la follia: nel 2009 talvolta lo ha lasciato da parte.

Purtroppo la sezione finale centra un punto focale: all'estero molti sono rimasti esterrefatti da De Mattei e il CNR rischia di diventare una barzelletta proprio per questo. E mi sa che non tutti citino questa cosa solo in maniera disinteressata: temo un effetto collaterale di questa disgrazia e cioè che qualcuno ne approfitti per mettere in dubbio la credibilità del CNR e dirottare fondi dall'Italia ad altre nazioni

C'è chi nell'ambiente scientifico è rimasto soddisfatto da questo comunicato. Fra i diversi commenti che amici e lettori mi hanno inviato ve ne cito uno che non proviene da Firenze, ovviamente senza citarne l'autore: credo che la precisazione del Presidente, che salvaguarda la dignità, il prestigio ed il ruolo scientifico dell’Ente, senza oscurare la libera espressione delle idee, ed evitando di esporre il CNR istituzionalmente a diatribe politiche, sia da apprezzare soprattutto in un momento particolare, come quello attuale, in cui il rischio di nuocere al CNR istituzione potrebbe essere anche molto pesante. Io, personalmente, condivido sul darwinismo la stessa posizione del Presidente che, come espressamente e chiaramente detto nel comunicato, è “diametralmente opposta a quella del prof. De Mattei” e quindi mi ritengo soddisfatto dal comunicato di Maiani.

A parte la necessità da parte di uno scienziato di dover puntualizzare la sua ovvia posizione sul darwinismo, personalmente sono ben poco soddisfatto non solo di questa precisazione di Maiani, ma anche di queste parole, che per me sono una spia del terrore che incute De Mattei e che soprattutto incute il sottobosco di cui il docente della “Università Europea” è la punta di diamante. Terrore che mi è stato più o meno indicato personalmente da un altro docente universitario, al solito non fiorentino, che conosce bene il Nostro a margine di un convegno a cui ho assistito e che ha detto che è in gioco il futuro della ricerca in Italia.


Mi chiedo che differenza ci sia con le parole, già riportate da me in un altro post, e che avevano fatto imbestialire anche l'anonimo appena citato: quelle pronunciate da Maiani il primo dicembre: "in merito all'articolo "Darwin mette in imbarazzo il Cnr - Lite tra studiosi sul creazionismo" (1.12.2009), voglio precisare che "il carattere aperto della ricerca intellettuale" e la "personale contrarietà a ogni forma di censura delle idee" per me e per il Consiglio Nazionale delle Ricerche non sono un "contentino", come afferma l'articolo, ma valori fondanti, coerenti con la civiltà del nostro Paese. Con l'occasione intendo ribadire con forza - al di là delle diverse posizioni culturali – i rapporti di stima, amicizia e proficua collaborazione che mi legano al Vice Presidente, prof. Roberto de Mattei".

Per la cronaca una risposta ben più dura a De Mattei venne dal presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Nicola Cabibbo: “no, il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Quell'idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”. e infatti De Mattei & c. hanno organizzato il loro convegno proprio perchè non fu loro permesso di partecipare a quello organizzato dal Vaticano.

Ma quello che si legge chiaramente in questo commento è che in pratica andare contro De Mattei (e soprattutto contro quelli che gli sono dietro) porterebbe il “rischio di nuocere al CNR istituzione”r. Semplicemente incredibile.... la ricerca scientifica in Italia sarebbe condizionata da questa gente?

Continuo a chiedermi chi ci sia dietro De Mattei: solo fondamentalisti cattolici e l'aristocrazia “nera” romana? Mah.... E' probabile che ci sia un disegno “elettorale”, con un messaggio del tipo “noi vogliamo tutelare chi crede davvero nella Bibbia, non come tanti altri” ma forse c'è qualcosa di peggio: il convegno di Radici Cristiane potrebbe fare parte di una strategia che cominciò con la Moratti ministro della scuola quando fu tolto il darwinismo dai programmi scolastici.

A tutti i membri della comunità scientifica spetterebbe controbattere questa follia. Ma non mi pare che adesso ce ne sia la volontà o, meglio, che pochi si vogliano esporre.

1 commento:

federico ha detto...

ciao...

io ho sempre sentito dire che quella storia che la moratti avrebbe "cancellato darwin" sia una bufala: sei sicuro che avesse veramente tentato un tale colpo di mano?

grazie!