domenica 17 aprile 2016

Il terremoto dell'Ecuador di questa notte


A meno di 48 ore dall'evoento giapponese, è la volta dell'Ecuador ad essere colpito da un evento sismico particolarmente importante. 
Il terremoto del 16 Aprile 2016, a cui è stata assegnata una Magnitudo di 7.8, è avvenuto poco all'interno della costa del Paese sudamericano, a circa 20 km di profondità. C'è stata anche una allerta tsunami, limitata alle coste di Ecuador e Colombia, che è stata successivamente cancellata. 
Il quadro tettonico è molto più “classico” rispetto a quello di ieri l'altro in Giappone: come il terremoto di Tohoku del 2011 e quelli cileni, l'evento dell'Ecuador si è scatenato proprio al contatto fra la zolla sudamericana e quella di Nazca che le scorre sotto alla rispettabile velocità di 6 centimetri l'anno (o nelle immediate vicinanze dello scorrimento)
Il meccanismo è dunque quello di un terremoto di thrust, il meccanismo capace di generare le scosse più forti che sono state registrate dalla sismologia. In questa figura schematica la stella indica dove questi terremoti si generano.

Perchè i terremoti di thrust sono quelli più forti? Il motivo è semplicissimo: un terremoto si verifica quando lo sforzo lungo una faglia raggiunge un livello tale da vincere le forze di attrito che ne impediscono il movimento a sforzi inferiori.
Se il piano di faglia è suborizzontale l'attrito che tiene ferma la faglia è molto maggiore di quello, ad esempio, che blocca una faglia subverticale, anche solo per il peso della roccia sovrastante al piano. Per cui questo piano di faglia per muoversi ha dovuto accumulare uno sforzo di dimensioni impressionanti. In questa immagine vediamo delle faglie di thrust e come si muovono.

Molti terremoti di thrust si addensano lungo la cosiddetta cintura di fuoco che circonda il Pacifico: dalla Nuova Zelanda (anche se gli eventi di Christchurch non sono dovuti a questo meccanismo) alle Isole Vanuatu, alla Nuova Guinea e poi Giappone, Kamchatka, Aleutine, Alaska e tutta la costa pacifica delle Americhe. In Europa è praticamente certo che il terremoto di Creta del 365 dC e quello di Lisbona del 1755 siano dovuti allo stesso meccanismo.

Il terremoto di oggi quindi fa parte di quella grande famiglia di sismi collegata a questo anello che circonda il Pacifico, lungo il quale si accoppia alla fortissima attività sismica la presenza di numerosissimi vulcani e, in particolare nell'America Meridionale, la formazione di una delle più spettacolari catene montuose mondiali, le Ande

In Ecuador i terremoti di thrust sono relativamente frequenti: si ricordano ad esempio quello del 14 maggio 1942 (M 7.8) il cui epicentro si trova ad appena 43 km a sud di questo. A 90 km a nord il sisma del 31 gennaio 1906, con una M che secondo le fonti va da 8.3 a 8.8, provocò anche uno tsunami mentre la larghezza della zona di rottura è stata superiore ai 400.
Ancora un pò più a nord abbiamo l'evento del 19 gennaio 1958 di M 7.8. 
Proseguendo, in Colombia, a circa 400 km a nord si sono verificati praticamente nello stesso punto due terremoti importanti negli ultimi anni: M 7.1 il 19 novembre 1991 e  M 7.2 il 15 novembre 2004.

Una particolarità di questo terremoto è che la scossa principale è stata anticipata 9 minuti prima da un evento a M 4.5 immediatamente a est del futuro epicentro. Il punto è contrassegnato dalla stella gialla nella carta qui accanto, dove sono indicate con i pallini viola le repliche principali avvenute fino ad ora.
Dall'andamento delle repliche si vede che la zona della rottura del terremoto di oggi si estende per qualche decina di km verso sud rispetto all'epicentro della scossa principale, in quell'area racchiusa nel rettangolo della carta dello scuotimento fornita dall'USGS esposta qui sotto. Per fortuna nella zona più colpita non ci sono città importanti, anche se le conseguenze si sono avvertire anche parecchio più a sud, fino a Guayaquil, dove è crollato un ponte.


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