domenica 6 giugno 2010

Ulteriori riflessioni sulla vicenda Boschi - L'Aquila

Riprendo il post precedente per alcune considerazioni.
Innanzitutto a chi non lo avesse fatto, consiglio la lettura del post scritto da Marco F. sul suo eccellente "Leucophea", con cui non posso che trovarmi d'accordo al 100% (anche perchè riporta frasi mie....)

Nei commenti al mio post invece Fioba ipotizza che sia un atto dovuto a causa delle denunce. Non sono molto d'accordo: dopo una denuncia il rinvio a giudizio non è automatico: viene avviata una indagine che si conclude o con l'archiviazione o con un rinvio a giudizio. Siccome già mesi fa venne fuori che c'erano degli indagati, evidentemente c'era una indagine e quindi, secondo i magistrati, sussistono gli indizi di colpevolezza (secondo loro: secondo me e molti altri - guarda caso persone scientificamente informate sui fatti questa è una immensa idiozia....)

Io continuo a pensare che i veri colpevoli sono i costruttori e anche quegli immensi e irresponsabili cretini che, come ricorda Marco F. nel solito post, sono riusciti a declassare anni fa la città abruzzese dalla zona 1 alla zona 2. Vorrei che qualcuno ne facesse i nomi. (EDIT: non è andata così. questa è la vox populi a cui avevo dato credito visto alcune fonti che me la davano. In realtà la questione è diversa. Secondo la carta MPS04 del 2006 prodotta dall'INGV il terriotrio aquilano era stato inserito nella zona 1. Ma la Regione non aveva nel 2009 ancora adeguato la normativa, come sarebbe stato logico. Qualcuno sostiene che sia colpa della lobby dei costruttori, come ho scritto poco sopra anche io. Non so se è così. Se così fosse sarebbe molto grave, anche se è grave di per se una dimenticanza del genere)

Sull'argomento ho ricevuto alcune mail private e quindi non posso citare i cognomi, ma solo le iniziali. GF nota come le affermazioni incriminate riportate da Repubblica non dicono nulla che possa giustificare l'accusa nei confronti degli scienziati della commissione (semmai dovevano essere i rappresentanti pubblici, che dovevano supervisionare alle costruzioni, ad avere il maggior peso dell'accusa, come nel caso di San Giuliano). Però ritiene, molto giustamente, che si debba capire su che basi la magistratura abbia preso questa decisione.
Se lo ha fatto perchè era in corso uno sciame sismico siamo davvero alla frutta.

GF allora ipotizza che alla base ci possa essere invece una questione diversa. Mi indica che il professor Moretti dell'Università dell'Aquila aveva dei dati (escluso il radon!) secondo i quali la situazione stava peggiorando con il passare del tempo: l'indizio era la sempre maggiore profondità delle scosse.
Però succede spesso che uno sciame presenti un trend direzionale e la questione fondamentale rimane che in letteratura nessuno ha mai segnalato il modificarsi delle modalità di uno sciame sismico come precursore di un terremoto
Sembra anche che il Rettore dell'Università chiese che il gruppo di ricerca facente capo a Moretti presentasse dati e conclusioni durante la fatidica riunione del 31 aprile, ma questo permesso gli è stato negato.

E a questo punti si domanda

1) Quanta validità scientifica c'è nel lavoro di Moretti in generale e in quello riguardo l'attività sismica aquilana in particolare?  L'episodio della mancata presenza dei ricercatori potrebbe avere avuto un peso nell'avviso di garanzia, e solo in questo caso si potrebbe sostenere l'eventuale fondatezza delle accuse?

2) Sarebbe potuta cambiare l'opinione di Boschi e degli altri scienziati presenti nella commissione di fronte a questi dati, nell'ipotesi di loro validità? Parto infatti dal presupposto che Boschi nulla sapesse della richiesta e quindi il respingimento di quella delegazione di ricercatori non sia da ascrivere a sua diretta responsabilità.

In conclusione, comunque, GF ha il sospetto che in tutta la vicenda il vero peso della responsabilità, all'interno della commissione, sia della Protezione Civile e dei suoi rappresentanti più alti: di fronte a nuovi dati scientifici, sarebbe passato altro tempo per il loro esame, e quindi la commissione non avrebbe potuto dare una pronta risposta alla popolazione, che poi era quello che più premeva a Bertolaso e collaboratori.

Vediamo se qualcuno sa rispondere, tenendo ovviamente presente il concetto di previsione e cioè sapere con una certa approssimazione tempo, luogo, intensità e meccanismo focale di una scossa.
 
AM invece si è ricordato di un mio vecchio post nel quale mi chiesi se davvero il sisma non era prevedibile in base al record storico. Dopo aver precisato che, ovviamente, stavo parlando con il senno di poi (con il quale si eviterebbero tanti errori,a sapere quello che succederà....) , ho riportato una osservazione che Mario Baratta scrisse nel libro “I terremoti d’Italia” del 1901:  degno di essere ricordato sì è che i grandi parossismi aquilani successi nel 1315, 1461, 1498, 1646, 1786, 1791, 1809, 1848, 1849, 1887 si sono presentati tutti sotto forma di periodi sismici più o meno lunghi con un rilevantissimo numero di scosse".
Questo da solo non può dire molto, perchè a prima vista potrebbe benissimo essere che la sequenza sia stata innescata da una scossa principale iniziale e non esserci una fenomenologia come nel 2009. Però ci sono degli indizi che nel 1703 le cose siano andate più o meno come questa volta.

Ovviamente anche qui il problema è: tenendo conto che c'è una certa probabilità che si scateni un forte terremoto o si sa dove e e quando, oppure che si fa? Si sgombera completamente dove? in tutto l'Abruzzo? L'Aquila? Sulmona? A che distanza dall'Aquila finisce il pericolo? E fino a quando?

Io continuo a pensare, confortato dalla mappa dello scuotimento, che se le costruzioni fossero state costruite o ristrutturate in base alla normativa scientificamente adeguata, non sarebbe successo praticamente niente.
Per chi volesse approfondire, ecco il link sui parametri del sisma dell'aprile 2009. Nella mappa, che riporto ancora una volta, si nota come lo scuotimento non sia stato superiore al VII / VIII grado (e, al massimo, nella zona media dell'VIII grado.

Riprendo le definizioni di:
intensità VII grado: scossa "molto forte", con "caduta di comignoli e lesione agli edifici": tutti fuggono all'aperto; danni trascurabili a edifici di buona progettazione e costruzione, da lievi a moderati per strutture ordinarie ben costruite; avvertito da persone alla guida di automobili

intensità VIII grado: scossa "distruttiva" con "rovina parziale di alcuni edifici; vittime isolate": danni lievi a strutture antisismiche; crolli parziali in edifici ordinari; caduta di ciminiere, monumenti, colonne; ribaltamento di mobili pesanti; variazioni dell'acqua dei pozzi


A questo punto ecco le più amare considerazioni: mi chiedo come sia stato possibile che una scossa così abbia provocato tutti questi morti. Mi sembra la chiara dimostrazione che il problema non era prevedere questo terremoto, ma premunirsi dai terremoti. Per legge non ce n'era tanto bisognoe la leggerezza degli uomini, così poco preparati scientificamente, ha fatto il resto.

Indagate su questo e non sulla commissione grandi rischi. Grazie

1 commento:

David Bressan ha detto...

I can only cite what the geographer Grove Karl Gilbert resumed during a meeting of the American Association of Geographers (AAG) in 1909, about the predictability of earthquakes:

“Common people would be satisfied to know if we reached the point where a scientific predictability for an imminent earthquake is possible.”

But Gilbert criticised the believe that earthquakes occur in cycles or after long periods of quiescence, and would so be predictable if we consider historical records or annual measurements.

“Considering the complexity of conditions and the chaotic interrelationships between underground tensions, it can not be assumed that the particular conditions of every epoch will repeat always at the same manner.”

Gilbert, who had studied extensively the earthquake in San Francisco of 1906 enforced the view not to predict single events, but to prepare for the general hazard:

"[seismologists should not]…try to enforce control on the course of nature, but with the support of science, predict the imminent changes, so to enable the people to be warned and to be prepared…[]. The determination of the instant of seismic hazard belongs to an indefinite future. It is still a realm of try and hope."