martedì 4 giugno 2019

Cronache della Scienza - 4 giugno 2019

Marie – Tharp: l’immagine è tratta da
 https://massivesci.com/articles/marie-tharp-bottom-ocean-maps/
dove c’è una biografia di questa geniale scienziata

Come qualcuno ha notato, è da un po' che non aggiorno Scienzeedintorni. Sono, per dirla con il poeta, ”in altre faccende affaccendato” e non ho più molto tempo per studiare, almeno per questo periodo. Ma siccome continuo a leggere un po' di notizie in giro, e le condivido spesso sui social, ho deciso di fare una cosa: anziché condividerle in maniera spot una per una, condivido qui su Scienzeedintorni una serie di notizie che mi paiono interessanti. Non so quanto potrò essere continuo, ma proverò ad esserlo. La copertina di questo primo numero è dedicata a Marie Tharp, una geologa dotata di un acume eccezionale che la fa essere uno dei principali precursori del passaggio, tra anni ‘50 e ‘60, dalla wegeneriana deriva dei continenti alla “wilsoniana” tettonica delle placche. 



LA SIGNORA DELLA TETTONICA DELLE PLACCHE. Oggiscienza ci propone la storia di Marie Tharp (1920 – 2006): è stata una delle prime donne che si sono occupate attivamente di geologia. A lei dobbiamo la prima carta dettagliata dell’Atlantico settentrionale, e la scoperta della valle mediana delle dorsali oceaniche, esattamente interpretata come le zone di divergenza fra le placche, in un momento in cui ancora che i continenti si muovessero era una convinzione di pochi. Ho parlato di come avvenne questo passaggio in questo post.

ANIMAZIONE DELLA FRATTURAZIONE DEL GONDWANA. La troviamo a questo URL.  Estremamente interessante anche perché illustra pure anche le varie Large Igneous Provinces (LIP), anche se i nomi attribuiti mi lasciano un po' perplesso: sono correttamente indicate la CAMP (la Provincia magmatica dell'Atlantico centrale, quella al passaggio Triassico - Giurassico e causa della contemporanea estinzione di massa e i basalti del Deccan (della fine del Cretaceo e, con buona pace dei sostenitori dell'impatto dello Yucatan, la vera causa dell'estinzione dei dinosauri), ma negli altri casi indica non le LIP, ma l'isola attualmente sopra alla zona in cui si sono originate: per cui Bouvet indica i basalti di Karoo – Ferrar, Tristan da Cunha quelli della provincia di Paranà – Etendeka, e Marion è il Madagascar. Da notare l'ttima evidenziazione di come  l’India schizzi letteralmente via verso nord: qualche anno fa alcune ricostruzioni della collisione India – Eurasia erano state scartate perché “richiedevano una velocità dell’India doppia di quella massima attuale”. Che invece era vera. Sull'apertura dell'Oceano Indiano ho scritto questo post

ANTROPOLOGIA. Come ho sempre sostenuto, il passaggio da una economia basata su caccia e raccolta ad una basata sull’agricoltura è stata una fregatura pazzesca: gli agricoltori vivevano di meno e avevano una salute peggiore rispetto ai loro antenati cacciatori – raccoglitori. L’aumento di popolazione fu dovuto solo all’aumento della prolificità, perché i figli servivano a lavorare la terra, attività che richiedeva un impegno molto maggiore rispetto allo stile di vita precedente. E questo è stato dimostrato di recente: nelle Filippine una parte di una tribù di cacciatori – raccoglitori ha abbracciato l’agricoltura: rispetto agli esponenti della loro etnia che hanno continuato a fare i cacciatori – raccoglitori, gli agricoltori lavorano di più e hanno meno tempo libero 

ENERGIA E AMBIENTE. Uno studio cinese mira a sostituire l’acqua con il CO2 nelle operazioni di fracking. Rimarranno i soliti problemi di inquinamento ma se non altro si eviterebbe il consumo di acqua, tanta acqua, di cui una buona parte ritorna in superficie (il cosiddetto flow-back, tipicamente un 20% di quanto iniettato), che poi visto cosa contiene non può certo essere liberata nell'ambiente e quindi deve essere stoccata in profondità, talvolta provocando sismicità. Ne ho parlato diverse volte, ad esempio qui.

ENI IN EGITTO. l’ENI ha concluso l’allestimento delle infrastrutture per l’estrazione di metano dal giacimento Zohr, a largo dell’Egitto. Si tratta di una scoperta del 2015, una delle più grandi scoperte nel Mediterraneo che fu celebrata dai media 4 anni fa, gli stessi che avevano ignorato una scoperta simile sempre in Egitto pochi mesi prima, Nooros. Entrambe si trovano a poca distanza dalla copsta tra il delta del Nilo e il Sinai



3 commenti:

zoomx ha detto...

Il passaggio all'agricoltura sarà anche stata una fregatura ma mi sa che è anche quello che ha permesso lo sviluppo delle civiltà complesse. I cacciatori/raccoglitori non si sono evoluti molto, credo.

Marco ha detto...

Bentrovato Aldo, iniziavo a preoccuparmi ;-)

punteruolorosso ha detto...

salve dott. piombino, mi scusi se esco fuori tema.
i terremoti del tirreno meridionale non hanno energia molto alta alta, ma sono frequenti lungo tutto il piano di beninoff di fronte alla calabria. indicano, mi corregga se sbaglio, la rottura della litosfera ionica in subduzione. ho visto i meccanismi focali, e ce n'è anche di compressivi. vuol dire che la subduzione è ancora attiva?
la calabria, ce lo dicono i dati satellitari, si muove verso nord-est, solidale con adria. e lo ionio? continua la sua subduzione verso ovest, seppur in maniera più lenta che in passato? dunque la calabria si muoverebbe non più obbedendo al rollback, ma alla spinta dell'africa. e lo ionio verso ovest. come vanno insieme le due cose?
e avrei un'altra domanda che riguarda l'inversione della subduzione nel tirreno. esso è infatti un piccolo oceano, che dovrebbe avere rocce più pesanti della litosfera circostante. mi riferisco alla sicilia settentrionale, per esempio, da tindari in poi. essa è spinta verso nord-ovest a velocità non eccezionali. al momento c'è compressione e trascorrenza. potrebbe in futuro verificarsi la subduzione del tirreno sotto la sicilia settentrionale?