Ho partecipato al convegno organizzato dall'Università di Camerino dal titolo "Three Destructive Earthquakes along the Central Apennines Fault system", in cui insieme a più di 100 ricercatori provenienti da tutto il mondo ho potuto visitare le zone colpite dai 3 recenti terremoti che hanno colpito l'area.
Da questo convegno sono uscito pieno di dati e di idee, ma ho anche potuto capire la situazione. Il materiale che ho ricavato è tanto, per cui all'evento dedicherò diversi post.
In questo primo post linkerò via via per comodità i vari post a mano a mano che li pubblicherò, in modo da avere un elenco organico.
Nella immagine, che è la home page del congresso si vede la faglia al Monte Vettore, quella del terremoto M 6.5 del 30 ottobre 2016
Il primo post è dedicato alla situazione attuale e alle priorità che ci sono nella ricostruzione soprattutto per un aspetto molto importante riguardo alla comunicazione: ho potuto toccare con mano come il problema delle macerie, quello che più in questo momento "appassiona" mass - media e italiani, specialmente nelle squallide polemiche della politica nostrana, è secondario perché le urgenze sono altre: le strade, le attività economiche e la microzonazione sismica
Il secondo post è dedicato specificamente alla microzonazione sismica: cos'è e perché è così necessaria
Nel terzo post parlo dell'intreccio fra la Geologia e la storia umana a Colfiorito, dove dall'età del bronzo fino a circa l'anno 1000 c'è stata una importante comunità, con Plesia, una città prima umbra, poi romana e poi sede vescovile, che sospetto essere stata definitivamente abbandonata dopo un terremoto
Il secondo post è dedicato specificamente alla microzonazione sismica: cos'è e perché è così necessaria
Nel terzo post parlo dell'intreccio fra la Geologia e la storia umana a Colfiorito, dove dall'età del bronzo fino a circa l'anno 1000 c'è stata una importante comunità, con Plesia, una città prima umbra, poi romana e poi sede vescovile, che sospetto essere stata definitivamente abbandonata dopo un terremoto
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