giovedì 27 luglio 2017

Il congresso internazionale sui terremoti dell'Italia Centrale


Ho partecipato al convegno organizzato dall'Università di Camerino dal titolo "Three Destructive Earthquakes along the Central Apennines Fault system", in cui insieme a più di 100 ricercatori provenienti da tutto il mondo ho potuto visitare le zone colpite dai 3 recenti terremoti che hanno colpito l'area.
Da questo convegno sono uscito pieno di dati e di idee, ma ho anche potuto capire la situazione. Il materiale che ho ricavato è tanto, per cui all'evento dedicherò diversi post.
In questo primo post linkerò via via per comodità i vari post a mano a mano che li pubblicherò, in modo da avere un elenco organico.


Nella immagine, che è la home page del congresso si vede la faglia al Monte Vettore, quella del terremoto M 6.5 del 30 ottobre 2016

Il primo post è dedicato alla situazione attuale e alle priorità che ci sono nella ricostruzione soprattutto per un aspetto molto importante riguardo alla comunicazione: ho potuto toccare con mano come il problema delle macerie, quello che più in questo momento "appassiona" mass - media e italiani, specialmente nelle squallide polemiche della politica nostrana, è secondario perché le urgenze sono altre: le strade, le attività economiche e la microzonazione sismica

Il secondo post è dedicato specificamente alla microzonazione sismica: cos'è e perché è così necessaria 

Nel terzo post parlo dell'intreccio fra la Geologia e la storia umana a Colfiorito, dove dall'età del bronzo fino a circa l'anno 1000 c'è stata una importante comunità, con Plesia, una città prima umbra, poi romana e poi sede vescovile, che sospetto essere stata definitivamente abbandonata dopo un terremoto

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