sabato 20 dicembre 2014

lo sciame sismico del Chianti di ieri 19 dicembre 2014


Nota inziale: Questo è un post scritto in fretta. Tornato tardi dal lavoro e, notizia di servizio, non potrò aggiornarlo fino a domani sera. 

Come sapete oggi la zona del Chianti è stata teatro di uno sciame sismico di una certa importanza, con 8 scosse di M uguale o superiore a 3.
Innanzitutto vediamo dove si colloca l'area interessata dall'attività: nella zona di Mercatale Val di Pesa, in un rettangolo di dimensioni ristrette, diciamo circa 30 km quadrati, visibile nella carta qui sotto.


Vicini alla zona di attività ci sono Greve in Chianti e Passo dei Pecorai, oltre a Mercatale. Zone fra le più belle paesaggisticamente parlando (e anche da un punto di vista alcolico sono messe “benino” ...) anche se non sono particolarmente popolata.

Il Chianti è sede di una modesta sismicità. Anche se ci sono state due punte, una nel senese nel 1798 e una a Impruneta nel 1895. Di quest'ultima ho avuto una testimonianza diretta: mio nonno che all'epoca aveva 4 anni e chi mi raccontò che si spaventò e non poco (abitava a Porta Romana e dunque nella zona di Firenze più vicina all'epicentro).
Di tutte queste scosse io a Firenze ho sentito (e bene) solo quella delle 10.39 mentre ero nel palazzo dove hanno sede i laboratori di antropologia dell'università, in via del Proconsolo.
Le altre non le ho sentite ma anche a Firenze sono state sentite notevolmente, in particolare la più forte, quella di M 4.1 delle 11.36 che stranamente non ho percepito pur essendo sempre in centro a Firenze, anche se in un altro palazzo.
Questa scossa è stata percepita piuttosto intensamente specialmente ai piani alti.

La seconda immagine mostra la concentrazione degli eventi. Purtroppo ho poca preparazione come computer graphics nè ho avuto il tempo di fare un GIS. Si vede che sono tutte ben concentrate appunto in quel rettangolo. Se avrò tempo cercherò se ci sono dei trend nella distribuzione


La terza immagine mostra l'andamento nel tempo di tutta la giornata del 19 dicembre. Come si vede siamo davanti ad un classico esempio di sciame sismico in cui non esiste una scossa principale ma ci sono diversi eventi di magnitudo massima confrontabile.
Il picco si è verificato al mattino, con le due scosse più forti giunte a circa un'ora di distanza l'una dall'altra. Nel pomeriggio sono continuate le scosse (e siamo a più di 80 con M uguale o superiore a 2) ma si registra, come normalmente accade, una diminuzione degli eventi in intensità e numero.
ATTENZIONE: il tempo usato è quello internazionale il "Greenwich Mean time" e quindi in italia siamo in anticipo di un'ora: la scossa delle 10.39 è avvenuta alle 9.39 GMT 


Purtroppo non sono riuscito a trovare il meccanismo focale.

La sequenza sembra dunque diminuire di intensità, ma in uno sciame del genere il ritorno di un evento di intensità paragonabile a quelli più forti è uno scenario ipotizzabile,  e in quel caso anche le repliche potranno nuovamente impennarsi, aumentare di nuovo in numero, frequenza ed intensità.
Siccome è molto difficile fare delle previsioni (specialmente per quanto riguarda il futuro!) non si può dunque escludere un ritorno di fiamma e quindi la probabilità che nei prossimi giorni si verifichi qualche nuova scossa talmente forte da essere percepita anche a Firenze, che è a una ventina di km dall'epicentro, è reale.
Le scosse minori continueranno di sicuro per un pò e infatti mentre sto scrivendo ne sono state registrate altre 3, di ci una a M=3

Spero che questa sequenza serva a far capire che anche in una zona relativamente poco sismica come la città di Firenze con il terremoto non si scherza e ricordo che le 3 principali categorie di edifici che devono resistere ad una scossa: Ospedali, centri di coordinamento della Protezione vile e le scuole sia per preservare la popolazione giovane (la scuola di San Giuliano di Puglia è purtroppo un triste, tristissimo esempio), sia perché sono i luoghi migliori per ospitare eventuali sfollati.
Non voglio più sentire discorsi tipo “la maestra ha fatto bene a far uscire i bambini perché quell'edificio è fatiscente”.
Anche perché oggi gli studenti erano tutti fuori dopo una piccola scossa sia pure ben percepita, ma non è sempre così: magari i terremoti forti dessero un preavviso (evitiamo commenti tipo L'Aquila, grazie).
E quando arrivano o si è preparati o buonanotte al secchio.


A chi mi ha telefonato (e non ha avuto risposto perché quando sono a lavorare il telefono è spento) o scritto messaggi, post etc etc cosa rispondo: che sto per andare a dormire tranquillo perché questa sequenza non ha aumentato né diminuito la probabilità di un “evento principale” tipo quello del 1895. E il rischio esiste indipendentemente dalla sequenza in atto

1 commento:

Ilaria Rosiello ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.