domenica 4 aprile 2010

Letto e consigliato: "Gli ultimi Neandertal"

Ho appena finito di leggere “Gli ultimi neandertal” (edizioni Boopen, € 14.00), un libro piuttosto interessante scritto da Lorenzo Rossi, il curatore del sito www.criptozoo.com  che si occupa appunto di criptozoologia.
Fondata dallo zoologo belga Bernard Heuvelmans, la criptozoologia studia specie animali di cui non esistono prove certe sulla loro esistenza, che però viene dedotta da indizi indiretti. Fondamentalmente ci sono due categorie di animali, quelli che sono ufficalmente estinti in una certa area, come la la Lince in Italia di cui si continua a mormorarne l'esistenza da numerosiindizi ma senza ancora averne vista una, oppure animali dichiarati estinti come il Tilacino, di cui secondo alcuni ci sarebbero ancora degli esemplari superstiti in Tasmania.

Poi ci sono animali mitici come il mostro di Loch Ness o il Mokele Mbembe delle foreste africane (di questi e di altri animali mitici e del loro significato ne avevo parlato qui).

Ho sempre visto queste cose e questi personaggi, che spesso si muovono al confine fra la scienza e la fantasia con un certo distacco, vista la mia naturale diffidenza nei confronti di chi va contro l'"ortodossia" (pur essendo sempre attento alle novità che spesso rivoluzionano la conoscenza).

Invece, dopo aver esaminato alcuni documenti sono convinto che i criptozoologi non vanno confusi con ufologi e compagnia bella, avendo delle intenzioni rigorosamente scientifiche. Oltretutto qualche volta hanno avuto ragione: cito ad esempio il caso del Calamaro Gigante, oppure quello dell'Okapi (scoperta avvenuta prima che venisse coniato il termine criptozoologia). Ed è vero che di recente è stata persino scoperto un nuovo primate oltre a diverse specie di mammiferi.

Uno dei campi più classici della criptozoologia è la questione degli esseri simili all'uomo ma più grandi come Yeti, Almas o di Bigfoot (che preferisco chiamare Sasquatch, con il nome originale autoctono).

Il soggetto del libro è appunto la ricerca di Neandertaliani residui ancora viventi.
Ci sono una serie di studiosi che sostengono la possibilità dell'esistenza - ancora al giorno d'oggi - di nuclei di questi uomini primitivi nei monti dell'Asia Centrale o nel Caucaso. Portano a loro credito delle testimonianze dirette di persone che asseriscono di averli visti e qualche oggetto, come un pelo trovato sempre nel Caucaso.

Eì una ipotesi che personalmente trovo molto, ma molto improbabile se non impossibile, anche se io penso che le leggende di Almas, Yeti e Sasquatch possano davvero avere le loro radici nell'incontro fra i nuovi colonizzatori sapiens e neandertaliani residui che si erano rifugiati sui monti intorno alle terre strappate loro dai nuovi venuti (nel libro Rossi smentisce questo a proposito dello Yeti). Ne avevo parlato qui.

Il libro è scritto in maniera molto gradevole, anche se la lettura non è facilitata dalla grafica, forse troppo spartana.

Uno sguardo sommario al titolo (o a quanto ho appena scritto) potrebbe indurre qualcuno ad accostare a “Gli ultimi neandertal” i libri scritti da ufologi o teorici dell'esistenza del triangolo delle Bermude e quant'altro o semplicemente a Roberto Giacobbo e il suo terribile Voyager, tutta gente pronta a fare grandi teorie universali da un minimo indizio (di solito sballato....).

Niente di più sbagliato (e offensivo verso il nostro autore)

Rossi è un vero criptozoologo nel senso che è scientificamente rigorosissimo: ammette che esistono tutta una serie di indizi, sia materiali che a livello di testimonianze, ma che non c'è nessuna prova certa. La sua “prudenza” raggiunge livelli sbalorditivi, come ad esempio nel caso di Flores, l'isola nota per la scoperta di una popolazione residua riferibile a Homo Erectus caratterizzata da nanismo insulare (il famoso Homo floresensis, soprannominato Hobbit) che sicuramente era ancora presente 13.000 anni fa. Cita una leggenda locale in cui si parla degli “Ebu Gogo”, piccoli uomini che vivevano in una caverna. Ebbene, si rifiuta categoricamente di dichiarare che con certezza la leggenda si riferisca veramente agli Hobbit recentemente scoperti.

Questo ne fa un autore diverso, molto diverso, da quella massa di soggetti che scrivono proprio quello che lettori creduloni vogliono leggere. 

Il libro comincia con una bella introduzione sul “mito dell'uomo selvaggio”, e poi parla, anche qui in maniera molto rigorosa (cosa piuttosto difficile a farsi, visto l'argomento...), della vicenda dell'uomo del Minnesota, evitando di prendere posizione sulla realtà o no del reperto.

Poi passa, in un filo molto logico, a descrivere i Neandertal, proseguendo con testimonianze e indizi della presenza di loro remoti discendenti in Asia, per poi trarre la conclusione che, appunto, di indizi ce ne sono diversi indizi ma nesuna prova certa.

Da ultimo passa in rassegna anche ipotesi alternative per gli avvistamenti, quali orsi o altro e riprende la questione dell'uomo del Minnesota (che per me rimane una truffa bella e buona, "al solito" Rossi si limita ad elencare fatti e persone, senza trarre conclusioni...). Aggiungo che oltre a parlare per “sentito dire” l'autore è anche andato personalmente in Asia per approfondire la questione.

Una annotazione sulla copertina: è una riproduzione della figura di un “uomo barbuto” dipinta nella grotta di Isturitz, nei Pirenei dai primi sapiens (cultura Aurignaziana). Potrebbe essere davvero l'unico ritratto esistente di un neandertaliano, databile a circa 30.000 anni fa,in quanto profondamente diversa dalle altre riproduzioni che di se stessi avevano fatto i cro-magnon autori dei dipinti (nella stessa grotta ci sono altre possibili raffigurazioni di neandertaliani).

Complessivamente direi che è un libro quindi molto interessante perchè parla di una serie di eventi sconosciuti al grande pubblico (ma anche agli stessi cultori dell'antropologia) tentandone un inquadramento. Sicuramente direi che ha ampiamente meritato i 14 euro (più le spese di spedizione) stanziati per l'acquisto.

Un appunto: il libro è ordinabile sul sito www.criptozoo.com

1 commento:

max ha detto...

l'ho acquistato anche io e ne sono rimasto affascinato...ben scritto e documentato con estremo rigore...consigliato a chi voglia saperne di più di questa splendida Terra