martedì 23 giugno 2009

Lettera al nuovo sindaco di Firenze sui temi trattati da Scienzeedintorni


Matteo Renzi è il nuovo sindaco di Firenze. Essendo io fiorentino utilizzo questo spazio per dire che cosa mi aspetto da lui nei temi che ho trattato su "Scienzeedintorni". Premetto che, al di là delle idee politiche dell'autore, questo blog si occupa di politica solo e solamente a proposito delle scelte che riguardano gli argomenti trattati e solo con rigore scientifico (almeno mi auguro), senza attaccare o difendere per principo una parte politica o l'altra (ovviamente ritenendo responsabili i politici di quello che dicono o fanno e indicandoli per questo, non per le mie simpatie o antipatie personali)


Caro Matteo, ormai archiviata l'elezione sei il nuovo Sindaco di Firenze. Un risultato ampiamente previsto il cui commento esula dagli scopi di Scienzeedintorni. Ovviamente ti invio il mio più sincero “in bocca al lupo” anche da qui, dopo avertelo fatto personalmente
Né intendo mettere bocca su tutto il tuo programma elettorale: Firenze di problemi ne ha tanti, da quelli sociali a quelli economici e della vita quotidina. Però mi permetto di chiederti con questo post quello che mi auguro succeda a proposito delle problematiche di cui mi occupo su questo blog.

Mi è piaciuto molto il discorso di ieri sera su Firenze e l'innovazione tecnologica. E' un tasto su cui ho già battuto su Scienzeedintorni e che mi sta a cuore da tanti anni.
La collocazione di un prodotto sul mercato la vediamo in base a 3 parametri: la sua bellezza, la sua tecnologia e il suo prezzo.
Siamo l'Italia, un paese povero di materie prime e dal costo del lavoro molto alto (anche per la presenza di giustissimi ammortizzatori sociali). Noi non possiamo continuare a lavorare sui prodotti “di prezzo”, ma siamo molto bravi sul “bello” (imitatori a parte...). E dobbiamo sviluppare il “tecnologico”: già, perchè ci sono delle imprese italiane che grazie alla loro produzione tecnologica vendono persino alla Cina, lo spauracchio dell'imprenditore medio italiano, che anziché investire in tecnologia preferisce comprarsi il SUV.
Quindi mi aspetto, come hai già fatto da Presidente della Provincia, un bel lavoro sulla ricerca, ricordando i tanti centri di eccellenza che ci sono dalle nostre parti, sia nelle Università che nelle Aziende Private e promuovendo collaborazioni non solo locali ma di respiro internazionale. Ti ricordo anche che, oltre a quella tecnologica, è importante la ricerca “di base”, che magari non avrà ritorni in breve tempo ma in un futuro più lontano. Pensa per esempio al DNA: ci sono voluti almeno 30 anni per sapere cosa farsene di questa scoperta.....

E veniamo al secondo punto: la mobilità.
Quando sento ministri dire che chi vuole la tramvia a Firenze è un pazzo, beh, forse questa persona non ha la necessità di spostarsi per lavoro tutti i giorni da una parte all'altra della città!
Occorre scoraggiare più possibile il mezzo privato. Scoraggiarlo non vuole dire impedirne l'uso: ci sono casi in cui è necessario. Per esempio chi deve fare la spesa, trasportare oggetti personali pesanti o ingombranti, una persona con difficoltà a muoversi, temporanee o no. Chi ha un orario di lavoro che coincide con la mancanza di mezzi pubblici o chi dopo il lavoro ha qualche cosa da fare per cui tornerà a casa molto tardi.
Ma non è logico prendere l'auto per andare a lavorare in orario di punta, da solo. O, meglio, non lo sarebbe.
Il mezzo pubblico è competitivo come prezzo, ma non certo come tempi o comodità (semprechè sia comodo metterci un quarto d'ora in coda tra Porta a Prato e la Fortezza da Basso....). Ecco, bisogna rendere più comodo e più veloce il mezzo pubblico. Oltre ad incoraggiare l'uso delle due ruote, a propulsione meccanica o umana.

Pertanto
- vai con la costruzione delle tramvie anche nella parte orientale della città (ma facciamole più velocemente che come con la linea 1, eh). Anzi, ti propongo persino una nuovo tratto, una appendice della linea per l'aeroporto, che da via di Novoli attraversi il parco e vada a servire il Palagiustizia, i nuovi uffici della Cassa di Risparmio, la Telecom, la zona di Firenze Nova (e quindi la stazione di Rifredi) ed il Nuovo Pignone.
- vai con delle nuove corsie riservate ai mezzi pubblici nelle zone in cui si bloccano per il traffico.
- vai con nuove piste ciclabili, purchè siano protette anche nei confronti dei pedoni (non come quella del Lungarno Ferrucci, per esempio: la mia testa porterà per sempre i segni che i pedoni e i ciclisti difficilmente convivono sullo stesso marciapiede, al di lò della presenza di una striscia divisoria in terra).
- pubblicizziamo meglio il “passante Ferroviario”, servendo meglio tutte le sue fermate. Quanti fiorentini sanno che con il biglietto dell'ATAF si può utilizzare anche il treno nei tratti ferroviari dentro il territorio comunale e quanto tempo ci si metterebbe?

Utilizzare di più i mezzi pubblici e le due ruote diminuirebbe anche l'inquinamento e migliorerebbe le condizioni dell'aria che respiriamo. Pertanto no all'abolizione delle strisce blu. A Roma qualcuno si è già pentito di questo.
E, a proposito di aria, perchè non provare a ritornare al filobus? I veicoli elettrici puri, purtroppo, non hanno una grande autonomia. Ma oggi ci sono dei mezzi che possono viaggiare senza i fili per un certo tratto di strada grazie a delle batterie (come è previsto per il tram in zona Duomo). Aggiungo che sarebbe bello addirittura alimentarli con energia ricavata da fonti rinnovabili come il vento (una cosa sulla quale ti sei già battuto!) per fare di Firenze una città guida per il trasporto sostenibile.

Un ultimo appunto sulla questione del sottoattraversamento ferroviario. Qualche tempo fa ero un po' scettico anche io e l'ho pure scritto su Scienzeedintorni, senza cancellare poi il post. Ma mi sono convinto che questa sia l'unica soluzione possibile.
Si sta parlando di fare la stazione a Castello. Ma chi l'ha proposta viaggia in treno o è stato convinto che i treni ad alta velocità siano una specie di aerei?
Vedi, non occorreva uno studio fatto dalle Ferrovie dello Stato dal quale emergesse che chi prende il treno per venire a Firenze ha come destinazione un'area vicina a Santa Maria Novella o prende il treno regionale per la destinazione finale. anche chi parte o arriva alla Stazione con un mezzo pubblico dalla città o con un treno dai dintorni).
E poi pensa: la comodità del treno è che entra nelle città. Se si facesse la fermata a Castello saremmo l'unica città in Europa con la stazione AV a cui ci si arriva on una navetta dalla stazione centrale.... Ci sarà uno stramaledetto motivo per cui TUTTE le stazioni dell'Alta Velocità in Europa sono DENTRO i centri urbani e non in campagna.... (a proposito: a Castello manco possono passare it reni da e per Empoli/Pisa/Siena...)

Per non parlare di quelli che sostengono la comodità della stazione AV accanto all'aeroporto: mi trovi una, dico una. persona che viene da Roma o Milano per prendere l'aereo a Firenze??????
Per quanto riguarda il terrorismo Dezordiano: perchè mai nessuno (tolto il sottoscritto) ha mai fatto notare come non siano mai stati riportati in letteratura danni agli edifici utilizzando la talpa TBM, quella che verrà usata per il sottoattraversamento?

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