lunedì 20 aprile 2009

dopo 15 giorni interrompo il silenzio - considerazioni sul terremoto

Il mio silenzio in queste due settimane è dovuto fondamentalmente a 3 motivi:

1. ho avuto diverse cose da fare, non ultimo cose ferroviarie tra sottoattraversamento fiorentino e un fantastico giro a oltre 300 km/h sulla nuova linea ad alta velocità che da dicembre collegherà Firenze e Bologna in 35 minuti.

2. sto raccogliendo notizie sul sisma abruzzese. Ho voluto riflettere molto prima di scrivere qualcosa sull'argomento e non mi sembra opportuno in questo momento occuparmi di altro su scienzeedintorni, pur avendo altro materiale pronto o quasi. Mi sono riguardato decine di articoli in materia di previsioni sismiche e ne ho anche trovati altri. Ringrazio particolarmente una persona che mi ha fornito alcune dritte importanti e che non posso nominare per problemi di anonimato su un forum. Ho anche esaminato il lavoro di quel Giuliani, su cui pubblicherò un post a breve. Anticipo solo che tra la geofisica e Giuliani sussiste una differenza maggiore di quella che c'è fra Pavarotti e uno che va a cantare fischiato l'Aida a "La Corrida".

3. ho avuto anche dei guai con il PC, strascico del passaggio a linux e di un backup irrimediabilmente (pare...) rimandato per pura pigrizia. Fra l'altro in quei dati c'erano i dati ottenuti da ore di studio passate ad incrociare i dati di Giuliani con quelli dell'Iris Earthquake Browser.
Anche adesso sto scrivendo da un internet point.
Noto con non celabile soddisfazione che finalmente la polemica si è spostata dalla "previsione" alla "prevenzione". Dopo che tutto il mondo ci ha riso dietro per la qualità dell'edilizia e per le supposte previsioni, finalmente si fa sul serio. Mi auguro senza distinzioni politiche che tutti vogliano essere molto severi su quello che è successo. Mi attendo non grida manzoniane come dopo San Giuliano, ma inchieste serie e veloci e una ricostruzione veloce e corretta sia da un punto di vista tecnico che da quelli politico - economico - finanziari e che venga urgentemente preso in coinsiderazione un piano straordinario per la messa in sicurezza almeno degli edifici strategici nelle aree a maggior rischio sismico.



PRIME RIFLESSIONI GEOLOGICHE A FREDDO




Capisco le polemiche sulla prevenzione. Se anche io fossi una persona "normale" e cioè con una bassa conoscienza delle Scienze della Terra pure io avrei pensato che la sequenza di eventi sismici avvenuti all'Aquila in questi mesi era il segnale che si stava preparando un evento importante.
Invece per un geologo o un geofisico era l'esatto contrario: uno sciame sismico non prevede un aumento così drammatico dell'intensità delle scosse. queste sequenze infatti sono caratterizzate da una serie di scosse di intensità raffrontabile (almeno per qulle più forti - ce ne saranno sempre di più deboli). Molto fitti all'inizio, gli eventi tendono a diradarsi e a diminuire di intensità, sebbene ci possano essere delle recrudescenzew verso la massima intensità registrata all'inizio
Sciami che vanno in verso opposto sono molto rari e proprio per questo balzano agli onori della cronaca: è successo per esempio nel 2008 nello Utah. Ne ho parlato qui.
In altre parole, la probabilità di avere un evento importante non varia se in corso ci sia uno sciame o no.
Noto infine che oltre al caso attuale, pure il terremoto di Assisi e quello di San Giuliano hanno avuto dei precursori (nel caso di Assisi c'era già stata una scossa distruttiva precedente, sia pure meno intensa). Ma se si dovesse generare un allarme con sfollamento di popolazione tutte le volte che si verifica un terremoto di magnitudo 3 o superiore in Italia ci sarebbero 200 allarmi all'anno.
Per esempio: ieri sera avreste forse sgomberato mezzo Piemonte?

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