Nonostante si sia appena conclusa l'eruzione iniziata il 16 marzo, nei dintorni di Grindavk ancora una volta sembra ormai prossimo un uovo evento, come annuncia il banner del Servizio Meteorologico Islandese, appena modificato: adesso segnala che l’accumulo di magma sotto Svartsengi è costante e sono aumentate le probabilità della propagazione di un dicco e di una nuova eruzione nei prossimi giorni (probabilità che erano già elevate in precedenza). Aspettiamoci quindi un nuovo episodio, con i relativi timori sia per Grindavik, che per l'impianto geotermico della Laguna blu, entrambi circondati da muri per evitare danni (per fortuna intorno c'è il nulla assoluto e quindi nessuno protesterà in caso la lava raggiungesse questi muri e cambiasse di conseguenza il percorso naturale che avrebbe seguito)
Questo perché i dati sulla deformazione mostrano che il sollevamento a Svartsengi continua a un ritmo costante, evidenza del fatto che il magma continua ad accumularsi. Secondo i calcoli del modello, da quando ll 16 marzo è iniziata l'ultima eruzione, oltre ai magmi fuoriusciti, si sono accumulati al 21 maggio circa 18 milioni di metri cubi di magma e quindi il volume totale del magma sotto Svartsengi è ora maggiore di quanto non fosse prima degli ultimi eventi. Inoltre non ci sono segni che il tasso di accumulo di magma abbia rallentato.
Ciò significa che la pressione nel sistema sta aumentando, e quindi è possibile stimare che ci sia ancora una notevole probabilità di un nuovo flusso di magma e di un'altra eruzione nella zona dei crateri Sundhnúks.
Il diagramma qui sotto confronta il numero di giorni dall'inizio del raffreddamento del magma con l’accumulo in metri cubi durante i 7 episodi di sollevamento che sono avvenuti negli ultimi mesi, cioè dalla fine di ottobre del 2023. Il diagramma è aggiornato al 21 maggio (il cerchietto sul grafico) e quindi il quantitativo è leggermente superiore. Quando la curva si conclude con una stella vuol dire che è iniziata l’eruzione. Il quadratino invece evidenzia il termine delle fasi di accumulo che non hanno portato ad una eruzione.
Si nota che il tasso di accumulo in questa fase è nettamente inferiore a quelli precedenti, immagino perché c’era una eruzione in corso: il giorno zero di questa ultima fase è il 17 marzo, in corrispondenza dell’inizio dell’eruzione conclusasi qualche giorno fa.
Adesso le probabilità di eruzione sono molto alte ma chiaramente non è sicuro al 100% che succeda (oddio, non scommetterei proprio sul contrario!!), perchè il magma potrebbe anche smettere di accumularsi.
C’è poi il problema del limitato tempo di preavviso di inizio eruzione: la Protezione Civile islandese infatti può ovviamente emettere il relativo avviso solo in corrispondenza dello sciame sismico precursore. Ebbene, lo sciame sismico precursore è iniziato appena 35 minuti prima dell’inizio dell'eruzione l’8 febbraio e 40 minuti prima nel caso dell’eruzione del 16 marzo. Il preavviso così breve è dovuto soprattutto alle dimensioni del percorso di deflusso del magma di Svartsengi: sono molto ampie e consentono quindi una portata molto elevata da una profondità molto ridotta.
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