martedì 1 settembre 2015

“Georischi, li (ri)conosco, mi difendo” - I Geologi nelle piazza d'Italia domenica 6 settembre 2015


Domenica prossima in una località di ogni Regione italiana, il Consiglio Nazionale dei Geologi e gli Ordini regionali dei Geologi scenderanno (finalmente) in piazza per pubblicizzare l'attività dei geologi e tentare di sensibilizzare la popolazione su quelli che sono i tanti georischi che insistono sul nostro territorio. Questa data viene abbastanza utile perché siamo alle porte dell'autunno, la stagione notoriamente più piovosa e più foriera di catastrofi idrogeologiche. E con le temperature più alte della norma che stiamo registrando nei mari intorno all'Italia il rischio di piogge molto forti è piuttosto alto.
Negli ultimi anni una insolita frequenza di questi fenomeni ha portato il rischio idrogeologico a livelli molto elevati ma soprattutto ha fatto nascere nella cittadinanza la consapevolezza dei rischi connessi all'insano uso del territorio. specialmente 
Come ho già detto in Italia negli ultimi 70 anni l'aumento della popolazione e della richiesta di territorio per la costruzione di vie di comunicazione e per l'industrializzazione del Paese ha avuto pesantissime conseguenze: nell'uso del territorio è stato fatto tanto di quello che non andava fatto e niente di quello che andava fatto. Così una gran parte degli insediamenti abitativi, produttivi e ricreativi sono a rischio frana e/o alluvione. E i vari condoni edilizi hanno spesso sanato legalmente cose folli dal punto di vista idrogeologico.
Ci sono poi il rischio sismico e il rischio vulcanico. 

Ho parlato spesso su Scienzeedintorni dei vari georischi che insistono sul territorio italiano (idrogeologico, vulcanico, sismico), delle motivazioni peculiari per cui nella nostra Nazione i georischi sono molto più alti che nel resto dell'Unione Europea e della necessità di ascoltare di più e meglio i geologi. 
Soprattutto deve essere chiaro che i rischi per il territorio italiano vengono dalla natura, ma ancor più dall’azione dell’uomo.
E purtroppo la memoria di questi eventi è spesso molto corta, perché è quello che fa comodo a chi non si preoccupa dei rischi futuri. Insomma, “passato lo evento, gabbato lo geologo”. Ma chi si comporta così non vuole accettare che ad essere gabbati saranno lui e i suoi discendenti.....
 
Secondo l’Annuario dei dati ambientali 2014-2015, presentato di recente dall’ISPRA, nel 2014 si sono verificati 211 eventi di frana importanti, che hanno causato complessivamente 14 vittime e danni alla rete stradale e ferroviaria. Le Regioni più colpite sono state Liguria, Piemonte, Toscana, Veneto, Campania, Lombardia e Sicilia.
La stima della popolazione esposta a rischio alluvioni in Italia è pari a 8.600.000 abitanti nello scenario di pericolosità idraulica media
(tempo di ritorno fra 100 e 200 anni), mentre i beni culturali esposti al medesimo rischio sono circa 28.500 e circa 7.100 le strutture scolastiche.

Come scrivono Gianvito Graziano e Michele Orifici, rispettivamente Presidente e Coordinatore della Commissione Protezione Civile del Consiglio Nazionale dei Geologi, per prevenirle i rischi geologici occorre promuovere la figura del geologo e stimolare l'interesse di ogni cittadino e di ogni comunità verso i rischi geologici e di conseguenza verso i temi dell'autoprotezione.
In particolare ci sono alcune domande che secondo i geologi ogni cittadino dovrebbe porsi e porre alle Autorità:
  • Quali sono i rischi geologici a cui è esposto il mio territorio? 
  • La mia casa, la strada che percorro ogni giorno per andare al lavoro, i miei luoghi di lavoro e divertimento sono sicuri dal punto di vista dei georischi?
  • Conosco i corretti comportamenti da assumere in caso di un evento geologico che li colpisca?
  • Il mio Comune ha un piano di protezione civile? 
Il soggetto fondamentale della giornata è di portare alla ribalta la geologia e i geologi. 
Le iniziative nelle piazze d'Italia esporranno anche un'altro aspetto fondamentale e cioè “Cosa fa il geologo?
Verranno esposte carte geologiche, immagini degli eventi geologici del passato, strumenti di indagine e di studio di cui si dota il geologo e ci saranno anche dei laboratori didattici.
Il tutto per far capire che il geologo osserva e studia il pianeta Terra, dalla sua composizione ai meccanismi che la modificano e che la peculiarità del geologo è l’attitudine ad osservare il territorio leggendone le caratteristiche e le tendenze evolutive ed è quindi la figura professionale capace di comprendere i processi di evoluzione della superficie terrestre e, quindi, di prevedere fenomeni geologici quali terremoti, frane, alluvioni, eruzioni vulcaniche e prevenirne quanto più possibile i rischi.

Ne segue che la geologia è di fondamentale importanza per la corretta pianificazione del territorio, per la soluzione di problemi ambientali che riguardano il sottosuolo e le acque superficiali e sotterranee, per l’individuazione e la valutazione delle risorse naturali (petrolio, acqua, gas, minerali, etc.). Inoltre, fornisce un valido contributo nella progettazione di strade, gallerie, dighe, e nella costruzione degli edifici.

Oggi finalmente con “Italia Sicura” si registra una inversione nella tendenza, ma siamo ancora al livello di “rimediare i danni” più che a fare le cose in maniera sicura. Ma occorre una nuova consapevolezza nel cittadino italiano. 
Secondo me è necessario far capire che quelle dei geologi, nelle loro varie collocazioni (accademia, libera professione dipendenti pubblici e, perchè no, quelli che scrivono di geologia) non sono le classiche rivendicazioni corporativistiche di chi cerca di spacciare per interesse generale del Paese il proprio porco comodo, ma che una corretta gestione del territorio è proprio nell'interesse generale del Paese.

In altre parole, i geologi vogliono contare di più per mettersi a servizio del Paese, nella assoluta certezza chel'Italia rischi parecchio senza tenere di conto le Scienze della Terra e le loro istanze.
Per chi volesse informarsi meglio, in particolare su luoghi, orari e programmi, è bene consultare la pagina web che parla della iniziativa.

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