L'Himalaya è un mondo affascinante, non solo perchè è il tetto del mondo, ma anche per i
paesaggi, decisamente poco influenzati dall'Uomo ed “enormi”. Da
un punto di vista geologico l'orogene himalayano non comprende
solo la zona degli “ottomila”, ma tutta quela fascia che dal Pakistan arriva alla Birmania e, a nord,
fino al deserto del Tien-Shan, Tibet compreso. Non è facile esplorare questi monti,
specialmente da un punto di vista logistico (non so che cosa
penserebbe un geologo himalayano sentendo un collega appenninico o
alpino che dice di aver studiato in un posto “fuori mano” !), però da un punto di vista appunto “dei sassi” questa catena ha
un vantaggio enorme: poca copertura vegetale e rocce a gogò per cui
il rilevamento geologico è un po' più semplice che in certe zone
dell'Appennino dove in una giornata fai 500 metri sperando di capire
cosa ci sia sotto un bosco che sovrasta una bella coltre di suolo.
Nonostante sia quindi “facile”
vedere le rocce, l'orogene himalayano è tremendamente complesso e
sulla sua storia ci sono ancora molti punti interrogativi sui quali ci sono visioni contrapposte. Mi piace parlarne con una
simpatica chiosa finale sulla sorprendente (per gli
antievoluzionisti) concordanza fra i dati geologici e quelli
paleontologici.
UN ANTICO ARCO MAGMATICO COMPRESSO FRA DUE CONTINENTI
Allora, dicevamo che sulla formazione
dell'Himalaya ci sono idee molto contrastanti. Perchè? Molto
semplice: l'Himalaya non è un orogene “normale” dove la fascia montuosa
(che, ripeto, geologicamente è molto più larga di quella
strettamente geografica) testimonia lo scontro di due masse
continentali. Qui in mezzo alle due masse (l'India e l'Eurasia) ce
n'era una terza, molto più piccola, che è stata schiacciata come il
ripieno di un panino dal titanico scontro fra i due continenti.
Si tratta dei resti di una antica zona
di convergenza fra due zolle posta in mezzo all'oceano (un po' come oggi l'arco formato delle isole Bonin e Marianne, che vediamo nella foto qui accanto), che è stata attiva nel Cretaceo, tra
120 e 90 milioni di anni fa (l'attività è iniziata poco dopo il
distacco dell'India dall'Africa, e mi sa che non sia un caso...).
Nella parte occidentale, pakistana, corrisponde alle sequenze del
Kohistan – Ladakh, ed è appunto chiamato “Kohistan – Ladakh
Arc”. Per brevità lo chiamerò con la sigla KLA. Più a oriente
questa zona si individua con il “Blocco di Lhasa” (o “arco
Gangdese” ) che ha un significato simile ma caratteristiche
leggermente diverse.
Il KLA è un bellissimo esempio di come
è fatto un arco magmatico che si forma dove
due placche convergono: una serie di vulcani e rocce sedimentarie
associate, sotto ai quali si trova un immenso “cuore” di rocce metamorfiche, graniti
e altre rocce derivate da magmi che si sono raffreddati all'interno
della crosta terrestre.
Nella carta qui sotto, tratta da "Van Hinsbergen er al 2012 - Greater India Basin hypothesis and a two-stage Cenozoic collision between India and Asia", pubblicato sulla rivista PNAS, vediamo in giallo il Kohistan (una zona ristretta a NW) e in rosa il blocco di Lhasa:
UN OROGENE, DUE SUTURE E DUE INTERPRETAZIONI OPPOSTE
Quindi se un orogene “normale” ha
UNA sutura, cioè una zona di contatto in superficie fra le due zolle
che si scontrano, l'Himalaya di suture ne ha ben due (secondo me
anche l'Appennino Settentrionale ha due suture, ma oggi come oggi
sono l'unico che lo sostiene....)
La storia di quest'area fino a 100 milioni di anni fa è ben sintetizzata in "Zanchi e Gaetani, the Geology of the Karakoram Range", pubblicata sull'Italian Journal of Geosciences nel 2011. Le sezioni più sotto si riferiscono a questo articolo.
- Tra fine Carbonifere e inizio del Permiano (300 milioni di anni fa) il blocco dell'Hindu-Kush e quello del Karakorum si sono staccati dal continente meridionale, il Gondwana.
- in una fase immediatamente successiva i due blocchi si sono staccati anche fra di loro, ma la cosa è durata poco perchè tra Permiano e Triassico l'Hindu-Kush ha contribuito, sul suo margine settentrionale, insieme a Cimmeria, Kazakhistan, Euromerica, Siberia etc etc) alla formazione della Laurasia, il continente settentrionale mesozoico che comprendeva America Settentrionale ed Eurasia (con la ovvia esclusione di India e Arabia). Quindi l'Hindi-Kush si è "fermato" e il Karakorum gli è andato a sbattere contro.
- dal Cretaceo Medio la crosta oceanica ha iniziato a scorrere sotto questi due blocchi, diventati il margine meridionale dell'Eurasia. Ma nel contempo in mezzo all'oceano, la Tetide Orientale, si stavano formando un'altra zona di convergenza ed il suo corrispondente arco magmatico, l'arco del Kohistan - Ladakh.
E qui viene il bello, perchè su quello che succede tra il Cretaceo medio e l'inizio dell'Eocene, quando l'India si scontrerà definitivamente con l'Asia ci sono due scuole di pensiero inconciliabili fra loro: secondo alcuni Autori prima il KLA è andato a sbattere conto l'Eurasia, a partire dal Cretaceo Medio (tra 102 e 76 milioni di anni fa), chiudendo il bacino settentrionale; poi, alla fine del Paleocene, è arrivata l'India che lo ha letteralmente schiacciato tra 60 e 55 milioni di anni fa (chiamiamo questa ipotesi "prima con Eurasia").
Una seconda scuola sostiene che il KLA, non era vicino all'Eurasia ma vicino all'India e dopo la sua formazione si è scontrato prima con l'India (più o meno nel Cretaceo Superiore - 70 milioni di anni fa) e poi le due masse unite sono andate insieme
a sbattere contro l'Eurasia nel Paleocene (Chiamiamola "prima con India").
Ribadisco in una nuova figura la sezione di Zanchi e Gaetani che si riferisce al Cretaceo medio, dove si vede la situazione quando il Kohistan - Ladakh era un arco magmatico intraoceanico attivo
Secondo i sostenitori dell'ipotesi "prima con Eurasia" si chiude prima la "Neo-Tetide settentrionale" e la sutura più antica è quella più a nord (la sutura di Shyok), nell'ipotesi "prima con India" si chiude prima la "Neo-Tetide meridionale" e la sutura più antica è quella a sud (che sarebbe poi la famosa “sutura del Gange”).
Annoto che, all'interno di queste scuole, ci sono ipotesi che disegnano quadri ancora più complessi che non riuscirei a spiegare facilmente...
Le due suture sono un po' diverse fra
loro. Quella del Gange è una sutura “come Dio comanda”: tra le
due croste è frapposto un blocco di ofioliti, formato da resti da
vecchia crosta oceanica, residuo e testimonianza della fine di un
oceano che prima dello scontro occupava lo spazio fra i due
continenti. Quella settentrionale è molto più semplice: ha
pochissime ofioliti e, curiosamente, è tagliata in alcune parti da
filoni di basalto e andesite, magmi quindi che si sono messi in posto
dopo lo scontro fra KLA e Eurasia.
L'IPOTESI "PRIMA CON EURASIA" È PER ME PIÙ CONVINCENTE
Entrambe le scuole sono formate da
ricercatori estremamente autorevoli ed entrambe si basano su indizi
convincenti. Se mi si permette un giudizio a me piace più la soluzione "prima con Eurasia" che quella "prima con India" per alcuni motivi:
- la soluzione "prima con Eurasia" spiega meglio la questione delle ofioliti, le "rocce verdi" resti di vecchi oceani o archi magmatici intraoceanici o bacini marginali presenti lungo tutte le suture fra continenti che si sono scontrati fra loro e che erano precedentemente separati da un oceano; ebbene, la serie più completa è sicuramente quella delle ofioliti della sutura del Gange e a me pare che passi un po' troppo tempo per avere così poche ofioliti nella sutura settentrionale, se in quella sutura si è consumato tutto quel vasto oceano che i sostenitori della ipotesi "prima con India" mettono tra il KLA e l'Eurasia al momento del presunto contatto India - KLA.
Inoltre le poche ofioliti della sutura di Shyok da un punto di vista geochimico ricordano più le ofioliti provenienti da un arco magmatico o da un bacino marginale situato tra l'arco ed un continente.
Queste osservazioni si adattano bene ad un modello secondo il quale tra il KLA e l'Eurasia la Neo-Tetide settentrionale era solo un piccolo bacino marginale sul tipo del Mare delle Filippine mentre le grandi ofioliti dell'altra sutura, quella del Gange, sono facilmente interpretabili come i resti di un grande oceano (la Neo-Tetide meridionale) frapposto fra l'India e il KLA, consumatosi sotto l'arco
Inoltre le poche ofioliti della sutura di Shyok da un punto di vista geochimico ricordano più le ofioliti provenienti da un arco magmatico o da un bacino marginale situato tra l'arco ed un continente.
Queste osservazioni si adattano bene ad un modello secondo il quale tra il KLA e l'Eurasia la Neo-Tetide settentrionale era solo un piccolo bacino marginale sul tipo del Mare delle Filippine mentre le grandi ofioliti dell'altra sutura, quella del Gange, sono facilmente interpretabili come i resti di un grande oceano (la Neo-Tetide meridionale) frapposto fra l'India e il KLA, consumatosi sotto l'arco
- l'ipotesi “prima il KLA si scontra con l'India” richiede cambiamenti molto bruschi di velocità della deriva dell'India verso nord e, soprattutto, ad un certo punto delle velocità un po' esagerate, più che doppie rispetto a quelle massime che si vedono oggi (oltre 20 cm/anno). Annoto che anche nel modello “prima Eurasia” l'India per un po' di tempo appare correre un po' tantino...
D'altro canto i sostenitori del “prima con l'India” si basano molto sulla magnetizzazione misurata su alcune delle rocce del KLA, secondo le quali queste si sarebbero formate a oltre 20 gradi di latitudine sud, una posizione assolutamente incompatibile con l'idea di una vicinanza all'Eurasia.
Alcuni Autori spiegano questo mettendo
il KLA in una posizione molto diversa, quasi a 90° rispetto a quella
che ha oggi e ipotizzano che la collisione lo abbia fatto ruotare
(evito di scrivere le complicazioni sui rapporti fra KLA e blocco di
Lhasa che mi stanno venendo in mente con una ricostruzione
simile...).
L'INDIA DEL MESOZOICO ERA MOLTO PIÙ GRANDE DI QUELLA DI OGGI?
C'è un'alta cosa interessante da
notare nell'orogene himalayano: sembra che manchi un po' tanta
“roba”. Facciamo finta che il sistema himalayano sia un tappeto
che spazzando il salotto abbiamo un po' compresso e quindi anziché
disteso sul pavimento sia un po' piegato: svolgendo le pieghe si
ritorna al tappeto regolarmente steso.
Ebbene, se facciamo questo con
l'Himalaya, dall'India al Tibet fino al Tien-Shan succede che il
tappeto doveva essere largo almeno 3600 km mentre siamo a poco più
di 1000 kilometri.
Da parecchi anni alcuni ricercatori, come proprio Douwe
van Hinsbergen, ritengono che alla placca indiana manchi tutta una
parte settentrionale oggi scomparsa sotto l'Himalaya ed il Tibet. È
l'ipotesi della “Greater India”, che infatti si vede in questa carta, sempre dell'articolo citato di Van Hinserbergen, riferita al Paleocene (in cui però si deve fare attenzione: la zona definita come Greater India basin(s) è da considerare parte del continente indiano e non oceano come le altre zone in celeste!), con il KLA ormai accreto sull'Eurasia e l'India in arrivo (è evidente che questo lavoro preferisce l'ipotesi "prima con Eurasia", ma la "Greater India" va bene per entrambe le ipotesi.
- il primo è la eccessiva velocità
dell'India, che serve per spiegare l'inizio della collisione finale
con l'Eurasia 55 milioni di anni fa: se davanti a quella che vediamo
c'era un altro pezzo di continente ora finito sotto l'Himalaya,
l'India per arrivare a collidere contro l'Eurasia 55 milioni di anni
fa avrebbe potuto avere una velocità molto inferiore a quella,
oggettivamente un po' troppo elevata, che si ottiene in entrambe le ipotesi bcon un'India
delle attuali dimensioni (anche se nella "prima con India" le differenze di velocità sono ancora più marcate)
- il secondo è che si fornisce una spiegazione all'enorme spessore della crosta sotto
il Tibet: ci sarebbero sovrapposte la crosta euroasiatica e sotto buona parte di quella che formava prima la parte più avanzata del continente indiano
APPUNTO DI PALEONTOLOGIA: COME LA COLLISIONE FRA INDIA ED EURASIA
È STATA DETERMINANTE NELLA STORIA DEI MAMMIFERI
Da ultimo un appunto di evoluzione e
paleontologia: tutte le ricostruzioni concordano che all'inizio
dell'Eocene, 55 milioni di anni fa, non c'era più l'oceano fra India
ed Eur in entrambe le ipotesiasia (a prescindere da questioni come KLA o "Greater India" ). Questo sulla base
dei sedimenti post – orogenici, i primi dei quali hanno questa età.
Ebbene, anche la paleontologia è d'accordo: all'inizio dell'Eocene i primi animali della Laurasia si diffondono in India, sfruttando la fine del “fossato” che la divideva dall'Eurasia. Ed è stato una cosa fondamentale nella storia dei Mammiferi Placentati, perchè l'arrivo in un'area calda e umida ha consentito la differenziazione e la formazione dei mammiferi moderni: il limite Paleocene - Eocene segna il passaggio da mammiferi placentati più antichi a forme ben inquadrabili nella situazione odierna. Ad esempio artiodattili, perissodattili, cetacei, insomma, i mammiferi moderni, si differenziano proprio in quelle zone nell'Eocene inferiore. E fra questi ci sono pure gli antenati degli antropoidi, cioè i nostri antenati: anche il genere umano, alla fine, è figlio della collisione fra India ed Eurasia
Ebbene, anche la paleontologia è d'accordo: all'inizio dell'Eocene i primi animali della Laurasia si diffondono in India, sfruttando la fine del “fossato” che la divideva dall'Eurasia. Ed è stato una cosa fondamentale nella storia dei Mammiferi Placentati, perchè l'arrivo in un'area calda e umida ha consentito la differenziazione e la formazione dei mammiferi moderni: il limite Paleocene - Eocene segna il passaggio da mammiferi placentati più antichi a forme ben inquadrabili nella situazione odierna. Ad esempio artiodattili, perissodattili, cetacei, insomma, i mammiferi moderni, si differenziano proprio in quelle zone nell'Eocene inferiore. E fra questi ci sono pure gli antenati degli antropoidi, cioè i nostri antenati: anche il genere umano, alla fine, è figlio della collisione fra India ed Eurasia
2 commenti:
Mi è uscito questo articolo cercando "sutura"
Non si tiene tutta quella roccia con una sola spinta da S. La spinta proviene da più direzioni come avviene in un ciclone che ammassa e solleva. Il movimento del ciclone verso est ha determinato la forma attuale sbaffata ad W. La cella ellittica che richiama litosfera a 360° ha un limite esatto al di fuori del quale le rocce vanno subito in distensione. Quelle che i geologi chiamano estrusioni.
Stranamente celle ellittiche identiche si formano anche in atmosfera. Evidentemente il campo di forza è molto stabile, visto che crea strutture identiche con materiali estremamente diversi.
Pierlo
pierlo, pierlo... anche se non ti firmavi capivo da dove veniva...
preciso ai lettori che Pierlo è un personaggio molto simpatico ed appassionato di geologia (ce ne fossero....),ma difetta molto in cultura geologica non avendo affrontato studi specifici ed è dotato di un'ottima fantasia. Obbiettivamente se avesse fatto il geologo e usasse più la Scienza che la sua fantasia avrebbe potuto essere una risorsa preziosa per le scienze della Terra italiane....
Ho avuto parecchie discussioni con lui in passato ma ora siamo "amici" però spesso "dà di fuori" con delle idee diciamo "un pò particolari".
Ora si è messo in mente che nel mantello ci sono dei cicloni....
No Pierlo, basta solo la spinta dell'India, tranquillo... a meno delle faglie trascorrenti ai lati dell'India l'orogene alpino - Himalayano è, a scala planetaria, molto lineare e non abbisogna dei tuoi cicloni per funzionare!
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