Gli Antropoidi sono il gruppo di
Primati oggi più numeroso. Anzi direi che con l'eccezione dei Lemuri
e poche altre specie gli Antropoidi sono i Primati. La comparsa degli
Antropoidi è invece ancora dibattuta tra chi propone un'origine
africana e chi propone un'origine asiatica. Troviamo i primi certi
Antropoidi in Africa un po' meno di 40 milioni di anni fa, anche se
per qualche ricercatore certe forme asiatiche preesistenti hanno già
le caratteristiche degli Antropoidi. Voglio quindi fare un piccolo
riassunto della situazione con poi un commento finale con il
“piombino-pensiero” sull'argomento. Un pensiero che cerca di
contestualizzare queste ricerche, per me troppo incentrate soltanto su aspetti
morfologici dei fossili.
1. LA POSIZIONE DEI PRIMATI FRA I MAMMIFERI PLACENTATI
Per parlare dell'origine degli Antropoidi occorre fare una breve premessa. I Primati sono Mammiferi e nella divisione “basale” di questa classe di vertebrati fanno parte degli “Euarcontoglires”. Vediamo subito di cosa si tratta. I Mammiferi Placentati compaiono nel Cretaceo, l'ultimo, lunghissimo Periodo dell'Era Mesozoica (o, almeno, il Placentato più antico rinvenuto fino ad oggi è Eomaia scansoria, che ha circa 125 milioni di anni. Juramaia sinensis è ancora più vecchio ma è ancora un misto fra Marsupiali e Placentati). Diciamo che sia ragionevole pensare al primo Mammifero Placentato come un qualcosa di simile ad un toporagno vissuto circa 150 milioni di anni fa in quella che oggi è la Cina Settentrionale. La differenza fra la geologia mondiale dell'epoca e quella di ora è che allora c'era, sia pure non del tutto, la Pangea; oggi le masse continentali sono un po' più sparpagliate.
Fattostà che quell'animaletto simile
ad un attuale toporagno era piuttosto in gamba e i suoi discendenti
si sono sparpagliati in breve per tutta la Pangea con eccezione
dell'Australia (se come sembra un dente fossile fossile del
Cenozoico, classificato come Tingamarra, non appartenga ad un placentato) e della
Nuova Zelanda.
Il problema è che subito dopo l'arrivo
di questi animaletti in Africa ed America Meridionale succede il
patatrac, cioè la Pangea si rompe e si perdono i collegamenti fra le
popolazioni. All'epoca erano tutti simili a Toporagni, non è che c'erano delle grandi differenze fra loro. Quindi per dirla come Dawkins, i "toporagni" rimasti in America Meridionale diventano
gli antenati di Armadilli e Bradipi, cioè degli Xenarthri e quelli rimasti
in Africa sono gli Afroteri (di cui fanno parte Elefanti e vari
piccoli mammiferi africani, compresi gli attuali Toporagni); nel
grande continente settentrionale, la Laurasia, formata da Eurasia
(India esclusa) e Nordamerica, prosperano i Boreoeutheria, divisi in
Euarcontoglires (dai quali derivano Roditori, Lagomorfi e Primati) e
Laurasiateri (da cui vengono fuori tutti gli altri mammiferi
placentati: Chirotteri, Artiodattili, Perissodattili, Carnivori,
Cetacei etc etc etc).
Quindi la classificazione
più basale dei Mammiferi Placentati riflette la disposizione delle
masse continentali del Cretaceo Inferiore. Poi i movimenti dei
continenti e altri accidenti vari porteranno Placentati della
Laurasia in America Settentrionale (in almeno tre finestre temporali)
e in Africa.
Questa classificazione geografica
funziona benissimo a parte qualche caso riguardante alcuni
Placentati della Laurasia: quelli finiti molto anticamente (nella
prima finestra temporale) in Sudamerica, come Litopterni,
Notoungulati e Astrapoteri, tutti più o meno parenti degli
Artiodattili, oggi estinti ma dal passato glorioso lì ed in
Antartide, e dei Primati e dei Roditori che troviamo nel Paleocene in
Africa. In seguito Roditori e Primati saranno protagonisti di un
arrivo in America Meridionale in circostanze ancora oggi poco chiare mentre tolti alcuni Roditori e le Scimmie del nuovo Mondo i Placentati sudamericani attuali derivano da antenati
nordamericani, arrivati in America Meridionale quando è
emersa la zona dell'istmo di Panama.
2. PALEOCENE: PRIMATI IN ASIA E AFRICA. QUALI GLI ANTENATI DEGLI ANTROPOIDI?
Ecco, questi primati paleocenici
africani come Algeripithecus e Altiatlasius, i cui antenati sono in
qualche modo arrivati in Africa attraversando il braccio di mare che
la separava dalla odierna Penisola Iberica più o meno nello stesso momento in cui l'hanno fatto dei Roditori
Caviomorfi, rappresentano il pomo della discorda: sono loro gli
antenati degli Antropoidi (che quindi hanno consistenti radici africane nel
Cretaceo, oppure questi ultimi derivano da Primati asiatici arrivati
in Africa quando il blocco Afro – Arabico ha cozzato contro
l'Eurasia?
Faccio una precisazione importante:
quando si parla di Primati fossili, specialmente di epoche così
lontane, si parla praticamente solo di denti: è decisamente
difficile che i corpi di animali delle foreste tropicali si possano
fossilizzare e i denti, la cosa più dura che c'è nello scheletro,
sono le parti che hanno una possibilità meno remota di altre di
arrivare a noi.
Di sicuro quando nel record fossile
compaiono veri Antropoidi, cioè nell'Eocene Medio del Nordafrica,
poco meno di 40 milioni di anni fa, mostrano già una grande
biodiversità. Questo, come fa notare il paleontologo francese
Jean-Jacques Jaeger può voler dire due cose: o sono le prime tracce
di una evoluzione preesistente di cui ancora non sappiamo nulla,
iniziatasi in zona già nel Cretaceo o rappresentano la
colonizzazione contemporanea di vari gruppi provenienti dall'Asia.
Allora, secondo una serie di studi
quelli di Algeripithecus e/o Altiatlasius sono i denti da cui sono
derivati quelli degli Antropoidi. Altri invece sostengono che questo
status spetta a denti di alcuni Primati asiatici dell'Eocene. La
maggior parte degli Autori (ma non tutti) oggi concordano che
Algeripithecus sia più vicino ai Lemuri che agli Antropoidi, mentre
su Altiatlasius le idee sono un po' più vaghe.
3. ORIGINE DEGLI ANTROPOIDI E GEOLOGIA: UNA ORIGINE ASIATICA È PIÙ PROBABILE
Ho letto parecchi articoli in materia e
ho notato che esaminano questi denti fossili e ne tracciano la loro
morfologia con una dovizia di particolari inimmaginabili per uno come
me che sa “più o meno” che esistono nella bocca dei vertebrati delle ossa particolari.
Ma per il resto parlano poco o niente
di una serie di considerazioni geologiche e paleontologiche su cui
voglio invece soffermarmi, Ora, è chiaro che ciascuno possa dare più
peso alle proprie conoscenze e alla propria materia che a quelle altrui (e di fatto io
della morfologia dei denti dei Primati non ci capisco assolutamente
nulla mentre sulla Geologia qualcosa posso permettermi di dire), ma non contestualizzano se non su base temporale le loro ricerche. Ed è
proprio per valutare quale delle due correnti di pensiero sia quella
più conforme alla verità secondo me occorre pensare al contesto
geologico e paleontologico dell'epoca.
La prima cosa che salta agli occhi è
una singolare coincidenza temporale: queste forme appaiono
praticamente dal nulla insieme ad altri mammiferi placentati circa 39 milioni di anni fa; in contemporanea abbiamo un evento molto importante: il blocco composto da Africa e Arabia va a
sbattere contro l'Eurasia, chiudendo la parte orientale della Tetide.
Le conseguenze faunistiche a livello di
Mammiferi sono enormi: i Placentati laurasici irrompono in Africa e
per gli Afroteri, proboscidati esclusi, o è la fine o è l'inizio
del declino: alcuni si sono estinti subito o, come gli Arsinoiteri,
poco dopo, altri si sono ridotti di nuovo a piccole forme come gli
Afrosoricidae o i Tenrecidae. Scompaiono anche i Creodonti locali,
placentati carnivori di non chiara affinità e, se non ricordo male, gli ultimi Marsupiali africani,
La comparsa in Africa dei primi
Antropoidi si pone in questo quadro di rimescolamento faunistico. Di
fatto molti Autori parlano esplicitamente di una serie di denti
trovati in sedimenti dell'Eocene Inferiore in Asia precursori di
quelli degli Antropoidi.
Christopher Beard (uno dei massimi
esperti di Primati dell'epoca) è convinto e non è il solo, che gli
Antropoidi derivino da Primati asiatici di piccolissime dimensioni.
Questa impressione sembra confermata dai fossili trovati in Libia dal
gruppo di Jean-Jaques Jaegher e riferiti proprio all'inizio del
rimescolamento, animali del peso massimo di 450 grammi. E che anche la separazione fra Platirrine (oggi rappresentate solo dalle Scimmie del Nuovo Mondo) e le Catarrine sia avvenuta a livello di forme di piccole dimensioni.
In questo quadro l'arrivo in Africa,
propiziato dalla chiusura della Tetide Orientale, ha rappresentato
per questi animali arboricoli una occasione eccezionale per colonizzare un vasto territorio di foreste calde ed umide dove, sfruttando diverse nicchie ecologiche, hanno potuto compiere una
grande radiazione evolutiva e diversificarsi in un modo così massiccio.
Al contrario, appare difficile che
proprio in questo contesto di oggettive difficoltà per le faune
locali i Primati già presenti in Africa siano riusciti non solo a
prosperare, ma addirittura ad innescare una così rapida radiazione
evolutiva che in pochi milioni di anni porta non solo ad una
eccezionale differenziazione ma anche ad un aumento significativo
delle dimensioni. Anche perchè non è che ci siano in quella fase cambiamenti climatici così particolari che abbiano trasformato radicalmente l'ambiente.
Per questo, e senza sapere niente sulla
morfologia dei denti, ritengo molto più probabile l'origine degli
Antropoidi a partire da piccole forme asiatiche dell'Eocene
Inferiore che una derivazione dalle faune locali.
2 commenti:
Questi argomenti sono molto interessanti. Ho letto anche l'articolo sull'ornitorinco. Anche a me piacerebbe sapere perchè gli omotremi si trovano solo in Australia e comunque sapere qualcosa di più sulle particolarità e lo sviluppo degli animali australiani.
VV
ho già risposto nel post sull'ornitorinco: sono i discendenti di mammiferi che nel Giurassico vivevano già da quelle parti
saluti
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