giovedì 25 dicembre 2008

La necessità di una sinergia fra religiosi e atei contro l'ondata di superstizioni che ci ha invaso

Un paio di lettori mi hanno scritto accusandomi di essere troppo “tenero” nei confronti della Chiesa nei miei vari post in cui ho denunciato astrologi e truffatori vari. Anzi, uno si è scandalizzato quando mi sono espresso in favore di un fronte comune fra Chiesa e atei razionalisti contro le superstizioni
Molti scienziati sono e si professano atei, alcuni addirittura fanno campagne di proselitismo per l'ateismo.
Io personalmente non sono molto interessato alla cosa: considero la religione una cosa molto personale e sono per la libertà religiosa: non me la prendo né con gli atei né con i credenti di qualsiasi credo. Me la prendo solo con chi pensa di essere il depositario della verità assoluta e tenta di imporla dando di idioti agli altri (ci sono “fulgidi” esempi in entrambi gli schieramenti di cui sopra....)
Concedetemi comunque di spiegare perchè pongo una netta distinzione fra Chiesa Cattolica (e altre religioni e confessioni) e astrologia, divinazioni varie e seguaci di simili idiozie.
Innanzitutto, per ottenere quata alleanza, ci deve essere una distinzione netta fra scienze, che studiano il mondo fisico, e religione e teologia, che dovrebbero occuparsi esclusivamente del mondo metafisico (ovviamente per chi ci crede). Sul mondo metafisico la Scienza può dire poco, anzi niente: è vero che non esiste una equazione per dimostrare l'esistenza di Dio, ma, d'altronde, non è dimostrabile scientificamente neanche il contrario, cioè che Dio non esista....
D'altra parte se la teologia si occupa delle cose “dell'anima” e del mondo metafisico, non vedo perchè possa contestare sul piano teologico dei fatti scientificamente indubitabili. Questo, comunque, più che per la Chiesa Cattolica, vale per altre chiese e posizioni di religiosi integralisti di religioni varie (anche se, sostanzialmente, mi sembra che la Curia romana stia tornando indietro, di questi tempi...).
Ben diverso è il caso di chi crede negli extraterrestri e nei cerchi nel grano (notoriamente disegnati da menti umane) e, soprattutto, dell'astrologia, che vuole avere una parvenza di scienza, a partire dal nome, ma che non ne ha: nessuno è mai riuscito a stabilire che cosa siano le forze in gioco e come variano, né in maniera qualitativa né tantomeno, quantitativa. La stessa “carta del cielo” è sballata, visto che mette i corpi celesti in rotazione in cerchio intorno alla terra. Questo è profondamente sbagliato e le traiettorie, da un punto di vista di un osservatore terrestre, sono molto più complesse visto che la distanza dalla terra degli altri astri varia enormemente (tranne che per la Luna,..). Inoltre, per la precessione degli equinozi, i segni attuali non corrispondono a quelli fissati nell'antichità, Quindi l'astrologia, a dispetto del nome, è totalmente antiscientifica e io non posso che combattere posizioni del genere.
Ma perchè questo astio generalizzato in buona parte del mondo scientifico nei confronti delle religioni?
Soprattutto a causa dei religiosi. Non entro nel merito delle scelte sulla ricerca scientifica che attingono alla sfera morale (in particolare la ricerca sulle staminali o la fecondazione assistita, sulle quali per me sono lecite opinioni diverse). Anche scienziati notoriamente atei, razionalisti etc etc hanno appoggiato dei divieti nella ricerca biologica, per esempio.
Ma quando i teologi si ergono a giudici, contestando quello che è scientificamente dimostrato, mi sembra che si ritorni ai processi nello stile di quello contro Galileo. Mi riferisco, al momento ed esplicitamente, a chi contesta l'evoluzione della specie, dicendo che non è scientificamente provata.
Purtroppo non tutti i religiosi sono come Padre Coyne, Gesuita e emerito astrofidico che non contesterà mai l'evoluzionismo e Darwin (e si mormora che proprio per questo sia stato "fatto fuori" dalla Specola Vaticana): rimango sbalordito se davvero un prelato importante ed influente come Monsignor Fisichella abbia detto che “se c'è veramente incompatibilità fra un dato della scienza e uno della fede, allora uno dei due deve fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la scienza e non la fede”. Una affermazione che si commenta da sola... Le religioni non possono contestare i risultati della scienza (anche se, ripeto, può essere lecito dibattere sulla liceità di alcuni esperimenti, specialmente in campo genetico)!
Attualmente notiamo un certo movimento per il “disegno intelligente”, che non è altro che una risposta di una teologia che si è adeguata: constatata la certezza dell'evoluzione della specie, considera questo fenomeno come guidato da Dio (anzi, da un “disegnatore intelligente” perchè è chiaro che non ci sarebbe la minima possibilità di accennare a Dio su un testo scolastico scientifico).
A me il “disegno intelligente” sta benissimo, purchè rimanga confinato alla teologia e non venga citato nelle pubblicazioni scientifiche. E soprattutto, mi danno la nausea coloro che hanno deciso di togliere dai programmi scolastici l'evoluzionismo e termini come “darwinismo”.
In Italia, poi, la situazione è ancora peggiore. Mi riferisco al puzzo con cui i cosiddetti “uomini di cultura” si comportano nei confronti della scienza, vista come una cultura minore nei confronti della Cultura Umanistica e della storia. Non a caso, siamo il paese che onora Benedetto Croce, certamente la figura di intellettuale più nefasta per il progresso della nazione che ci sia stata in Italia nel XX secolo .
Io continuo ad insistere che sarebbe tanto di guadagnato nella lotta contro le superstizioni più imbecilli, come l'astrologia, una sinergia fra religiosi e atei razionalisti.
O vogliamo lasciare a questa marmaglia la “guida spirituale” delle nuove generazioni?


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Quest'articolo è fuori dal mondo.
La religione non è cosa più personale di quanto lo sia la superstizione, soprattutto se è ancora più perniciosa. La religione poi pretende, e senza tanti giri di parole, di essere depositaria della verità assoluta: non mi sembra nemmeno un mistero che cerchi di imporla agli altri... perché, in nome della coerenza, non te la prendi con la religione, quindi?
Poi, una cosa è dimostrare scientificamente che UN QUALUNQUE Dio non esiste; un'altra che non hanno senso tutte le manifestazioni della religione: non si tratta di altro che di una "superstizione ufficiale".
Ben diverso è il caso di chi dà per scontato (forse questo non vale per te, ma di certo, se così è, non lo dai a intendere) che non possano esistere forme di vita intelligente sviluppatesi in altri pianeti, per le quali la velocità della luce non costituisca una barriera metafisica invalicabile (http://punto-informatico.it/2375766/PI/News/curvatura-8-attivare.aspx), e, perché no, possano tenerci d'occhio dall'alto (io lo farei); tutto questo indipendentemete da tutte le baggianate che raccontano certi personaggi, cerchi nel grano compresi.
Poi ti abbassi a spiegare perché l'astrologia non è una scienzza :/
Dici che riguardo a certi argomenti sono lecite opinioni diverse ma non è così!!! Per prima cosa, ti faccio notare che dove non imperversano le superstizioni monoteistiche quelli che sottintendi non sono argomenti " sensibili"; poi la cosa non si giustifica nemmeno in relazione a una diversa concezione della vita umana, il che NON è IN ALCUN MODO TOLLERABILE considerato cosa va contro (la possibilità di salvare un'infinità di vite) e il fatto che CIRCA METà delle gravidanze sono perse naturalmente... sai cosa puoi farci coi tuoi esempi? E io non ho la minima intenzione di sottostare alle paranoie del volgo, di cui evidentemente fai parte.
Ti faccio infine notare che il disegno intelligente va contro la scienza, anche se ovviamente vi resta fuori... e tu lo tolleri!!!
Mi aspetto una risposta!

Aldo Piombino ha detto...

Innanzitutto grazie per il contributo. Rispondo alle tue argomentazioni

1. Che questo articolo sia fuori dal mondo in un certo senso è deliberatamente vero: ho scritto su come vorrei che fossero le cose, non su come purtroppo sono in realtà. In particolare dovrebbe sembrare chiaro che non vorrei che la religione si occupasse di scienza: la citazione di Mons. Fisichella e il mio commento mi sembra siano molto esplicativi su come la pensa la chiesa (almeno una grossa fetta) e su come la penso io (il che tutto sommato mi pare coincida abbastanza con il tuo pensiero)

2. Questione extraterrestri: non sono entrato nella questione sulla eventualità che ci possa essere altra vita intelligente nell'universo. Secondo me è probabile che ce ne sia, ma non mi pare che ci azzecchi con il post: io me la prendo semplicemente con quelli che credono che i cerchi nel grano siano fatti da extraterrestri....

3. Questione astrologia: su questo sono completamente in disaccordo con te. Ma sono in buona compagnia: il CICAP (centro di controllo sulle affermazioni sul paranormale – una istituzione che più ateo-razionalista di quella non ce n'è) e la UAI (unione astrofili italiani) la pensano come me. Fare capire che quelle dell'astrologia sono delle emerite idiozie è secondo me un problema importante, quando pensi che addirittura ho saputo che la fatidica domanda “di turhe segno sei” è stata usata in un colloquio di lavoro....
Naturalmente molte persone a rivolgono anche a me e quando rispondo di essere dell'orsa maggiore alcuni pensano che sia nato il 29 febbraio....
Quindi una campagna per far capire, dalle scuole in poi, che questa è la peggiore forma di superstizione esistente in Italia secondo me è necessaria. Differenze con la religione? La prima è la sua antiscientificità (mentre, ripeto, le religioni dovrebbero essere ascientifiche), la seconda è rendere gli astri a decidere il carattere e il destino di una persona, mentre, almeno, nelle religioni il messaggio è “se ti comporti bene ok, altrimenti sono cavoli tuoi”-

4. Da ultimo non ho nessun dubbio sul fatto che il Disegno intelligente vada contro la scienza e il darwinismo (per chi non lo avesse capito io sono una persona che il compianto Stephen Jay Gould avrebbe definito “di stretta osservanza darwiniana”). Ma siccome in molte religioni, compreso il cristianesimo, c'è un “finalismo”, una sorta di guida degli avvenimenti da parte di un essere supremo, ne deriva una guida sull'evoluzione (fermo restando che la cosa non debba essere minimamente accennata nei libri scolastici)

Anonimo ha detto...

La mia osservazione sullo spiegare la non scientificità dell'astrologia era legata al fatto che questo nn è il contresto più adatto (l'emoticon non era lì per caso); d'altra parte va detto che gli astrologi parlano di scienza solo nei rarissimi casi in cui è data a qualcuno la possibilità di metterli di fronte alle loro responsabilità.
Inoltre le religioni sono tutte diverse; e non sono neanche distinguibili dall'astrologia per il fatto di parlare di divinità (basti pensare a confucianesimo e buddhismo, che fanno le veci di religioni deistiche).
Riguardo al punto 4: ma tu non avevi detto che scienza e religione erano coniliabili???

Aldo Piombino ha detto...

sono compatibili se e solo se ciascuna si occupasse della sua sfera.
purtroppo non succede spesso: i Padre Coyne sono molto difficili a trovarsi.
Pertanto i problemi restano sempre i soliti, da Galileo ad oggi. Specialmente sull'evoluzione.
E qui casca l'asino. Ma i religiosi sono in buona compagnia: Richard Dawkins nota amaramente come anche la filosofia non consideri molto l'evoluzione della specie: nel 1976 scriveva che "la filosofia e le materie umanistiche vengono ancira insegnate quasi come se Darwin non fosse esistito". E da allora mi pare che sia cambiato molto poco...