Definiamo mammifero un animale la cui femmina alleva la prole (che nasce viva) con il latte che produce da apposite strutture, le mammelle. Siccome il latte è a grandi linee una evoluzione del sudore, si può dire che è una conseguenza dell'endotermia e che, nell'evoluzione, i peli siano apparsi prima del latte. Sfortunatamente pelle, peli e capezzoli non si fossilizzano e quindi le informazioni dobbiamo prenderle da ossa e denti.
I rettili si distinguono dai mammiferi per diversi aspetti. Citiamone alcuni: i rettili depongono uova a guscio rigido, sono autosufficenti dalla nascita, hanno una pelle squamosa, arti deboli con il femore orizzontale (che conferiscono la tipica andatura serpeggiante), cuore a due orecchiette e un ventricolo con scarsa separazione tra flusso arterioso e venoso (ad eccezione dei coccodrilli), due aorte, orecchio solo interno, apparato escretore-riproduttivo unico, denti tutti uguali, visione a colori, temperatura del corpo variabile. Corrispondentemente i mammiferi nascono vivi direttamente dal corpo materno dove si sviluppano, ma non sono autosufficenti alla nascita e hanno bisogno di cure parentali per sopravvivere, hanno pelle liscia spesso ricoperta da peli, arti robusti con femori verticali, cuore con 2 atri e due ventricoli e flussi ben separati, aorta singola, orecchio anche esterno, separazione fra canale intestinale e canale urinario-riproduttivo, denti distinguibili in incisivi, canini, premolari e molari, visione in bianco e nero (a parte alcuni primati), temperatura costante.
Esaminiamo adesso l'ornitorinco: ha il pelo, una temperatura costante e produce latte (però non ha delle vere mammelle). I denti, visibili solo nei neonati e in qualche fossile (Obdurodon dicksoni, del miocene dell'Australia, circa 15 milioni di anni fa), sono diversi fra loro. Questi sono caratteri tipicamente mammaliani. Ma con i rettili condivide altre caratteristiche: le zampe a femore orizzontale (che lo fanno camminare come una lucertola), la visione a colori, l'apparato escretore – riproduttivo unico. Anche la mascella, dritta e senza curvatura iniziale, non è da mammifero (o, almeno, da mammifero "moderno".
Ma la cosa più clamorosa è che la femmina depone le uova. Uova che hanno un grosso tuorlo e un guscio gommoso, diverso da quello dei rettili.
Allora, cos'è l'ornitorinco? Maamifero, rettile o altro?
Beh, se diamo la precedenza al pelo e al latte, un mammifero. Altrimenti potrebbe essere un rettile. Ma rispetto ai rettili fa uova senza guscio duro, ha i peli e non le scaglie e conserva una temperatura costante. Un bel problema. Spesso nelle scienze naturali ci sono cose che non sono perfettamente inquadrabili e l'ornitorinco, senza l'evoluzione e gli studi sulla transizione rettili - mammiferi sarebbe una di quelle.
La sua posizione sistematica è stata a lungo discussa: Lamark ai primi dell'800 lo mise fra i rettili, anzi come più evoluto dei rettili (gli altri mammiferi derivavano per lui dai coccodrilli). Altri agli inizi del '900 lo hanno considerato un anello di congiunzione fra mammiferi ed uccelli, per via del becco (cosa assurda perchè il suo becco non ha niente da spartire con quello aviario). Proprio queste considerazioni sono molto “sentite” dai creazionisti, che così credono di dimostrare che gli evoluzionisti ogni tanto ne inventano una... Attualmente, se anzichè un animale attuale si trovasse uno scheletro di ornitorinco fossile del triassico, lo inseriremmo probabilmente fra i terapsidi, uno dei gruppi principali di rettili mammaliani.
Chi sono costoro? Le prime tracce dei Mammal-like reptiles, o rettili mammaliani datano dal carbonifero medio (300 MA fa), una ventina di milioni di anni dopo la comparsa dei primi rettili. In questa linea assistiamo progressivamente a tutti quei cambiamenti nello scheletro (gli unici ricostruibili con i fossili) che hanno portato alla nascita dei mammiferi placentati. L'ornitorinco è un bellissimo esempio vivente di queste creature, che non erano ancora mammiferi “pieni”, ma neanche più totalmente dei rettili.
Studiando proprio il simpatico animale australiano, si capisce che i rettili mammaliani si sono separati dalla linea dagli altri rettili in un periodo che va dalla comparsa dell'uovo amniotico all'apparizione del guscio rigido e della pelle a squame (la pelle dei mammiferi è probabilmente più simile a quella degli anfibi). E' inoltre evidente che i primi passaggi della trasformazione avevano già contribuito al passaggio alla fisiologia di un animale a sangue caldo, molto più dispendiosa di quella di un rettile: denti specializzati, che migliorano l'efficenza della digestione e il pelo per conservare meglio il calore. Il controllo della temperatura ha così provocato la formazione del sudore e, di conseguenza, del latte.
I primi rettili mammaliani sono rimasti ovipari probabilmente molto a lungo. La riproduzione vivipara ha invece consentito ai comuni progenitori di placentati e marsupiali di affrancarsi dalle zone umide: infatti l'uovo dei monotremi, senza il guscio rigido, è vincolato ad un ambiente umido.
L'ornitorinco quindi è proprio uno di quegli “anelli di congiunzione” che i creazionisti negano, ma la cui presenza e la cui anatomia sono ben chiari in un quadro di “evoluzione della specie”. Lo mettiamo fra imammiferi, sia pure in una sottoclasse a se, i monotremi (“con una sola apertura”, riferita alla presenza di un singolo apparati intestinale – urinario – riproduttivo) assieme ad un solo altro animale, anch'esso australiano, l'echidna, che ne condivide le stesse caratteristiche.
3 commenti:
Che affascinante la scienza!
Perchè gli omotremi si trovano solo in Australia?
Che affascinante la scienza!
Perchè gli omotremi si trovano solo in Australia?
una domanda del genere mi fa venire voglia di raccontare queste cose. Prometto che lo farò presto! Limitatamente ai Monotremi, nel Giurassico grazie alla Pangea i mammiferi dell'epoca si sono potuti spargere un pò su tutti gli attuali continenti. Oggi ci sono solo tre linee di mammiferi (placentati, marsupiali e monotremi); a quei tempi ce n'erano ben 7, però quando nel Cretaceo medio sono venuti alla ribalta i Marsupiali e (soprattutto !) i Placentati gli altri mammiferi sono stati a poco a poco eliminati. I Monotremi (l'Ornitorinco e le varie specie di Echidna) sono gli ultimi superstiti di una di quelle linee giurassiche, gli Autralosfenidi, che abitavano da quelle parti già 150 milioni di anni fa. Diciamo che sono stati fortunati perchè l'Australia era già rimasta quasi isolata e quindi la minore pressione da parte di nuove specie più performanti ha consentito loro di sopravvivere (anche al di fuori dei mammiferi è successo ad altri gruppi di animali che gli ultimi esponenti hanno vissuto da quelle parti)
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