Visto che l’epicentro del terremoto M 8.8 del 30 luglio 2025 è molto vicino a quello del M 9.0 del 4 novembre 1952, la domanda che mi ero posto (anzi, che ci siamo posti in diversi) è stata: “i due terremoti hanno interessato lo stesso segmento oppure il terremoto del 1952 è partito da lì ma la rottura ha interessato il segmento più a nord?”
La risposta era intuibile dato che il segmento dall'epicentro verso NE della subduzione sotto la penisola di Kamchatka è molto corto, in quanto si ferma all'intersezione con la subduzione delle Aleutine, e quinid una Magnitudo del genere a partire come punto di rottura dall'epicentro del 1952 era improbabile. Ma siccome nella Scienza contano i dati e non le idee è meglio avere i dati in mano, ed era quindi giusto trovare della bibliografia, con la quale è stato facile ricostruire la situazione (per esempio: Bath e Benioff, 1958):quindi i due megathrust hanno interessato a 73 anni di distanza lo stesso segmento della zona di subduzione Kamchatka - Curili, dove la placca pacifica scorre alla velocità di 80 mm/anno sotto la placca Nordamericana (si, è la placca nordamericana, non euroasiatica).
Quindi dei 6 terremoti più forti mai registrati a livello mondiale dai sismografi, due riguardano lo stesso segmento, quello di Kamchatka meridionale – Isole Curili.
La cosa che salta all'occhio è che gli epicentri degli eventi più forti sono concentrati in un'area ristrettissima immediatamente a largo delle coste sudorientali della penisola. Lì c'è anche una concentrazione di eventi un pò più deboli (relativamente, visto che si parla di scosse con M superiore a 6). Questo anche se parlare di "epicentro" (e cioè di una geometria puntiforme) per eventi del genere è scorretto, dato che il movimento è molto esteso: diciamo che per "epicentro" si indica la proiezione sulla superficie terrestre del punto da dove inizia e si propaga la rottura.
Qui a destra l'area direttamente colpita, .
Sono indicati con dei rombi gli epicentri dei terremoti M 7.5 del 20 luglio (verde) e M 8.8 del 30 luglio (giallo).
Le repliche del 20 luglio (in verde) occupano un segmento lungo 150 km.
Probabilmente in quel segmento anche le repliche dal 30 luglio in poi sono aftershocks del terremoto del 20. Questo perché si trovano a NE dell'epicentro del 30 luglio ma nell'area investita il 20 luglio.
Quindi escludendo quella zona, dall'epicentro del 30 luglio l'area colpita dalle repliche veso SW è lunga circa 500 km, in linea con la Magnitudo registrata.
IL TERREMOTO M 9.0 DEL 4 NOVEMBRE 1952. Volendo mettere i dati nel GIS, se per quelli attuali basta estrarli dall’Iris Earthquake Browser, invece quelli degli anni ‘50 si trovano nel database dei “Significant Earthquakes” di USGS. Purtroppo non esistono files geografici e allora inserirli è stato lungo e anche un po' noiosetto, perché mi è toccato riportarli tutti manualmente su dei files CSV…
I dati USGS dei “significant earthquakes” di quegli anni per quell'area partono da una Magnitudo minima di 6.3, quindi nulla ci dicono su eventi a Magnitudo inferiore, ma già questi terremoti sono talmente tanti da fornire un quadro chiaro del segmento interessato dalla sequenza. Come ho già evidenziato, l’epicentro è più o meno lo stesso.
Nella carta, in aggiunta a quella precedente, sono segnate in arancione le repliche con M 6.3 e oltre fino al 31 dicembre dell’anno successivo. Si vede che il segmento interessato è lo stesso, con l’unica differenza che è un po' più lungo, il che è logico, vista la Magnitudo maggiore.
Il record sismico dell’USGS offre altre considerazioni:
- il terremoto del 4 novembre 1952 non sembra essere stato anticipato come quello del 2025 da un importante foreschock (anche se, ricordiamoci, il registro dell’USGS che ho consultato potrebbe essere lacunoso, mancando di sismi a M inferiore a 6.3 e quindi potrebbe mancare qualcosa con Magnitudo inferiore). Nel catalogo USGS l’evento precedente al 4 novembre1952 è il M 6.8 del 22 giugno 1952 alle isole Curili, E questo porta ad un’altra cosiderazione interessante:
- i pallini bianchi evidenziano una sequenza sismica iniziata giusto un anno prima, con il terremoto M 7.0 del 6 novembre 1951 alle isole Kurili. Ebbene, sembra proprio che la sismicità a seguito del megathrust del 1952 si concluda dove inizia l’area interessata dalla sequenza del 1951.
- Inoltre, altra curiosità che penso abbia solo ed esclusivamente un valore statistico, è che tra il 26 e il 31 ottobre 1952, quindi nei giorni immediatamente precedenti al megathrust, l’area a largo della costa di Honshu è stata colpita da uno sciame sismico (sciame perché le Magnitudo sono paragonabili) con ben 6 eventi a M compresa fra 6.3 e 6.5
QUANTO DURERANNO LE REPLICHE? Un terremoto con una Magnitudo del genere sarà ovviamente seguito da una coda lunga, dove eventi a M superiore a 6 saranno da cosiderare normali almeno per un anno e mezzo.
Dato però che possiamo ritenere il terremoto del 1952 quasi un gemello di quello del 30 luglio, la figura a sinistra illustra l’andamento del rilascio della deformazione riportato in Bath e Benioff (1958) per i 1000 giorni successivi limitatamente agli eventi con M uguale o superiore a 6, dove ogni trattino verticale è un terremoto (in effetti il catalogo dei Significant Earthquakes riporta diversi eventi anche nel 1953 e 1954).
Si vede come il rilascio sia stato abbastanza continuo per i primi 100 giorni, dopodiché è diminuito sensibilmente per i successivi 900.
Da ultimo notiamo che il segmento a N di quello interessato da questi terremoti fino all’intersezione con la fossa delle Aleutine negli ultimi decenni non ha prodotto terremoti con M superiore a 6.5 per una fascia lunga poco meno di 200 km. La domanda è se si tratta di un gap sismico o no, ma la lunghezza del segmento è decisamente minore e quindi la Magnitudo potenziale si colloca intorno a 7.5 secondo la tabella di Wells e Coppersmith (1994).
SITI CONSULTATI
Iris Earthquake Browser: https://ds.iris.edu/ieb/index.html
USGS – Significant Earthquake: https://earthquake.usgs.gov/earthquakes/browse/significant.php
BIBLIOGRAFIA CITATA
Bath e Benioff (1958). The aftershock sequence of the Kamchatka earthquake of November 4, 1952. Bulletin of the Seismological Society of America, 48, 1-15.
Wells e Coppersmith (1994). New Empirical Relationships among Magnitude, Rupture Length, Rupture Width, Rupture Area, and Surface Displacement. Bulletin of the Seismological Society of America, Vol. 84, No. 4, pp. 974-1002
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