martedì 10 febbraio 2009

Evoluzionismo come sempre sotto tiro, anche in Italia. Ignoranza o voluta disinformazione?


Se l'umanità, credente o non credente, fosse davvero una comunità di persone razionali non si capirebbe che bisogno ci sia di continuare il dibattito sull'evoluzionismo, alla luce dei risultati della scienza. Invece il problema continua, a 150 anni dalla pubblicazione di "l'origine delle specie".
Negli Stati Uniti proseguono le richieste da parte di fondamentalisti cristiani per dare a creazionismo e disegno intelligente la stessa dignità scientifica dell'evoluzionismo, per fortuna con rare vittorie e molte sconfitte, anche legali. Sono passati gli anni in cui era vietato insegnare l'evoluzione (nel 1925 nel Tennessee un insegnante, John Scopes, fu condannato per questo). Noto con curiosità che gli attivisti della Bibbia, scrivono Glenn Branch e Eugenie C. Scott sull'ultimo numero di Le Scienze, non contestano solo l'evoluzionismo, ma anche il riscaldamento globale. Avevo già letto qualche cosa in proposito e la ormai mitica Sarah Paulin, creazionista, è dello stesso avviso. Sinceramente non capisco questo passaggio e cioè perchè negare su base biblica i cambiamenti climatici (siano essi opera dell'uomo o un evento naturale, questo non è il posto giusto per dibattere).

I creazionisti sostengono che l'evoluzionismo sia una minaccia per la religione, la morale e la società. Allora, che sia una minaccia alla religione, posso anche essere d'accordo., anche se di credenti evoluzionisti ce ne sono eccome. Ma che questo sia l'unico attacco da cui debbano guardarsi gli ambienti religiosi ne dubito.... Non comprendo invece come Darwin e successori siano una minaccia per la morale e per la società. E neanche capisco come possano dire che i risultati della scienza smentiscano il quadro dell'evoluzione. Mah...
Leggo su un forum, in cui mi sono imbattuto per caso: "anche la stessa scoperta del DNA getta un po' di ombre sulla teoria". Semplicemente strabiliante....
Ripeto ancora una volta che creazionisti e sostenitori dell'Intelligent Design non cercano di confermare il loro pensiero, ma di trovare delle contraddizioni nell'evoluzionismo e negano che dal 1859 ad oggi si siano moltiplicate le prove a favore dell'evoluzionismo.

Leggo testualmente nella presentazione di un libro "Circa 150 anni fa, il naturalista inglese Charles Darwin propose una teoria basata su diverse osservazioni compiute durante i suoi viaggi, ma che non ha potuto avere il supporto di alcuna scoperta scientifica successiva. In sintesi, la sua teoria dell'evoluzione consisteva di vari scenari, supposizioni e congetture che Darwin stesso inventò con la sua immaginazione".
E ancora "Le affermazioni di Darwin naturalmente non erano basate alcuna prova o scoperta scientifica. Ma poiché la comprensione scientifica e i mezzi tecnologici disponibili a quel tempo erano ad un livello decisamente primitivo, la natura ridicola e irrealistica di questa asserzione non emerse alla luce del sole in tutta la sua completezza. In tale clima, gli scenari di Darwin ricevettero una generale accettazione da un gran numero di ambienti".
Non mancano, ovviamente,i riferimenti alla “cultura materialista”. Seguono una serie di osservazioni sulla scienza e sul mondo scientifico. Una persona anche non troppo dotata di cultura scientifica capisce al volo la montagna di idiozie che sono contenute in queste affermazioni. Non ho capito bene se chi scrive queste cose denota una completa ignoranza in materia o una eccezionale volontà di disinformare e mistificare.

Credo che questo testo provenga dalla Turchia: la questione infatti sta anche entrando nel mondo islamico, a mano a mano che il progresso scientifico avanza. Proprio in Turchia, ad esempio, è stato oscurato il sito di Richard Dawkins, e sta sorgendo una lobby creazionista ben strutturata e soprattutto ben finanziata.
Anche in Inghilterra la situazione è un po' pesantina, con scuole private che insegnano solo il creazionismo biblico (o, più probabilmente, il perchè secondo loro la scienza sbaglia). In Italia non andiamo troppo meglio... La cosa mi desta molte perplessità soprattutto perchè il movimento creazionista non è radicato nel nostro paese, ma vi è stato importato dagli USA molto di recente. L'Italia del XIX secolo invece è stata importante per Darwin, un po' per gli studi di Giovan Battista Brocchi, considerato un grande studioso persino da quel monumento della geologia che è stato Charles Lyell, un po' perchè in Italia Darwin aveva molti corrispondenti e fu addirittura nominato Accademico dei Lincei nel 1875.
Poi però sono venuti Benedetto Croce e Giovanni Gentile e allora addio scienza....

Nel nostro paese infatti la situazione è un po' diversa a causa della nota avversione della cultura umanistica dominante per la scienza, considerata cultura di “serie B”: vediamo come da noi in tema di evoluzionismo rispetto a quella della comunità scientifica tutta conti molto di più l'opinione della moglie di un noto sociologo, sociologa anche lei, (la cui ultima fatica letteraria in proposito è stata persino presentata a Rai1 e Rai2, oltrechè a Radio Maria...) che ha detto “impossibile che l'uomo e le scimmie abbiano gli stessi antenati” e secondo la quale l'evoluzionismo non può essere illustrato ai banbini: se ne può parlare solo al penultimo anno di liceo e all'università, ma ai bambini no....
Si ritorna al discorso di prima, sulla immoralità dell'evoluzionismo....

Per quanto riguarda la Chiesa Cattolica, dopo le coraggiose prese di posizione di Papa Wojtila, in parte smentite negli ultimi anni dal suo successore e dalla Curia Vaticana, c'è da mettersi le mani nei capelli, specialmente con alcuni personaggi legati ad ambienti molto conservatori: basti ricordare alla rimozione dalla Specola Vaticana di Padre George Koyne, valente astronomo e (ahilui!) convinto evoluzionista.
Resta il fatto che per calcolo politico e per l'influenza di alcune autorità religiose (che stanno ripetendo a secoli di distanza lo stesso errore commesso con Galileo), l'evoluzionismo ha ancora dei grossi problemi, anche in Italia dove era stato tolto dall'insegnamento nei licei...

Non solo, ma quando il Parlamento Europeo, nel 2007, adottò la risoluzione n.1580, sui pericoli del creazionismo nell'istruzione, su 4 partecipanti italiani alla votazione, 3 hanno votato contro e precisamente Andrea Rigoni (Margherita), Dario Azzolini e Lorenzo Cesa (entrambi UDC). Sottolineo la strana inversione dei ruoli: Dario Rivolta (Forza Italia) si è pronunciato a favore della risoluzione (con molto coraggio visto che nel suo partito milita la Moratti che quando era ministro della pubblica istruzione ha cercato di tagliare Darwin e l'evoluzionismo dai programmi scolastici....) mentre ha votato contro un parlamentare di centro-sinistra....

Adesso non vorrei che, anche in Italia, il dibattito sull'evoluzionismo diventi politico, senza rendersi conto che la Scienza non è di destra o di sinistra e che quindi il parlamento si dividerà fra forze che appoggiano le istanze creazioniste solo per il bacino di voti che possono rappresentare e forze che si battono per una laicità dello stato (e quindi per il corretto insegnamento delle scienze senza preconcetti ideologici e morali).
Un'ultima considerazione in proposito: perchè nessun creazionista è laureato in materie scientifiche?
Difficilmente sarò ancora al mondo quando ci sarà il 200° anniversario della pubblicazione dell'Origine delle Specie. Spero per quel momento che i residui creazionisti saranno definitivamente sconfitti.

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