giovedì 20 dicembre 2007

Forme bipedi sarebbero le antenate delle scimmie? O questa?

Confermo l'imbarazzo: sinceramente ho sempre guardato male le teorie scientificamente non ortodosse. E' però vero che il progresso scientifico è passato attraverso diverse rivoluzioni le cui idee portanti non erano di sicuro ortodosse nei confronti della scienza ufficiale dell'epoca: cito l'astronomia copernicane a galileiana, l'evoluzione della specie o la tettonica a zolle (nella sua prima accezione di “deriva dei continenti”. Il concetto vale sia per “massimi sistemi” come questi, sia per ricerche di portata più limitata. Però anche io nel mio piccolo ho un'idea eretica su parte della geologia dell'Appennino Settentrionale, come da regolamento smantellata in pochi minuti dal buon Professor Pandeli, ma continuo (in privato – essendo fuori dall'accademia) a considerarla un buon punto di partenza per una certa fase geostorica.

Parliamo adesso dell'avvento della “stazione eretta”, cioè come, quando e perchè i nostri progenitori hanno “deciso” di muoversi su due arti anziché sui canonici quattro. Su questo le idee sono le più varie (specialmente sul perchè). Quasi ogni giorno se ne sente una e i creazionisti ci sguazzano, approfittando che tutto è molto difficile da studiare per la cronica scarsezza di reperti fossili: savane e/o foresta sono ambienti di vita che rendono la fossilizzazione quasi impossibile: un corpo morto sul suolo viene divorato quasi totalmente in pochissimo tempo. Ultimamente ho letto di una antropologa la quale sostiene che il bipedismo si è sviluppato perchè i peli sono diventati troppo deboli e non consentivano più ai genitori di tenere i piccoli sul dorso o sotto la pancia (come fanno i primati) e quindi si sono dovuti alzare per tenerli sulle spalle. Di una cosa siamo ragionevolmente sicuri: il bipedismo è successivo alla divergenza fra gli antenati nostri e quelli dello scimpanzè.

Avevo già notato anche io una contraddizione cronologia di fondo: se la divergenza uomo – scimpanzè si fissa con l'orologio molecolare a 5/6 milioni di anni fa, come possono esistere forme bipedi più antiche? O è mal calibrato l'orologio molecolare (che funziona in base alle differenze fra i corredi genetici di due specie) o sono sbagliati i dati stratigrafici oppure questi fossili non fanno parte della linea umana (e il bipedismo è comparso più volte) o è sballata la certezza.

A questa ultima possibilità pensa l'antropologo Aaron Filler. In una sua recente pubblicazione esordisce dicendo che non pretende – bontà sua – che l'intera antropologia mondiale riconosca valida la sua idea. Lui sostiene che la stazione eretta fu conquistata molto presto dall'antenato diretto di tutti gli ominoidei, che poi, per motivi sconosciuti, sarebbero quasi tutti tornati quadrupedi. Quindi la stazione eretta non sarebbe stata l'origine della diversificazione uomo – scimpanzè, semmai di quella fra le scimmie antropomorfe e le altre scimmie del vecchio mondo.

Filler parte da due osservazioni: la prima è l'incongruenza fra la stratigrafia e l'orologio molecolare, la seconda che i piccoli di tutte le scimmie antropomorfe si alzano in piedi per camminare, e lo fanno regolarmente i gibboni adulti (che di tutte le antropomorfe sono i più geneticamente distanti da noi!). La terza che gli ominidi miocenici come Oreopithecus Bambolii camminavano già eretti 9 milioni di anni fa (su questo c'è un po' di dibattito, ma per molti è un fatto assodato).

Quindi sostiene che l'antenato comune di tutte le scimmie antropomorfe era bipede e che POI ci sia stato un ritorno generalizzato al quadrupedismo, tranne che in alcuni casi. E' un rovesciamento notevole della medaglia: non è l'uomo che viene dalla scimmia, è la scimmia che viene dall'uomo...

Per me esiste la possibilità che l'origine della stazione eretta risieda nella brachiazione, il sistema particolare di spostamento sviluppato dai primati, eccellente per un animale arboricolo: camminare sugli alberi utilizzando le braccia e restando in sospensione. Chiaramente per un corpo che cammina così è più facile tenere una stazione verticale piuttostochè orizzontale, semplicemente per l'azione della gravità.

E' chiaro che nella scienza ci sono dei “preconcetti mentali” che guidano la ricerca: Darwin stesso ci cascò arrivando alle Galapagos quando cominciò a collezionare fringuelli e tartarughe, ma essendo ancora creazionista non si curò bene delle località di cattura. Se lo fosse già stato li avrebbe catalogati con una attenzione particolare per la geografia. Anche i genetisti negli esami comparati fra DNA umano e di altri primati prendono per buona l'ipotesi tradizionale, e così pure fanno altre discipline.

E se davvero fosse stato come dice Filler? Non è che mi sono "convertito". Però i dati che ha esposto uno spunto di riflessione lo meritano.

Solitamente al giorno d'oggi le idee “bizzarre” nascono da ufologi o in generale da persone che sono fuori dalla scienza ufficiale e quindi, sinceramente, quando mi imbatto in questi personaggi cambio sito. Ma se parla uno scienziato dotato pure di Ph.D a Harvard... beh, allora calma e sangue freddo e vediamo che dice.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

vorrei invitarla a visitare i miei blog:
http://paleoteorie.blogspot.com/
http://librostoriadelluomo.blogspot.com/
mi piacerebbe avere il suo parere su questa personale teoria

Luciano Fraschetti ha detto...

Caro Moreno,
come tu hai evidenziato, nell’esaminare la mia teoria, hai dei pregiudizi verso i non addetti ai lavori, gli improvvisatori, - ma è lo stesso pregiudizio che io nutro nei confronti dei “Soloni” della materia, di coloro che prima di concederti udienza si informano dello stato dei tuoi studi sull’argomento. L’esperienza mi insegna che le migliori soluzioni in tutti i campi solitamente vengono dai “non addetti” , forse perché hanno la mente sgombra da preconcetti mentali e nozionismo o sono a conoscenza di altre materie che possono intersecare il problema.
Sia chiaro non voglio impostare una polemica, ma intendo difendere la mia teoria che giudico molto valida.
Il Ciad o “Bacino paleociadiano” e stato ampiamente descritto da Tilho, un geologo francese.
Come tu sai “è considerato bacino un territorio il cui livello è al disotto della foce dei fiumi efferenti”, in questo caso il logone e lo Chari, e non possiede un emissario per le acque eccedenti colà pervenute.
Questa depressione è comunque al massimo di 100/110 metri per cui la maggior parte dell’antico territorio del “Bacino paleociadiano” tramite il fiume Benuè e Tubury si è dopo uno o più eccezionali travasi dall’attiguo Bacino del Niger, trasformato repentinamente in acquitrino di 30/50 cm di altezza delle acque.
Il Bacino Paleociadiano è considerato un territorio di circa due milioni di Km2 , vale a dire di oltre 6,6 volte l’Italia isole comprese che è di 301 Km2 .
Queste notizie le potrai trovare a pagine 182 del decimo volume della “Treccani” ed alla Biblioteca Nazionale sugli studi eseguiti nel territorio del Ciad, per buona parte della sua vita, dal geologo francese Tilho Jules.
Le scimmie che abitavano in epoca miocenico-pliocenica la zona del Ciad che, per clima e posizione geografica si presupponeva boschiva, dovevano essere del tipo Proconsul, nome di comodo dato al primo tipo di scimmia ominide subito dopo la scissione tra Pongidi e Ominidi e nome preso da una scimmia del giardino zoologico di Londra – ecco perchè sostengo trattarsi di Proconsul.
A parte le numerose e poco probabili teorie esistenti sulle motivazioni che hanno spinto degli esseri quadrumani ad adottare il bipedismo, sostengo che per cambiare questa posizione radicale di postura occorre ben altro che i peli, la savana, la ricerca dell’orizzonte, la ricerca di cibo in alto, etc... , occorrono cause forti come la sopravivenza.
Quella appunto messa in uso dalle scimmie che abitavano le foreste del Bacino paleociadiano trasformatosi repentinamente in palude e acquitrino.
Sono più d’accordo con Darwin che con Lamark in proposito della repentinità con la quale una specie cambia le proprie attitudini o strutture di fronte al pericolo od all’adattamento dell’esistenza; anche perché il “repentino” nel caso del Proconsul del Ciad è durato tantissime generazioni prima di guadagnare la terra asciutta ad oriente dell’Africa: Etiopia, Kenia, Tanzania, dove poi sono stati successivamente rinvenuti ominidi bipedi.
Questo comporta una seconda teoria consequenziale della quale rivendico la paternità, e cioè che la culla dell’umanità non è più l’Africa orientale ma è l’Africa centrale, il Ciad, quel vasto territorio, come ripeto, 6,6 volte l’Italia che ha generato un bipedismo non scelto ma obbligato dalla sopravivenza e che si è man mano evoluto fino alla perfezione delle orme di Laetoli.
Sono d’accordo che da due genitori muscolosi non debba assolutamente nascere un bimbo muscoloso, ma dopo diverse generazioni di muscolosi sono certo, che nascerà un bambino ben disposto comunque strutturalmente ad essere tale.
A proposito della postura eretta del “Oreopithecus bambolii” ho qualche serio dubbio sulla postura, sulla datazione e sulla stratificazione.
Ti ringrazio per avermi “solleticato” nelle mie persuasioni e mi farà tanto piacere poter ancora dialogare con te.
Mi procurerò il libro che mi hai consigliato.
Confesso: sono un mancato ragioniere, ma con una grande passione da autodidatta di questa ... e di diverse altre materie.
Un abbraccio, Luciano

Aldo Piombino ha detto...

Cario Luciano, ti assicuro che in questo momento i pregiudizi li ho soltanto nei confronti di creazionisti, sostenitori dell'Intelligent Design, avversatori della tettonica a placche e fiorentini anti-tram.... Te non sei fra quelli. Averne di persone che preferiscono dibattere (e pensare) di scienza e non di divi TV.... Se poi lo fanno anche pensando e proponendo, come fai te magari con un pò di fantasia ma - fatto molto importante - riferendosi ad un quadro reale e coerente, ancora meglio. Per inciso anche Wegener non era un geologo, eppure la “deriva dei continenti” è opera sua.
Inoltre se da una parte rilevo che "la tua idea è abbastanza fantasiosa" (e ti assicuro ce ne sono alcune ben più assurde tirate fuori da addetti ai lavori), poi concludo che "potrebbe andare molto d'accordo con quello che scrive Richard Dawkins nel racconto di little foot". Quindi non mi sembra proprio di snobbarla. Semmai l'ho sdoganata (per quanto possa farlo la mia scarsa autorevolezza in materia......)
Mi piace che pensi che per il bipedismo occorrono cause forti come la sopravvivenza.
Posso condividere dei dubbi sulla postura eretta dell “Oreopithecus bambolii” , di cui puoi vedere un calco al Museo di Paleontologia di Firenze, ma non vedo come si possa dubitare sulla sua datazione. Infine non capisco cosa intendi per “dubbi sulla stratificazione”.
Ti ripeto però che la nuoa idea mi sta semprepiù convincendo