E' proprio così: il vecchio rover della NASA, che assieme al gemello Opportunity, sta esplorando la superficie marziana da più di tre anni terrestri (precisamente dal luglio 2004) sta lottando duramente per sopravvivere. I due Rover erano già stati dati per spacciati un paio di mesi fa: se il vento sulla superficie marziana è stato prezioso, perchè ha ripulito gli specchi delle batterie solari permettendole di continuare ad alimentare i veicoli, quando è troppo la cosa diventa rischiosa: qualche mese fa una tempesta di polvere aveva interessato tutto il Pianeta Rosso e il cielo polveroso, non facendo filtrare la luce solare necessaria per ricaricare le batterie solari, li aveva messo in crisi entrambi. Ma Spirit e Opportunity ce l'hanno fatta ancora una volta, testoni e risoluti come sempre.
Possiamo comunque essere molto soddisfatti: la durata della missione sta andando ben oltre le più ottimistiche previsioni e i risultati spettacolari delle loro osservazioni stanno influenzando pesantemente i nuovi progetti di esplorazione marziana. Ma il giorno che la NASA sarà costretta a dire “basta” sarà lo stesso un giorno molto triste: sono molto affezionato ai due Rover e li sto seguendo con estremo interesse.
Adesso la situazione per Spirit è molto difficile: dopo aver esplorato il Cratere Gusev, aver scalato e disceso la collina Husband come un avventuroso appassionato di trekking, sta cercando un posto per orientare le batterie verso il debole sole dell'inverno marziano di Home Plane per riuscire a sopravvivere. Purtroppo il cammino verso la luce è rallentato dal terreno sabbioso. Forza Spirit, siamo tutti con te!!!!!
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