venerdì 14 dicembre 2007

la vita su Marte: notizie clamorose e conclusioni affrettate

In questi giorni l'idea che su Marte ci sia stata vita è tornata alla ribalta grazie a due notizie, una proveniente da Marte che ha fatto molto rumore e una proveniente dagli Stati Uniti che è passata quasi sotto silenzio. ad una sua scoperta. Torniamo quindi a parlare di Spirit (a proposito: hanno individuato il punto che dovrebbe consentire all'eroico rover di riprendere corrente con le sue batterie solari nel freddo inverno marziano), che con il gemello Opportunity sta esplorando da oltre tre anni la superficie marziana. Opportunity ha potuto esplorare delle rocce stratificate la cui interpretazione è un passaggio da un clima più umido ad uno più secco, denotato dalla presenza di un alto tenore di solfati (quasi come una salina terrestre).

Ma lo scoop del momento è di Spirit: quasi un anno fa ha scoperto un sito dove c'è silice quasi allo stato puro. C'è ancora discussione su come questo deposito si è formato: è un accumulo di silice rimossa da una roccia vulcanica ad opera di una sorgente calda, oppure l'attività di una fumarola che ha rimosso dalla roccia tutto il resto dei minerali, lasciando solo la silice? Il chimismo ci dice che se si fosse sulla Terra sarebbe valida la seconda ipotesi, quella della fumarola. Ma siamo su Marte, e anche se il team di esperti continua a preferirla anche per il Pianeta Rosso, c'è ancora dibattito.

Comunque, che sia valida la prima o la seconda ipotesi, in entrambi i casi sulla terra attorno a un deposito del genere, quando il vulcanismo è attivo, ci sono colonie di batteri in quantità industriale (ed è probabile che la vita sulla terra sia realmente nata attorno a fenomeni simili). Per cui si sono scatenate le voci, amplificate dai mass-media, che su Marte siano state trovate zone adatte alla vita.

Calma, la cosa non è proprio scontata.

Se Marte ha avuto condizioni umide, almeno nel suo lontano passato, non è detto che la vita si sia sviluppata per forza. Innanzitutto le fumarole e le sorgenti calde che sulla terra hanno consentito la nascita della vita erano nelll'acqua, in fondo a vecchi oceani di cui si sono perse le tracce, e su Marte non si sa ancora realmente quanta acqua c'era, per quanto tempo c'è stata e qual'era la composizione dell'atmosfera.

Sicuramente l'atmosfera era diversa da quella attuale e soprattutto doveva esserci una pressione molto superiore a quella attuale: attualmente l'acqua liquida non può esistere, o è ghiaccio o è vapore.

Ma c'è un'altra notizia interessante che il clamore della prima ha fatto passare sotto silenzio. Ricordate il meteorite marziano Allan Hills 84001? Questo meteorite trovato in Antartide fu al centro di un dibattito perchè alcuni ricercatori vi avevano individuato delle strutture che potevano sembrare batteri e quindi avrebbero costituito una testimonianza diretta della presenza di vita su Marte. La scoperta attuale è che contiene davvero composti organici di base, una specie di mattoni per costruire la vita. Secondo Andrew Steele, autore principale di questo studio effettuato dalla Carnegie Institution's Geophisical Laboratory, questo materiale è strettamente associato alla magnetite, che avrebbe agito come catalizzatore, formando composti organici a partire da CO2 e H2O, contenute in un fluido magmatico. E' molto interessante notare che come rocce eruttate sull'isola di Svalbard, nell'Artico norvegese, un milione di anni fa presentano le stesse caratteristiche. Questo potrebbe essere un colpo di scena nelle ricerche sull'origine della vita, che hanno sempre privilegiato i composti esistenti nell'atmosfera primitiva della terra piuttosto che quelli del suolo.

La dimostrazione che i primi mattoni della vita si possano formare in maniera molto semplice, anche in condizioni piuttosto fredde, è molto importante per le possibilità teoriche di sviluppo della vita anche al di fuori del sistema solare.

Resta ben inteso che tutte queste osservazioni non significano che su Marte ci sia o ci sia stata la vita, ma che ci sarebbero state almeno alcune condizioni necessarie per permetterlo.


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