martedì 27 luglio 2010

notizie dalla blogosfera - 26 luglio 2010

Anche questa settimana comincio con qualcosa in cui l'Italia ha fatto la sua buona figura: un team italo – egiziano ha effettuato una spedizione nel luogo di un cratere da impatto notato tramite l'osservazione con Google Earth. Se ne sono occupati svariati blogger, ma fra tutti cito il post di Ole Nielsen perchè in fondo ha come sempre una bella bibiliografia.

Su Eruptions, in sostituzione del buon Klemetti, momentaneamente disperso nelle montagne del sudovest degli Stati Uniti, un suo compagno di università, Ed Kohut, in due post consecutivi illustra la geologia delle Marianne. Note per la più profonda fossa oceanica esistente, queste isole sono sede di diversi vulcani e devono la loro presenza alla subduzione della zolla pacifica sotto quella delle Filippine e hanno una storia inaspettatamente complessa ben schematizzata nel primo post.
Nel secondo invece descrive anche attraverso delle foto alcuni vulcani. Un particolare: interessante: nelle Marianne molti vulcani sono ancora sotto il livello marino. Fra questi il Rota, di cui avevo parlato anche io più di un anno fa.
Veniamo a Gianluigi Filippelli e al suo Sciencebackstage. Oltre a una comunicazione di una assemblea di ricercatori universitari (precari o no, la ricerca in Italia è precaria per definizione....) che vi invito a leggere solo se siete calmi, ritengo molto interessante una riflessione sui cambiamenti climatici e soprattutto su quella che è la attuale percezione di questo problema e come sperimentare nuovi metodi di comunicazione in materia.

Sempre rimanendo nella questione climatica, queste sono le ragioni dei negazionisti: la presenza di petrolio in Alaska dimostra che il clima nel passato era più caldo..... il bello è che questo Joe Barton è uno dei deputati del congresso americano, eletto in Texas e indovinate un po' di quale industria difende gli interessi.....
La preparazione scientifica di questo signore penso sia inferiore al suo tasso di obbiettività.

Sempre della serie “petrolio e ambiente”, passiamo a due disastri ambientali attuali, uno molto noto, quello del Golfo e uno molto meno conosciuto, anzi persino negato dalle autorità. Nel primo caso mi riferisco ovviamente al Golfo del Messico, sul quale Michael Welland di Through the Sandglass ci illustra le possibilità di disinquinamento grazie alla collaborazione di batteri.

Quanto al secondo, mi riferisco allo strano caso dello sversamento del Mar Rosso: un altro incidente petrolifero attuale, totalmente sconosciuto all'opinone pubblica. Anche in questo caso sono molto evidenti gli opposti interessi fra turismo ed industria estrattiva, più o meno gli stessi che contrappongono in Louisiana i pescatori e gli occupati dell'industria petrolifera sulla questione “moratoria alle trivellazioni sì o no”. Gli abitanti del delta del Niger, invece, come ho già detto, non interessano a nessuno..... Ricordo che un problema analogo è “attivo” in questi giorni sulle coste cinesi.

La lotta fra uccelli e molluschi bivalvi (che sono appetititi da molti pennuti) sembra impari. E solitamente lo è. Ma qualche volta a rimetterci le penne è anche, nel pieno senso della parola, l'uccello. Ce lo illustra Darren Nash di Tetrapod zoology.

Invece il fatto storico ci informa dei nuovi clamorosi ritrovamenti di selci in Inghilterra meridionale, vecchi di ben 800.000 anni. Evidente che già a quell'epoca, approfittando di una tregua nelle condizioni glaciali, degli uomini, forse rappresentanti di Homo antecessor, si erano spinti fino lassù.
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Questo post ci parla della terribile settimana sismica per la zona tra Filippine e Nuova Guinea, in cui, tra il 18 e il 25 luglio, ci sono state ben 10 scosse con Magnitudo superiore a 6. La cosa che colpisce maggiormente è la ripetitività degli eventi: in Nuova Guinea tra 18 e 19 luglio in 24 ore tre scosse da 6.9, 7.3 e 6.3 con meccanismi focali diversi fra loro e il 23 luglio 3 scosse nelle Filippine con M maggiore di 7 in un'ora e mezzo, fra parentesi ad una profondità di ben 600 kilometri!
Da ultimo continuo con la questione della senatrice dello stato della California che vorrebbe privare del titolo di "Roccia dello Stato" la serpentinite, roccia che, come ho già scritto, avendola studiata per la tesi, mi è particolarmente care. Qui Geotripper smonta le asserzioni della autrice di siffatta idiota proposta di legge, che verrà discussa a breve, forse addirittura il 2 agosto. Ma non hanno altro da fare al senato della California????

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve,Come le spiega le piramidi bosniache datate a 12.000 anni fa?

Aldo Piombino ha detto...

grazie per la domanda, molto sintetica. Rispondo quasi altrettanto sinteticamente:
quella storia è semplicemente una bufala....

Anonimo ha detto...

ahahahah!!!Le evidenze dimostrano l'esatto contrario,foto e ritrovamenti archeologici.

Anonimo ha detto...

Il problema è che io ci son stato.

Cesare Papazzoni ha detto...

Caro Alex, puoi darci qualche dettaglio in più su queste piramidi di mirabolante antichità?