lunedì 2 dicembre 2024

Freya Castle: una piccola roccia su Marte che potrebbe aprire grandi prospettive sul sottosuolo marziano


Perseverance, il rover marziano delle dimensioni di un'auto lanciato dalla NASA il 30 luglio 2020 e atterrato su Marte il 18 febbraio 2021, da allora sta girovagando nel cratere Jezero. Il 13 settembre 2024 gli scienziati del team che segue il rover sono rimasti sbalorditi quando Perseverance ha individuato una roccia a strisce bianche e nere diversa da qualsiasi altra mai vista su Marte prima, che è stata denominata Freya Castle. Tale ritrovamento potrebbe rappresentare la scoperta di qualcosa di particolarmente entusiasmante e cioè una vista sull'interno del Pianeta Rosso.

Freya Castle, come è apparso a Perseverance (immagine della NASA)
Freya Castel non è certo l’unica roccia insolita incontrata da Perseverance nei suoi vagabondaggi nel 2024. Ad esempio a luglio mentre esplorava un vecchio letto fluviale il rover ha trovato una roccia con strane macchie a pelle di leopardo, macchie che addirittura potrebbero essere correlate ad attività microbica. Date le implicazioni che comporterebbe una conferma di questo contesto comporterebbe, Perseverance ha preparato dei campioni della roccia in modo che una futura missione possa eventualmente riportarli sulla Terra per studiarli meglio nel quadro del programma Mars Sample Return

Freya Castle è stata trovata poco dopo che Perseverance ha iniziato la sua scalata sui ripidi pendii che portano al bordo del cratere Jezero. Lo scopo fondamentale di questa attività è la ricerca di rocce che potrebbero insegnarci qualcosa sulla storia antica di Marte, in particolare per identificare depositi carbonatici e di olivina lungo una formazione geologica chiamata Unità Marginale, situata sulle pareti del cratere e larga circa 45 km. E invece per prima cosa è stata trovata una roccia che potrebbe rivelarci delle notizie sull’interno del Pianeta Rosso: mentre il rover transitava su un terreno quasi banale, i membri del team hanno individuato in lontananza un ciottolo dalle caratteristiche apparentemente insolite e quindi hanno deciso di dargli un'occhiata più da vicino, con la quale la stranezza è stata confermata: Freya Castle, un ciottolo di circa 20 cm, è composto da una alternanza di strisce chiare e scure. Ovviamente, dato che le immagini vanno subito online, su Internet sono fioccate le interpretazioni più pittoresche. È comunque stato subito chiaro come il sasso sia completamente diverso da qualsiasi altro mai visto prima non solo nel cratere Jezero, ma probabilmente in tutto il pianeta ed è probabile che sia arrivata lì rotolando da una zona più alta.

Atoko Point nell'elaborazione della NASA a colori modificati
per migliorare il contrasto visivo e accentuare le differenze di colore.
INTERPRETAZIONE DI FREYA CASTLE. Non occorre essere delle volpi per pensare che sulla Terra una roccia così zonata sia il risultato di un processo igneo e/o metamorfico. Nel maggio 2024 Perseverance, sempre ovviamente all'interno del cratere Jezero, ha identificato in un ammasso denominato Monte Washburn, Atoko Point, una roccia luminosa e maculata di circa 45 cm x 35 cm. Le analisi hanno rivelato che Atoko Point è composto prevalentemente da pirosseno e feldspato, minerali comunemente presenti anche nelle rocce vulcaniche e metamorfiche sulla Terra. Insomma, è un qualcosa che si potrebbe definire un gabbro e cioè un liquido basaltico come quelli dei vulcani marziani, che però si è solidificato sotto la superficie. Da qui è decisamente breve il passo di pensare che la composizione di Freya Castle sia simile, anche se Atoko Point non ha una struttura zonata.

Diciamo che le possibilità sono due:
  1. ROCCIA IGNEA INTRUSIVA: una cumulite è una roccia che si forma in una camera magmatica quando sul suo fondo precipitano cristalli solidi, in genere a bande di minerali diversi. Succede in genere con magmi poveri in silice. Di fatto, come detto poco sopra, Atoko Point avrebbe tutte le caratteristiche di una roccia magmatica intrusiva come un gabbro
  2. ROCCIA METAMORFICA: sulla Terra gli gneiss rappresentano le più comuni rocce metamorfiche costituenti la crosta continentale. Sono caratterizzate da un'alternanza di letti ricchi in minerali lamellari – segnatamente miche – e letti formati in prevalenza da minerali granulari come quarzo e/o feldspati. e si formano a grande profondità
Personalmente propendo per la prima che ho detto: sotto i vulcani basaltici di Marte è possibile che nelle camere magmatiche si siano prodotte delle cumuliti. Mi pare invece più difficile la presenza di gneiss, visto che quelli sulla Terra sono un tipico risultato di una collisione continente – continente e quindi necessitano almeno dalle nostre parti di una tettonica a placche e anche perché non vedo sulla superficie marziana una presenza particolare di rocce ad alto contenuto di silice.
Insomma, sia Atoko Point che Freya Castle potrebbero essere rocce intrusive solidificate all'interno di una camera magmatica in condizioni differenti.

COME MAI FREYA CASTLE AFFIORA IN SUPERFICIE? Marte non ha avuto delle grandi spinte orogeniche, tantomeno una tettonica a placche, quindi non troviamo in superficie rocce che si sono formate in profondità, come succede normalmente sulla Terra, mentre questa roccia ha caratteristiche introvabili sulla superficie marziana e quindi potrebbe venire da una certa profondità. La soluzione migliore è che Freya Castle rappresenti un ejecta, quindi potrebbe far parte di quelle antiche rocce sollevate dalle profondità della crosta marziana al momento dall'impatto che ha formato Jezero, ora esposte appunto negli ejecta, i materiali che formano il bordo del cratere.
Ovviamente la speranza è quella di trovare altre rocce simili mentre Perseverance continua a salire verso il bordo di Jezero.