giovedì 2 maggio 2013

La conferenza di Giuliani del 19 aprile, il significato della parola Scienza e le ricerche in Italia sulla questione - radon


Un ringraziamento innanzitutto al giornale locale dei Colli Albani on-line “Il Mamilio” che dopo aver pubblicato la notizia della conferenza di Giuliani ha accettato senza riserve le critiche di alcuni di noi di "Dibattito Scienza" nei commenti in calce agli articoli, poi ha immediatamente parlato della nostra contestazione e, da ultimo, ha fatto un articolo sull'avvenimento molto obbiettivo.
Anche Italia Nostra si è dissociata formalmente, sia pure in un trafiletto sulla sua pagina Facebook. Spero che prima o poi oltre a poeti, architetti e storici dell'arte in quella associazione entrino uomini di scienza e tecnici di energia e trasporti. Così smetteranno di dire tante fesserie, a partire dal no alle pale eoliche e al tram a Firenze.
Incassiamo le contestazioni, in particolare quella di un personaggio che non nomino e non linko per non fargli pubblicità, noto antievoluzionista e negazionista dei cambiamenti climatici. Ma essere contestati da un personaggio del genere tutto sommato lo considero ininfluente.

All'inizio voglio ricordare una cosa: che per i terremoti la prevenzione sarebbe una cosa molto intelligente, più intelligente di una previsione, ancora impossibile. Ed in ogni caso, la prevenzione salva le vite e le strutture, una previsione azzeccata potrebb
e salvare molte vite ma non certo le strutture e i beni mobili.
Quindi prevenzione, prevenzione, prevenzione, grazie.

E ora veniamo alla conferenza, nel report del Mamilio che potete trovare a questo indirizzo

Una inesattezza: Giuliani, oggi in pensione, non è mai stato un ricercatore, ma un tecnico di laboratorio e non mi risulta sia laureato in Fisica o in Scienze Geologiche (salvo rettifica ovviamente!). Questo, altrettanto ovviamente, non impedisce a nessuno di occuparsi della materia ma chiaramente è molto difficile che possa avere una preparazione tale da poter ottenere risultati da ricercatore.
Pertanto non può essere definito tale.
Anche io faccio attività scientifica nel tempo libero collaborando con alcuni professori universitari, ma non essendo inquadrato come ricercatore, non mi sogno minimamente di fregiarmi di quel titolo. Al limite posso essere un “cultore della materia” (nonostante abbia letto in rete interviste “al prof.Piombino” fatte prendendo brani di Scienzeedintorni....)

il Mamilio riferisce che c'erano una cinquantina di ascoltatori fra i quali alcuni (pochi) contestatori e una decina di studenti che hanno così “sfidato quella parte di mondo scientifico - accademico che nei giorni scorsi aveva fatto girare in rete una petizione contro l'iniziativa”. Annoto che nessuna parte del mondo scientifico si è mossa in sostegno del tecnico abruzzese. Sono soddisfatto che per la mia conferenza sull'estinzione dei dinosauri del giorno prima c'era un centinaio di persone e quindi ho avuto una audience doppia

L'ineffabile organizzatore della giornata, Enrico Del Vescovo, se quello che riporta il Mamilio è vero (e non ho il benchè minimo dubbio in proposito) dice nella presentazione e nella conferenza due cose diverse.
Nella presentazione dell'iniziativa, dopo aver sottolineato che i terremoti non sono prevedibili per la Scienza ufficiale (e sottolineo "scienza ufficiale", come se ci fosse una scienza ufficiale cattiva e contro gli interessi del popolo e degli eroi che la combattono in nome dei diritti della ggggente) afferma che “il ricercatore Giampaolo Giuliani sembra invece che abbia previsto il terremoto dell'Aquila e, successivamente, ha subito numerose critiche ed una denuncia per procurato allarme da cui però è stato scagionato".
Invece durante la conferenza parla del Nostro come di "Uno al quale è stata contestata una previsione che lui ha negato di aver fatto. E quando, nella notte di quel tremendo 6 aprile 2009, aveva gli elementi per prevedere il devastante terremoto non potè lanciare l'allarme come avrebbe potuto perché in quello stesso giorno aveva ricevuto l'avviso di garanzia per il procurato allarme di Sulmona: accusa dalla quale è stato poi prosciolto".

Allora, lo ha previsto o no il terremoto del 6 Aprile?
Inoltre che Giuliani sbraitasse qualche giorno prima del 6 aprile perchè temeva che Sulmona venisse distrutta da un sisma è una notizia certa. Se non ricordo male il sindaco della cittadina era a Roma e lì venne informato della cosa.
Poi non so cosa lo potesse fermare dal proclamare che c'era in arrivo un terremoto in Abruzzo. E ancora non trovo documenti che asseriscano che Giuliani abbia realmente previsto il terremoto (e per documenti intendo ovviamente notizie precedenti al 6 Aprile in cui indicava L'Aquila come sede dell'evento e il giorno dell'evento). Anche da quanto dice Del Vescovo emerge che tali documenti non ci sono, in barba a chi continua a credere in tale personaggio.

Torno a ricordare che alla base di tutto l'equivoco abruzzese c'è un fatto molto particolare: questo terremoto è avvenuto durante una crisi sismica. Ed è un caso unico nella storia della sismologia strumentale a livello mondiale: magari i terremoti forti avvenissero all'interno di una sequenza e non segnassero l'inizio di una serie di scosse!!! Talvolta eventi importanti sono stati preceduti da una scossa più debole, ma questa potrebbe rientrare nella attività normale della zona in cui si scatena; e se si dovesse lanciare allarmi per ogni scossetta si finirebbe per renderli una routine e depotenziarne all'ennesima potenza l'efficacia.
Il tutto ha consentito di deformare delle dichiarazioni di autorevoli membri della Protezione Civile (anche grazie al fatto che sono state pronunciate in geologhese e non in italiano). Infatti nessuno aveva sostenuto che non c'era pericolo di una scossa forte, ma che lo stesso pericolo c'era nel 2009 come negli anni precedenti, in conformità con l'ultima carta della zonazione sismica prodotta nel 2006 (a livello legale la classificazione era stata deliberata dalla Regione nel 2005 in conformità alla cartografia del 2003 dove la zona era davvero in seconda classe).
Aggiungo che forse nel passato forti terremoti all'Aquila ed in Abruzzo siano avvenuti all'interno di crisi sismiche ma – al solito – nessuno era nel 2009 (e neanche oggi) in grado di prevedere quando e dove si sarebbe prodotta una scossa forte, sia pure se qualche sentore che potesse succedere c'era.

Dopodichè la perla di Del Vescovo: Quella di Giuliani è una vicenda umana toccante e complessa che investe la trasparenza del mondo scientifico e delle istituzioni. A chi contesta questa iniziativa, rispondo semplicemente con l'articolo 21 della Costituzione: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". Detto questo, è inammissibile ogni forma di denigrazione che è anche fuorviante".

Eh, no.. questa no.. Se si parlasse di filosofia questo è vero. Ma la Scienza è un'altra cosa. Certo che c'è il “libero pensiero”, perchè altrimenti non ci sarebbe un avanzamento della ricerca. Ad esempio fino al 1960 di gente convinta che i continenti si muovessero ce n'era poca (e per di più, a parte Arthur Holmes, erano scienziati sudafricani o australiani, considerati con una certa sufficienza dal mondo anglosassone inglese e statunitense). Poi però quei quattro gatti che erano convinti del contrario hanno prodotto delle prove inconfutabili del fatto che i continenti si muovevano. E tutti, grazie a quelle prove, hanno cambiato idea. E molto rapidamente. 

Però parlare senza prove e pretendere di avere ragione non è Scienza. Democrazia e Scienza non sono due cose paragonabili. E i metodi della filosofia non sono quelli della scienza... è dai tempi di Galileo che succede così. Di Bella, Giuliani, Stamina.... tre recenti esempi su come non si deve fare scienza...
Faccio un esempio personale: io sono impegnato in una polemica sulla storia dell'Appennino Settentrionale sulla quale ho una visione diversa su alcuni aspetti rispetto alle posizioni dominanti odierne (piccoli particolari ma parecchio “essenziali”) ma non ce l'ho con la cosiddetta Scienza Ufficiale, perchè finchè non presento un modello supportato organicamente dai dati la mia è una intuizione e non posso prendermela con chi non mi dà ragione.
E siccome i dati che ha presentato Giuliani non sono convincenti (anzi, tutt'altro) e siccome in letteratura le previsioni con il radon, oltretutto in contesti limitati a singole faglie e non a scala regionale come pretenderebbe il Ragazzo, si sono dimostrate non valide,  è ovvio che non ci siamo.

Forse non tutti sanno che anche in Italia c'è stata una decina di anni fa una fioritura di lavori sul tema Radon. I risultati parevano incoraggianti: in particolare sembrava esserci una relazione fra emissioni di questo gas e stato di sforzo delle rocce (non sarebbe proprio “prevedere i terremoti”, ma insomma un passo avanti incoraggiante). Purtroppo questi lavori si sono diradati fino a scomparire,
Perchè? Soprattutto per due fattori:
- questa relazione non esiste sempre, ma solo in alcune situazioni (e quindi non è applicabile in generale)
- ci sono influenze di fattori microclimatici e mareali

Insomma, alla fine non si è approdato a nulla... e le ricerche sono state sospese perchè non approdando a nulla è meglio intervenire su aspetti in prospettiva più produttivi.

Fra parentesi sto monitorando il sito dell'appendista stregone (farcito di pubblicità!):
- notizie su terremoti avvenuti tante
- previsioni punte

Come dovevasi dimostrare.

Da ultimo, su segnalazione di Stefano Dalla Casa di "Oggi Scienza" ecco un link ad un filmato in cui vengono mostrate tutte le incongruenze di Giuliani: http://www.youtube.com/watch?v=c7-9lNkA-y4

1 commento:

Stefano Dalla Casa ha detto...

Segnalo in aggiunta questo video, nel caso ci fossero ancora dubbi rispetto alla domanda "ma almeno è in buona fede?" http://www.youtube.com/watch?v=c7-9lNkA-y4