lunedì 7 settembre 2009

L'indecente convegno contro l'evoluzionismo organizzato dal vice-presidente del CNR, roberto De Mattei


Oggi sono di buonumore. Allora mi do alla lettura, visto che mi hanno fornito il numero di “Radici Cristiane”, la rivista del noto Roberto De Mattei, il creazionista vice-presidente del CNR, in cui si parla del famoso workshop “La teoria dell'evoluzione: un bilancio critico”, tenutosi a Roma nella sede del CNR. Di questo avvenimento avevo dato notizia qui. Lo stesso De Mattei, presentando i lavori, afferma che “quello che chiamiamo evoluzionismo è un insieme composto da una ipotesi scientifica, e da un sistema filosofico, che possiamo definire evoluzionismo in senso stretto per distinguerlo dalla teoria dell'evoluzione. Teoria scientifica e teoria filosofica formano due aspetti distinti di un unico complesso, che hanno bisogno l'uno dell'altro per sopravvivere e si sostengono a vicenda. L'ipotesi scientifica, che non è stata mai dimostrata, si nutre del sistema filosofico, la tesi filosofica, per giustificarsi, si fonda a sua volta sulla presunta teoria scientifica”.

Sinceramente non ho mai avuto bisogno della filosofia per comprendere l'evoluzione, ma questi sono gli umanisti nostrali, che pensano che senza la filosofia non ci sia niente.... Incominciamo bene, quindi, ma proseguiamo anche meglio.
Fa piacere notare che di evoluzione, oltre che gli scienziati, ne discutino anche teologi e filosofi. Il difetto è che pretendono di discutere di evoluzione senza capire una emerita mazza di biologia, genetica e quant'altro.

Antonino Zichichi afferma che “la teoria di Darwin non è scienza perchè manca di due requisiti essenziali: l'esistenza di una struttura matematica e la riproducibilità sperimentale”. Forse varrebbe la pena di spiegargli le basi matematiche della genetica e la differenza fra le Scienze Naturali e quelle esatte.

Marco Respinti continua su questa linea: “l'evoluzionismo contraddice la scienza” perchè non può usare il metodo galileiano, in quanto non può “fissare delle leggi matematiche” (e dagli!) Commette un grave errore quando dice che l'evoluzionismo nasce con Darwin e per contestarne la veridicità fa notare che è stato rielaborato parecchie volte. Proprio lui che pontifica sul metodo galileiano non arriva a capire come scoperte successive possano modificare un quadro teorico. Probabilmente, ingabbiato com'è nei dogmi della Fede cristiana, non capisce una cosa molto semplice: anche Darwin ha cambiato varie volte il suo stesso pensiero d in conseguenza delle critiche ricevute e delle novità che già allora mettevano in dubbio una teoria scientifica che si basava anche su alcuni meccanismi biologici intuiti ma non ancora ben dimostrati (come la mutazione e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari). Parlando delle scienze della Terra, anche la Tettonica a Zolle è un po' mutata dalla sua concezione originaria ma non per questo dobbiamo dire che John Tuzo Wilson o John Dewey hanno sbagliato e sono stati rinnegati dai loro successori...
Raggiunge poi vette inarrivabili ai comuni mortali quando, a proposito di Galileo, dice che il dialogo sui massimi sistemi, dopo aver ottenuto l'imprimatur ecclesiastico, sia finito nell'indice dei libri proibiti dal sant'Uffizio perchè “Galilei prese a confondere fisica e metafisica, scienza, matematica e religione”. In pratica secondo Respinti la condanna di Galileo è giusta.... non ho parole....
Qui mi pare proprio l'opposto adesso e cioè che siano i creazionisti a confondere scienza e religione. Stupendo anche il passaggio secondo il quale “i fossili contraddicono l'evoluzione” perchè "non si trovano anelli di congiunzione". Ma non conosce i terapsidi, o il Tiktaalik o i cetacei terrestri e fluviali della valle dell'Indo? O semplicemente non si chiede cosa sia l''ornitorinco? Non conosce gli “equilibri punteggiati Gouldiani? (eppure Gould è spesso citato a vanvera dai creazionisti, specialmente quando dice che il darwinismo va un pò ripensato, peccato che questa non sia una sconfessione dell'evoluzionismo come vogliono far credere...!)

E veniamo al punto forte, l'intervento di Giuseppe Sermonti: ”Evoluzionismo: un'ipotesi eticamente aberrante”. Ricostruiamo un attimo chi è questo personaggio: genetista anche abbastanza affermato, dopo un periodo di ottime ricerche, ha cominciato a sostenere che l'evoluzionismo è un errore e sostiene il devoluzionismo.
Sermonti ovviamente non spiega come mai fra le forme di vita fossili pochissime sono ancora esistenti oggi. Anzi, glissa completamente la questione. Ma su come la pensi direi che sono un ottimo biglietto da visita queste parole, prese da un altro sito: l'idea di uno sviluppo evolutivo graduale della nostra specie da creature come l'australopiteco, attraverso il pitecantropo (un termine privo di valore scientifico, NDR....), il sinantropo e il neanderthaliano, deve essere considerata come totalmente priva di fondamento e va respinta con decisione. L'uomo non è l'anello più recente di una lunga catena evolutiva, ma, al contrario, rappresenta un taxon che esiste sostanzialmente immutato almeno fin dagli albori dell'era Quaternaria. Sul piano morfologico e anatomo-comparativo, il più "primitivo" - o meno evoluto - fra tutti gli ominidi risulta essere proprio l'Uomo di tipo moderno! Sono senz'altro meno lontani dalla verità coloro che sostengono l'ipotesi opposta, e cioè che Australopiteci, Arcantropi e Paleoantropi siano tutte forme derivate dall'Uomo di tipo moderno!" Cioè, la leggendaria Lucy era "migliore" di noi, meglio adattata etc etc etc? Mah.... E' evidente come De Mattei imbarchi tutti, basta che ce l'abbiano con l'evoluzionismo.
Sermonti dice di aver tenuto più di 100 conferenze sull'evoluzionismo nelle quali nessun collega gli ha posto delle obiezioni. Il fatto di essere fuori dall'ambiente della ricerca non gli dice nulla?

La cosa più delirante è che il suo intervento più che di uno scienziato, sembra quello di un filosofo. Fa due piccoli accenni scientifici: quello sull'entropia (di cui parlerò dopo) e quello sulle modificazioni genetiche che secondo lui non possono mai essere positive. Stupendo il paragone: “che il caso possa migliorare, ad esempio, una poesia di Leopardi cambiando una lettera è una eventualità piuttosto remota”. Giuro che non capisco il nesso... Da un genetista mi sarei aspettato delle prove genetiche sulla infondatezza dell'evoluzionismo, ma vabbè....

Si domanda poi cosa sia l'evoluzionismo per passare subito dopo al razzismo di Darwin. Non ci sono dubbi in proposito: in Europa le classi più alte dell'epoca erano tutte permeate dal razzismo, dovunque. Ho letto documenti allucinanti in proposito, scritti in Inghilterra. Fuori dalla “Perfida Albione” le cose non erano molto diverse: nessuno si ricorda di padroni che erano “buoni con gli schiavi e con gli altri animali”? O che nella attuale Namibia i tedeschi stendevano l'elenco degli animali uccisi ogni anno, inserendo fra essi anche i Boscimani? Tornando agli scienziati, leggete per esempio come Linneo descrisse le varie razze umane: eppure nessuno contesta l'autore del “systema naturae”, nonostante la sua etica dichiiaratamente razzista... Prosegue con le solite conseguenze del Darwinismo con gli sviluppi tipo eugenetica e darwinismo sociale. Evidentemente non sa o fa finta di non sapere che proprio uno dei timori maggiori di Darwin era proprio il contrario e cioè che l'evoluzionismo portasse un messaggio di eguaglianza. Eppoi, non è colpa di Darwin se i suoi successori hanno tirato fuori certe cose. Accusarlo di questo sarebbe come dare la colpa a Gesù Cristo per la Santa Inquisizione...
Anche senza la scoperta della reazione a catena non ci sarebbero state le bombe atomiche. Ma l'aver scoperto questo non fa automaticamente di quegli scienziati una banda di criminali.....
Poi,ripeto, sugli errori di Darwin si può discutere parecchio, basta tenere conto delle conoscenze dell'epoca, anche in termini di reperti fossili.

Sconvolgente l'intervento di Guy Berthault. E' chiaro ed evidente che “non crede” nell'evoluzione ma non capisce in cosa credere... anche perchè ho letto in una sua risposta ad alcune critiche nei suoi confronti che lui non è un creazionista. Allora cos'è? Viene descritto come paleontologo e membro della Associazione Internazionale dei Sedimentologi. Ed in effetti ha al suo attivo dei lavori su riviste scientifiche importanti. I suoi esperimenti avrebbero dimostrato che “la maggioranza delle formazioni rocciose si sarebbero sedimentate nello 0,01% del tempo loro attribuito dalla datazione geologica usata dagli evoluzionisti”.
Vediamo come. Dopo aver affermato che “le più moderne ricerche tolgono qualsiasi significato cronologico alle datazioni radiometriche”, omettendo ovviamente di dirci quali siano queste ricerche, parte dai principi esposti da Stenone (!) sulle stratificazioni dicendo che sbagliava in quanto non è sempre vero che “quando uno strato si deposita quello sotto è già solidificato”. In effetti di sedimenti non consolidati ricoperti da altri sedimenti ce ne sono, ma questo non mi pare che cambi molto la sostanza delle cose. Berthault in pratica dice che “il principio della continuità orizzontale afferma che gli strati si formano per sedimentazione all'interno di un fluido (ma guarda un po'...). Quando si forma uno strato o questo fluido era circoscritto lateralmente da corpi solidi oppure dobbiamo considerare che faceva il giro del mondo". Mi domando per esempio come mai le enormi quantità di sedimento che attualmente escono dai grandi fiumi come Rio delle Amazzoni, Gange ed Orinoco formano le grandi conoidi sottomarine anziché espandersi in tutti i mari in modo uniforme come vuole Berthault.... (e, in piccolo, questo vale per qualsiasi fiume che sbocca in mare o in un lago)
Sostiene pure che l'inclinazione degli strati possa essere originaria. D'accordo, in situazioni particolari (esempio nelle dune) ci possono essere stratificazioni inclinate, ma per il resto....

Secondo lui la sovrapposizione meccanica degli strati indica una segregazione meccanica delle particelle e non necessariamente una successione cronologica di eventi sedimentari. Facendo i conti, quindi, le grandi serie sedimentarie si sarebbero sedimentate molto velocemente e la stratificazioni dipendono esclusivamente dalla separazione meccanica dei granuli. Però non si capisce come sia possibile che un sedimento attualmente possa ricoprirne un altro in un modo esattamente uguale a quello con cui nella stragrande maggioranza dei casi il fenomeno sarebbe puramente meccanico.
Ovviamente tace anche sul fatto che nelle grandi serie sedimentarie ci sono ben riconoscibili le varie zone temporali a seconda dei microfossili che contengono.

C'è poi il simpatico intervento di Thomas Sailer, spacciato dalla rivista di De Mattei per fisico dell'Università di Monaco quando non lo è. A questo proposito, dopo aver rilevato che il suo nome non compare nè in Scitation, né sul sito della American Physical Society, nè sul sito dell'Università di Monaco e che in Google, a "Thomas Seiler" corrispondono un pugile, un informatico svizzero ed un attore, ho cercato di saperne di più. Un amico fisico ha chiesto lumi ad un professore ordinario di fisica in quella università. La risposta, testuale, è che “non conosco questo Thomas Seiler. Ho trovato un T. Seiler come coautore di alcuni articoli pubblicati negli anni '90 dall'Istituto di meteorologia applicata. Siccome questo istituto è parte della facoltà di fisica di questa università, questo T. Seiler era forse legato a noi in quel tempo. Attualmente la dichiarazione che una persona di nome Thomas Seiler faccia in qualche modo parte della facoltà di fisica dell'Università di Monaco di Baviera è completamente falsa”. E infatti, con ricerche successive, mi hanno passato l'informazione che il Dr.Sailer lavora al centro ricerche di una nota azienda tedesca.
Sailer insiste sul fatto che la termodinamica si oppone all'evoluzione, perchè i sistemi naturali tendono al disordine e che “la formazione dell'ordine a partire dal disordine è esclusa”. Fa l'esempio di una casa, che lasciata senza manutenzione va in rovina o di un corpo che alla morte si decompone. Da questo punto di vista ammette la degenazione genetica, cioè delle mutazioni che peggiorano, ma non che migliorano. Secondo lui, dopo aver fatto un esempio di una mosca che perde le ali e di un pesce che ha perso gli occhi, la “successione di micro-variazioni che porta alla distruzione di organi complessi, è un processo naturale di entropia crescente. L'opposto, cioè la creazione di nuovi organi complessi attraverso una successione di piccole variazioni genetiche è un processo di entropia decrescente, escluso dala termodinamica".
Ammetto che è possibile parlare di “errore”: dopotutto ogni mutazione genetica può essere definita così. Ma non capisco perchè possano essere solo mutazioni peggiorative. Ma perchè per esempio una adenina può sostituire una citosina se si va a peggiorare la situazione e non se si va a migliorarla?

E' indecente che il CNR ospiti un workshop del genere. Ma lo sa probabilmente anche De Mattei stesso: infatti questo evento non risulta registrato nel sito ufficiale del Consiglio Nazionale delle ricerche. Mi domando, quindi, se gli altri membri del Consiglio di Amministrazione, a partire dal Presidente, il Prof.Maiani (le cui competenze scientifiche sono semplicemente ineccepibili) e del Consiglio Scientifico Generale fossero informati della cosa

Una piccola annotazione finale: a suon di leggere questa massa di idiozie mi è passato il buonumore....

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo post. Guai alla scienza che si arrocca su posizioni "stabilite" e diventa dogma essa stessa, senza confronto anche con teorie "eretiche": non è più ricerca, non è più scienza. E la riflessione critica nell'ambito dell'evoluzionismo è importante poiché porta sempre più a un raffinamento di tale teoria scientifica (e le scienze naturali non sono scienze matematiche).

Ma francamente le proposte degli antievoluzionisti, così esposte, lasciano veramente molto a desiderare sul piano del ragionamento, del buon senso e, duole dirlo, dell'onestà intelletuale.

Anonimo ha detto...

Ciao Aldo! Tutto bene?
Sono perfettamente d'accordo con te e Francesco, se questi sono i risultati di questo convegno, sono a dir poco scandalosi. Mi sembra quasi di sentire parlare la Chiesa ai tempi dell'inquisizione.
Parlando da Cattolico praticante quale sono, ritengo quasi innegabile l'evoluzione come viene scientificamente intesa. Al limite si può discutere delle modalità in cui è avvenuta, ma non si può pensare che tutto si sia creato così dal nulla e che abbia subito minime modifiche. Se si vuole parlare di cose create da Dio, credo che si debba ritornare ai tempi del Big Bang, dove ancora non si sa da dove sia saltata fuori quell'enorme massa di elementi che reagendo tra loro hanno creato l'universo, ma dire che l'uomo sia comparso sulla terra così come sta scritto nella Bibbia (si tenga conto dell'epoca e dei "lettori" di allora), direi che sia un ipotesi che lascia molto a desierare...

Ciao da Simone (IR2265_e464)!!

Aldo Piombino ha detto...

Simone, discutendo di queste cose con delle persone profondamente credenti, mi è stata fatta una domanda: ma te sei credente o no?. Ho risposto che non avrei risposto perchè la risposta avrebbe influito sul loro giudizio, nel senso che anche inconsciamente se dicevo di essere credente mi avrebbero guardato con più favore, se dicevo di essere ateo con meno favore. E questo non è dare un giudizio scientifico sereno.
E' chiaro che per i teologi l'evoluzione pone dei grossi problemi, ma al solito deve essere la teologia ad adeguarsi alla scienza, non certo il contrario.
Mi sono sempre chiesto, poi, perchè teologi e altri religiosi sostengono che Dio guidi la storia ma mentre vorrebbero inserire questo nei libri di biologia, non lo pensano per quelli di storia....

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

I vaniloqui sedimentologici del Berthault e quelli termodinamici dello pseudo-accademico Sailer sono l'ulteriore prova che l'idiozia si annida dietro ogni concezione metafisica. Abbiamo già Zichicche, Sermonti, Respinti (parente di Renzo Bossi?), che bisogno c'è di importare simili personaggi? Insomma, esportiamo cervelli e importiamo testicoli?

Anonimo ha detto...

Uno dei grandissimi errori che la Chiesa fa è il non ammettere che le modalità con cui le cose sono avvenute possono essere spiegate solo dalla scienza. Solo così si può comprendere veramente quanto è magnifico il creato! Detta molto brutalmente, la religione deve trovare il senso e il perchè delle cose, alla scienza spetta scoprire e capire come queste avvengono!
Se è vero che Dio ha creato il mondo, tutto quello che si può vedere, e cioè quello che viene ogni giorno studiato dagli scienziati (e quindi anche quello che essi scoprono) è opera di Dio. E in quanto tale, non sta alla religione spiegare come queste cose (tra cui l'evoluzione) avvengono o sono avvenute. Nè tantomeno si può usare come metro di valutazione il credere in Dio o meno.
Ribadisco: la scienza spieghi il come, la religione il perchè!

ciao!
Simone

Aldo Piombino ha detto...

mi sembra una ottima posizione. Ma vai a farlo capire a certa gente... e in altre nazioni stanno anche peggio....

Gianni Stival ha detto...

Purtroppo queste idiozie fanno presa sulle persone più semplici; lo scorso anno scolastico in una scuola professionale avevo tre studenti, di classi diverse, convinti della verità della ipotesi creazionista.

Aldo Piombino ha detto...

se poi mettiamo quelli che credono a Voyager e al suo ineffabile presentatore Roberto Giacobbo, siamo proprio nei guai....

Anonimo ha detto...

Aggiungo inoltre: la Chiesa non vuole ammettere modalità diverse da quanto scritto nella Bibbia, mentre la scienza non vuole ammettere l'esistenza di qualcosa di superiore a quanto possiamo vedere.
Ma, come già detto, sbagliano entrambi a combattersi, perchè studiano due ambiti diversi del mondo.

Ciao
Simone

simonpietro ha detto...

La questione è che il darwinismo è diventato (per alcuni) una ideologia e comunque non riesce a spiegare molti aspetti della evoluzione.
Non contesto che anche in ambito evoluzionistico vi siano ipotesi nuove e scientificamente interessanti, ancorchè incomplete e avolte molto indaginose. Tuttavia scandagliano aspetti già molto a valle rispetto alle questioni che ritengo invece fondamentali per una riflessione più a monte, nell'ambito dell'origine della vita, che poi è il punto di scontro fra evoluzionisti e creazionisti.
Una precisazione doverosa: ho 45 anni, sono biologo genetista e sono credente, cattolico.
Ma veniamo al punto.
In primo luogo i tempi : aldilà delle questioni sollevate nel post da un punto di vista probabilistico è semplicemente impossibile che per solo effetto del caso si siano formate delle proteine : sarebbero stati necessari tempi centinaia di volte superiori all'età dell'universo ( non della Terra, dell'universo).
Secondo :l'informazione per la vita è contenuta in acidi nucleici che per la teoria dell'evoluzione si sarebbero formati per puro caso.Ora,la trasmissione di una informazione necessita di un codice e di una convenzione preesistenti. La successione degli acidi nucleici fornisce il substrato all'informazione, così come la successione delle lettere fornisce il substrato alla parola, però il significato della parola dipende da un codice, e a seconda del codice una sequenza può non avere alcun significato oppure averne anche di differenti ( pere in francese significa padre, in italiano è il nome di un frutto.Inoltre, è necessaria anche l'esistenza di un sistema capace di leggere, interpretare ed eventualmente mettere in pratica le informazioni codificate nella sequenza degli acidi nucleici, cioè "una relazione fra acidi nucleici e la formazione di proteine specifiche. Purtroppo a questo punto non è facile trovare una soluzione al problema", come è costretto ad ammettere un convinto evoluzionista (GIORGIO MORPURGO, Capire l'evoluzione. Argomenti di genetica e biologia molecolare, Boringhieri, Torino 1975, pp. 18-19).
Terzo: concordo sul fatto che non si possa aprioristicamente definire una mutazione come svantaggiosa. E' tuttavia scientificamente accettato da tutti che la maggior parte delle mutazioni è dannoso o altresì neutrale. Quindi l'evoluzione sarebbe affidata a questa esigua minoranza di eventi ; e qui si ritorna al problema delle tempistiche che gli evoluzionisti adducono come soluzione alla azione cieca del caso, ma che alla prova dei biostatistici e dei matematici danno luogo a numeri che rendono persino assurdo il concetto di improbabilità.

simonpietro ha detto...

...continua commento precedente

Quarto : secondo la teoria evoluzionista, sulla terra si sarebbero formati per caso aminoacidi, che si sarebbero accumulati in soluzione nell'oceano, e dalla sintesi casuale di più aminoacidi si sarebbero formate le prime proteine.
Aminoacidi si possono formare spontaneamente in natura in particolari condizioni e si può senz'altro ammettere che si siano formati sulla terra prima della comparsa di esseri viventi. Però, qui sorge una difficoltà: gli aminoacidi hanno strutture tridimensionali, che hanno come centro un atomo di carbonio. Di ogni aminoacido esistono due forme simmetriche che, in base a particolari caratteristiche, vengono definite destro o levogire. Queste forme simmetriche hanno, in parte, le stesse caratteristiche; però, in certe reazioni o strutture, è utilizzabile solo l'una o l'altra forma. Gli aminoacidi che si formano spontaneamente sono per il 50% destrogiri e per il 50% levogiri, mentre le catene proteiche degli esseri viventi utilizzano esclusivamente forme levogire. Questo fatto costituisce una grande difficoltà per la teoria dell'evoluzione: le proteine sono costituite da decine e centinaia di aminoacidi, ed è sufficiente l'inserimento di un solo aminoacido destrogiro per rendere la catena proteica inutilizzabile per la vita! Come si può pretendere che, in una soluzione contenente in pari quantità forme destro e levogire, si formino per sintesi casuale
catene di soli aminoacidi levogiri? Gli evoluzionisti hanno finora cercato invano di dare una risposta soddisfacente a questo quesito. Per quanto riguarda, poi, la sintesi delle catene proteiche, vi è un'altra difficoltà. Le reazioni chimiche non avvengono a caso, ma sono soggette a una serie di leggi: una di queste è la legge di azione di massa. Se dalla reazione A+B si originano le sostanze C e D, la reazione può andare anche in senso inverso, cioè da C+D si possono formare A e B. La direzione della reazione, o il suo equilibrio, dipende da una serie di fattori. Nel caso della sintesi di due aminoacidi si ha la produzione di una molecola di acqua: se dal sistema ove avviene la reazione si toglie acqua, la reazione di sintesi viene facilitata; se
invece nel sistema è presente molta acqua, gli aminoacidi tenderanno a rimanere in soluzione. Ma dove vi è più acqua che nell'oceano? Eppure gli evoluzionisti ammettono che la sintesi delle grosse molecole proteiche sia avvenuta proprio nell'oceano, nonostante la legge di azione di massa. E Wilder Smith può affermare che "quasi l'ultimo posto su questo pianeta, dove le proteine della vita si potrebbero formare spontaneamente da aminoacidi è proprio l'oceano. Eppure quasi tutti i manuali di biologia insegnano questo errore, per giustificare la teoria dell'evoluzione e la biogenesi spontanea. Si deve conoscere molto male la chimica organica, o ignorarla di proposito, per non prendere in considerazione i fatti accennati"
Come vedi caro Aldo di argomenti non metafisici nè filosofici per riflettere ve ne sono.

simonpietro ha detto...

Una ulteriore precisazione in funzione di quanto scritto in un post da "anonimo" . E' vero, verissimo che alla scienza spetta scoprire il come delle cose, ma nell'ambito evoluzionistico, a fianco di scienziati seri, vi sono anche coloro che invece , nemmeno troppo sottilmente, vorrebbero farci credere che noi discendiamo dagli scimmioni. Questo è un ottimo argomento per poter dire da parte degli atei che l'uomo è un animale e niente più. Tuttavia nessuno ad oggi è riuscito a confutare che fra la scimmia e l'uomo, vi è un salto enorme: la ragione, l'autocoscienza di sè, la morale.
Come diceva Chesterton : "anche le scimmie costruiscono utensili, ma l'uomo ha pensato di venderli." Oppure : "portatemi una scimmia che seppelisce i propri morti con un sacchetto di noci e qualche banana e io crederò alla evoluzione" ....
Queste sono battute, ma il significato è fondamentale. L'uomo è l'unico essere vivente dotato di ragione e di morale.

simonpietro ha detto...

A proposito di ornitorinco, vedo che hai le idee un pò confuse....
"Gli esseri di cui gli evoluzionisti hanno bisogno, per confermare la loro teoria dell’evoluzione, sono delle vere forme di transizione, non dei mosaici. E queste forme dovrebbero avere organi carenti o mancanti del tutto, oppure non completamente formati, o per niente funzionali. Al contrario, tutti gli organi delle creature mosaico (l'ornitorinco per es. - ndr) sono completamente formati e senza difetti." (Harun Yahya-il dilemma della forma di transizione).

Potrei citarti decine di articoli che smontano come radioline le ipotesi che tu citi a proposito di ornitorinco, therapsida etc. etc.

Aldo Piombino ha detto...

visto il contributo al dibattito di simonpietro ho dedicato a questo lettore un nuovo post: http://aldopiombino.blogspot.com/2009/10/simonpietro-biologo-creazionista-mi.html

pietro ha detto...

La cosa che mi ha stupito maggiormente è che un fisico possa fare affermazioni come "seconda legge della termodinamica, secondo la quale l’entropia, che può essere definita come il caos in natura, non può mai diminuire.", io non sono laureato, ma da semplice perito chimico ho studiato la detta legge, e chiunque la definisca così è ignorante o in malafede, ne manca un pezzo "in un sistema isolato", ovvero il disordine aumenta inevitabilmente in un sistema che non può scambiare energia con l'esterno, ma la terra tutto si può definire meno che un sitema isolato, assorbe quantità enormi di energia dal sole e quindi il suo stato di disordine può tranquillamente diminuire senza violare nessuna legge.

Beppe Khovaling ha detto...

Qui sulle montagne del Tajikistan ho appena finito una accanita discussione sull'evoluzionismo con un acculturato creazionista Ismaelita.La ricerca in internet mi ha portato a questo suo articolo che a parte le giuste e talvolta feroci critiche ai partecipanti al workshop non mi ha per nulla aiutato

Aldo Piombino ha detto...

beh, non era certo questo un post su cui trovare notizie... ne ho scritti altri sul'argomento. questo si limitava a prendere artto che c'è gente del genere.

Anonimo ha detto...

Mi sembra si confonda. Non viene negato il fenomeno evolutivo, ma la tesi darwiniana.

Aldo Piombino ha detto...

la selezione naturale darwinianana è uno dei meccanismi dell'evoluzione.
Quanto ai creazionisti, negano qualsiasi cosa.