domenica 7 giugno 2009

Ripresentato il progetto di legge contro l'eccessiva presenza dell'astrologia sui mezzi di informazione


Il progetto di legge contro l'eccessiva presenza dell'astrologia sui mezzi di informazione, patrocinato dalla UAI (unione astrofili italiani) è stato ripresentato alla Camera dei Deputati ed è stato assegnato alla VII commisisone Cultura.

Il testo, numerato come 2217, a firma degli onorevoli Velo, Brandolini, Farinone e Graziano, con il numero 2217, si intitola: "Disposizioni per assicurare la corretta informazione dell'opinione pubblica sulla mancanza di scientificità delle previsioni probabilistiche effettuate attraverso l'uso di oroscopi, carte, numeri o pratiche analoghe".

Nella presentazione i proponenti scrivono che "la presente proposta di legge trova giustificazione nel fatto che, sempre di piu e senza alcun controllo, proliferano, su numerosi organi di stampa, riviste e trasmissioni radiotelevisive di vario genere (tra cui purtroppo anche alcuni giornali radio della stessa RAI), letture o esposizioni di oroscopi nonche di carte, numeri o pratiche analoghe di cui, come e ben noto, non vi e alcuna prova scientifica della validita predittiva" (e aggiungo che non ci darà mai...).

Proseguono affermando - e non posso essere che d'accordo su questo!- che "non si tratta, infatti, di un’attivita innocua, da considerare con simpatia e con indulgenza", visto che "in alcuni casi essa ha provocato vere e proprie tragedie economiche per molte famiglie, sfociate in processi penali di risonanza nazionale", per cui occorre "limitare i danni socio-culturali e, in alcuni casi, anche economici che derivano da questa pratica", anche perchè, spesso, da parte degli peratori del settore c'è una "deliberata intenzione di ingannare".

Comunque nessuno con questa legge intende impedire queste pratiche, ma chiede solo "un intervento informativo obbligatorio, da parte di tutti gli organi che ospitano dette attivita (stampa, radio e televisioni), affinche sia ben messo in evidenza che le previsioni astrologiche o altre consimili arti non hanno alcun fondamento scientifico". Insomma si chiede solo un "bollino" informativo, che avvisi che non si tratta di cose serie.
Ovviamente sono non si possono "vietare comportamenti legati a libere scelte", ma occorra obbligare "a una seria e puntuale informazione sui limiti oggettivi che queste pratiche presentano, proprio perche tali scelte, per essere libere, devono essere basate su un minimo di informazione".
(soprattutto la Chiesa Cattolica!)

Notate la componente educativa di questa ultima affermazione.

Ricordo anche che l’Autorita per le garanzie nelle comunicazioni vieta lo svolgimento di televendite di questo genere nelle fasce orarie che vanno dalle ore 7 alle ore 23.

Inoltre, il testo unico della radiotelevisione prevedeva l’istituzione, presso l’allora Ministero delle comunicazioni, del Comitato di controllo in materia di servizi di astrologia, di cartomanzia e assimilabili. Onestamente non so se questo comitato esista davvero. Ma nel caso esistesse (e tutto sommarto sarebbe giusto che esistesse) noto amaramente come preziose risorse pubbliche debbano essere investite per questo scopo, per colpa della credulità popolare.

La legge, composta di soli 3 articoli, prevede in sostanza che ogni comunicazione del genere venga accompagnato da questo avviso: «Le previsioni probabilistiche sono basate su elementi e su deduzioni che mancano di riscontro scientificamente provato». L'avviso dece essere comunicato in voce nelle trasmissioni radiofoniche; con sottotitoli e in voce nelle trasmissioni televisive; in forma scritta nei casi di pubblicazioni a mezzo stampa e di diffusione mediante le reti telematiche o di telecomunicazione.

A proposito: quale astrologo ha predetto il terremoto abruzzese?

Per chi volesse saperne di più, ecco la pagina della UAI sull'argomento.
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Vorrei solo che il mondo culturale, i docenti universitari e alcune Istituzioni importanti facessero una sana pressione in materia per arrivare prima possibile a questo. Vorrei soprattutto vedere un impegno concreto in materia della Chiesa Cattolica e delle altre istituzioni religiose: secondo me questa è una battaglia più qualificante che non certe altre questioni poste in contrasto con la laicità dello stato.
Purtroppo, come ho già fatto notare, la maggior parte degli scettici (o, meglio, dei non credenti agli oroscopi), ritiene inutile uno sforzo per combatterli, perchè "a me non mi interessano" e qundi non mi interessa la questione.
Certo che finchè ci sono giornali che quando parlano di una persona ne indicano sempre il segno zodiacale... mah.. siamo messi bene.... (per tacer dei giornali specializzati....)

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