giovedì 12 marzo 2009

Solidarietà a Cigdem Atakuman, defenestata dalla direzione di un giornale scientifico turco per un articolo su Darwin

La Turchia è un paese pieno di contraddizioni: si vorrebbe che le donne mettessero tutte il velo eppure una è stata per parecchi anni presidente del consiglio. Ha una costituzione laica ma i religiosi stanno cercandio di rprendere il controllo dello stato.

Anche la scienza ne sta facendo le spese: fino all'altro giorno una donna, Cigdem Atakuman, era direttore della prestigiosa rivista "Bilim ve Tecknil", (scienza e tecnica, un po' come "Le Scienze "di casa nostra).
Era, perchè è stata licenziata. In tronco. Ha fatto una cosa veramente deplorevole per gli islamici: nell'ultimo numero del giornale ha osato pubblicare un articolo su Charles Darwin. Non solo, ma sulla copertina del giornale c'era addirittura raffigurato il grande scienziato inglese (di cui - evidentemente - l'articolo parlava bene...)
Come conseguenza il numero di marzo di Bilim ve Tecknil è uscito con una settimana di ritardo, con un articolo (e la copertina) dedicati ai cambiamenti climatici e un nuovo direttore. Nelle immagini vediamo la copertina com'era in origine e quella revisionata.

Purtroppo non c'è niente da fare: in Turchia l'oscurantismo religioso, che ha indicato nell'evoluzionismo il suo peggior nemico, è troppo forte: la lobby degli studiosi islamisti sostiene che la teoria di Darwin è incompatibile con il Corano, che invece insegna il creazionismo. E' una lobby influente e con grandi mezzi editoriali e finanziari, come dimostra un libro antidarwinista uscito di recente (ne ho parlato qui , vedere al terzo capoversodel post) e come dimostra il fatto che da quel paese il sito dell'illustre biologo Richard Dawkins non sia più raggiungibile. Per la Costituzione, lo stato turco è laico, ma ormai da sei anni è al potere il Partito Giustizia e Sviluppo filo-islamico,l’Akp, guidato dal premier Tayyip Erdogan.
Quello che fa pensare è che la decisione è stata presa dal prof. Omar Cebeci, vice presidente del Consiglio di Scienza e Ricerca turco (Tubitak)ed editore della rivista, che è gestita da un comitato scientifico i cui membri sono scelti da importanti studiosi di università, industrie e istituzioni di ricerca. Temo proprio che il prof. Cebeci passerà alla storia per questo gesto, più che per le sue ricerche.

Secondo l’opposizione parlamentare, da quando nel 2008 è stato messo sotto il diretto controllo del governo, il Tubitak adotta scelte più vicine alle idee e alle esigenze dell’Akp, che a quelle della scienza. Siccome il Tubitak dovrebbe “sviluppare politiche scientifiche e tecnologiche in linea con le priorità nazionali”, deduciamo che il creazionismo sia una priorità nazionale per i turchi
Sulla presidenza del Tubitak c'è stata una vera e propria battaglia istituzionale.

Probabilmente questa decisione, nonostante provenga da un aborrito paese musulmano, sarà trionfalmente (e con invidia) commentata negli ambienti creazionisti ultrareligiosi americani, inglesi ed anche nostrani, che non riescono pià, per fortuna, ad imporre lo studio del creazionismo a scuola...
Non è che in Italia si stia troppo meglio: politici, sociologi e giornalisti più lealisti della Chiesa Cattolica stessa, propagandano il creazionismo o, meglio, condannano l'evoluzionismo.
E la querelle sulla presidenza del Tubitak mi ricorda (un po' alla lontana, per carità...) quella nostrana sulla nomina di Luciano Maiani alla presidenza del CNR, reo di aver firmato la lettera contro la “lectio magistralis” che avrebbe dovuto tenere Papa Ratzinger alla Sapienza.

In conclusione notiamo ancora una volta che i creazionisti si dibattono nella inconsistenza scientifica delle loro argomentazioni contro una teoria ormai provata al di là di ogni ragionevole dubbio e lo fanno semplicemente proibendo di leggere articoli tramite i quali i lettori non possono che sbugiardarli: sanno benissimo che le loro sciocchezze stanno evaporando e non si rendono conto di quanto siano patetici nel difendere una causa strapersa.


3 commenti:

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Isola greca di Kastelorizo, di fronte alla costa turca, giugno 1943. Il contrabbandiere si avvicina con la barca al gruppo sparuto di militari italiani che occupano l'isola. "Italiani, turchi: stessa razza, stessa fazza" (da Mediterraneo di Gabriele Salvatores). A noi ci salva l'Europa.

mimokidi ha detto...

buongiorno a tutti,
sono memo uno studente di architettura turco alla sapienza da ormai 6 anni (si lo so sono fuori corso ma è il vecchio ordinamento abbiate pietà)

sono nato verso la metà degli anni ottanta e dopo aver imparato a leggere a circa quattro anni oltre ai libricini di storie per bambini leggevo solo due riviste in modo consistente.
il primo era "Dogan Kardes" rivista per bambini di una casa editrice prestigiosa turca, curato e preparato dai più prominenti intellettuali del paese, che di tanto in tanto pubblicava anche inserti in collaborazione con TUBITAK di titoli come "testa di marmo impara a usare il computer"
mirato a insegnare ai bambini fra i 3 e 7 anni ad imparare BASIC.
la seconda era bilim ve teknik (che noi con mio fratello chiamavamo semplicemente bilim/teknik). mi ricordo che all'epoca era formato A5 e tranne la copertina veniva stampato su carta riciclata. Anche se dato la mia età nel periodo mi interessavano di più gli articoli sulle tecnologie militari (che con la tensione irachena all'epoca erano molto "hip"), mi ricordo ancora gli articoli ben curati sulle basi della scienza.

Bilim ve Teknik è stata la rivista ch mi aveva insegnato quando avevo solo 7 anni cosa fosse la differenza fra un legame covalente e uno ionico, oppure la differenza fra gli alieni dei film di fantascienza e la vera probabilità della presenza di intelligenza extraterrestre, o parafrasato meglio mi ha insegnato che per trovare intelligenza oltre a quello umano bastava guardare ad alcuni animali intorno a noi da un meraviglioso polpo con senso di umorismo ad una gazza ladra che organizza gli oggetti che ruba con un pattern etc...

ora sono passati più di 15 anni da quando la prima rivista di cui ho parlato non è più pubblicato.

ora sono passati 14 anni da quando ho visto per la prima volta una donna in hijab per le strade di Istanbul.

ora sono 13 anni che Adnan Oktar, precedentemente condannato per aver costruito una rete di cult sessuale di matrice religiosa con lo scopo di ricattare la gente famosa del paese, ha iniziato sotto il nom de plume di Harun Yahya a negare la shoah, pubblicare con dei fondi sospetti libri contro l'evoluzione come "l'atlante di creazione" libro con qualità di stampa eccezionale pieno di pazzie alquanto eccezionali di cui copie gratuite sono stati spediti a quasi tutti i licei europei.

ora sono 10 anni da quando dopo il terremoto che ha devastato il nordovest del paese la gente che ha denunciato l'avvenuto come una punizione di dio ha aumentato il loro percentuale di voto.

ora sono 7 anni da quando abbiamo al governo una banda di fanatici musulmani "evangelisti", travestiti da imprenditori post-capitalisti, stanno attaccando alle fondamenta dello stato laico a tutto vapore. (non si può dire a tutta birra visto che lo provano a proibire dicendo che non sia accettabile dalla religione islamica mentre nel suo libro "sacro" non esiste neanche una clausola che lo proibisce)

in questo periodo, i fondi per la ricerca si sono ridotti al 60% di quella precedente.

l'holding che pubblicava la rivista Dogan Kardes soppracitato è stato pignorato per ragioni politiche, per fare un esempio del suo proprietario che non andava d'accordo con loro.

lo stato ha iniziato ad approvare le richieste del illuso Adnan Oktar per la censura dei siti con il sospetto di calunnia e alcuni dei siti sono i seguenti:
-ek$i sozluk una base dati collaborativo turco.
- il sito di richard dawkins, bioetologo inglese.
-blogger
e
-youtube.

per non allargare troppo il discorso mi fermo qui. ma c'è da dire che fra qualche giorno ci sono le elezioni amministrative in Turchia. E il fatto che si stia rendendo visibile questa oppressione della libertà di pensiero purtroppo, dopo un processo di "rinscemunizione collettivo" di vent'anni, fa guadagnare i preziosi voti a questa fronte di ignoranza.

peggio ancora il quadro che ho delineato qui ora che l'ho riletto per correzioni è molto simile a quello odierno italiano.

non so che altro dire, in 20'anni come paese, dai premier che erano dei fisici premiati con istruzioni internazionali, siamo arrivato ad un bully illiterato che non conosce neanche come si fa la politica internazionale.

Aldo Piombino ha detto...

ringrazio Mimokidi per la testimonianza, veramente precisa e circostanziata.
Noto quindi di avere anche io l'onore di essere oscurato nel tuo paese, facendo parte della famiglia di blogger.
Da un punto di vista i creazionisti turchi sono meglio di quelli americani: almeno non negano l'effetto-serra.
quanto all'italia, purtroppo la situazione sta cambiando in peggio.
sono curioso di leggere i documenti della conferenza "luci e ombre del darwinismo" che si è tenuta in Vaticano per vedere le ultime da Roma, dopo la sconcertante vicenda di padre koyne. Purtroppo questa settimana sarò un pò indaffarato, fra tram, ferrovie, lavoro e altro, quindi temo si vada alla prossima
Popinga, l'Europa si è pronunciata già nel 2007. Speriamo ci salvi