La notizia è degna di nota: grazie alla nuova versione del notissimo Google Earth, in cui nel livello "ocean" sono visibili i fondali marini - e con una certa dovizia di particolari - a qualche centinaio di kilometri dalle Canarie si vede sul fondo oceanico - in questa zona profondo almeno 4.000 metri - un reticolo di linee praticamente perpendicolari fra loro.
Un Ingegnere Aeronautico inglese, tal Bernie Bamford,ha dichiarato di aver scoperto nientepopodimeno che Atlantide. La notizia è rimbalzata su un giornale inglese, il Sun (chiaramente il Times non poteva “passare” una idiozia del genere). Il Sun si è anche premurato di interpellare un “esperto archeologo” dell’università di New York, il professor Charles Oster. Lo stesso ha avvalorato l’ipotesi, dicendo che: la scoperta merita immediatamente un’ispezione sul luogo. D’altronde la locazione dove la poneva Platone non può che lasciarci affascinati.
Sinceramente, oltre a questo ragionamento (ma forse chiamarlo così è un pò troppo ottimistico), c'è qualcosa che non torna su questa persona: io non lo conoscevo (e fin qui....), ma cercando sul sito della New York University non ce n'è traccia (e neanche su google)... mah...
Io mi domando come si possa fare tanto chiasso su una bischerata del genere (passatemi il toscanismo, che si adatta a pennello alla situazione)
E' palese che l'ingegner Bamford e il (sedicente?) professor Oster potranno essere dei “musi” nei loro campi, ma la loro preparazione geologica mi lascia perplesso....
Vediamo in breve perchè:
1. Tanto per iniziare, la struttura ha una dimensione molto grande, all'incirca 150 X 130 km, il che da solo rende difficile pensare ad una operazione umana
2. In secondo luogo, siamo a una profondità di almeno 4000 metri in crosta oceanica molto recente, quindi si può assolutamente escludere che l'area sia stata emersa dalla formazione di quella parte di crosta lungo la dorsale oceanica a oggi (ad occhio quella porzione si sarà formata circa una trentina di milioni di anni)
3. non ci sono le benchè minime tracce di quella che avrebbe dovuto essere una isola di dimensioni del genere, anche se notiamo la presenza di qualche montagna sottomarina
4. Per ultima un'osservazione: come sarebbe possibile che una terra emersa sarebbe sprofondata con un semplice movimento verticale (altrimenti addio reticolo.....)?
Uscendo dai dati geologici, va appuntata un'altra osservazione: ad Atlantide, secondo la leggenda, prevalevano forme circolari (per inciso le stesse di Stonehenge e delle civiltà megalitiche). Per non starmi a ripetere, rimando al post che ho scritto sull'argomento Atlantide, in cui sostengo che potrebbe essere davvero esistita, ma molto dopo e che era situata nel Golfo di Cadice (leggete anche i commenti!).
Allora, dopo aver detto quello che NON può essere, cerchiamo di capire che cosa rappresenti questa immagine.
Potrebbero essere davvero due trend di fratture perpendicolari o quasi? Esattamente nel vertice NW del "rettangolo" l'Iris Earthquake Browser, riporta un solo evento sismico: il 16 febbraio 1977 con M=5,6, un terremoto forte ma non eccezionale e soprattutto un'area abbastanza tranquilla.
Famiglie di fratture perpendicolari fra loro, molto somiglianti a quello che si vede nell'immagine sono note in bibiliografia e alla piccola scala. Ne ho viste tante anche io e ce ne sono sui libri di Geologia Strutturale. Sono un pò meno diffuse alla grande scala (per esempio in Toscana, dove si notano alcune strutture o lineamenti paralleli all'asse della catena e altri invece perpendicolati all'asse). Però una serie di strutture così isolate e in direzioni non coerenti con quelle delle altre strutture geologiche dell'area appare inspiegabile.
Per chi volesse vedere delle strutture perpendicolari a grande scala nell'Oceano, consiglio di osservare il Pacifico a 42.11 gradi sud e 113.38 ovest.
Esaminiamo in dettaglio l'area: la linea esterna occidentale della griglia incontra un seamount e succede una cosa strana: o ci passa in mezzo oppure quello che appare sulla sinista (ovest) è una copia sbiadita di una parte di quello realmente esistente sull'altro lato della riga. Dalla parte opposta del reticolo, nel quadrante NE, sembra di vedere un altro seamount sdoppiato.
Nell'Atlantico tra lì e la penisola iberica ci sono altre linee non coerenti con il quadro geologico: la prima, dopo aver disegnato un percorso un po' sinuoso vicino al “Plato Seamount”, si dirige in direzione ENE, passando un po' a nord della zona incriminata, per finire vicino alla costa tra l'Horseshoe plain e il Lagos Canyon. Sui monti a ovest di Horseshoe Plain si nota qualche problema grafico proprio dove passa questa linea. Dai dintorni del Lagos Canyon si vede un'altra linea – parte nei pressi del punto dove giace l'U-Boot 411, piega a 90° verso nord, attraversa il Gorrange Ridge giungendo fino all'Estremadura Spur. A ovest di questa struttura se ne notano altre due – parallele tra loro – che corrono tra il Filipe Folque Spur e il Porto Canyon (N.B.: E' severamente vietato pensarle come strade sommerse!).
La spiegazione di Google che è arrivata in Italia è stata probabilmente tradotta male, visto che qualcuno ha parlato di “tracce lasciate dalle navi che scandagliano i fondali con il sonar”. Un discorso del genere fa pensare a sonar che si muovono sul fondo marino. La cosa ha fatto ovviamente sobbalzare dalla sedia qualunque persona con la testa sulle spalle e che conosca un po' l'argomento: un sonar, un geofono o cose del genere, non arrivano sul fondo marino, ma semplicemente sono attaccati ad una nave, da cui vengono trascinati, rimanendo immersi ad una certa (bassa) profondità. Solo in qualche caso un geofono viene mandato sul fondo, ma in ogni caso non viene trascinato. Quindi non possono lasciare tracce sul fondo semplicemente perchè non ci passano (e se ci passassero sarebbero troppo piccole per essere viste anche a soli 100 metri di distanza)
In realtà la società di Mountain View ha scritto un'altra cosa e cioè che “In this case, however, what users are seeing is an artifact of the data collection process. Bathymetric (or seafloor terrain) data is often collected from boats using sonar to take measurements of the seafloor. The lines reflect the path of the boat as it gathers the data".
Quindi secondo Google sono semplicemente le tracce delle rotte tenute dalle navi oceanografiche e in qualche modo i dati sono stati leggermente distorti per qualche problema durante la loro restituzione su Google Earth (o anche prima).
Non solo questa è l'unica spiegazione plausibile, è anche coerente con la vista dei due seamounts sdoppiati.
Niente Atlantide, ragazzi. Mi dispiace per chi ci ha creduto
Un Ingegnere Aeronautico inglese, tal Bernie Bamford,ha dichiarato di aver scoperto nientepopodimeno che Atlantide. La notizia è rimbalzata su un giornale inglese, il Sun (chiaramente il Times non poteva “passare” una idiozia del genere). Il Sun si è anche premurato di interpellare un “esperto archeologo” dell’università di New York, il professor Charles Oster. Lo stesso ha avvalorato l’ipotesi, dicendo che: la scoperta merita immediatamente un’ispezione sul luogo. D’altronde la locazione dove la poneva Platone non può che lasciarci affascinati.
Sinceramente, oltre a questo ragionamento (ma forse chiamarlo così è un pò troppo ottimistico), c'è qualcosa che non torna su questa persona: io non lo conoscevo (e fin qui....), ma cercando sul sito della New York University non ce n'è traccia (e neanche su google)... mah...
Io mi domando come si possa fare tanto chiasso su una bischerata del genere (passatemi il toscanismo, che si adatta a pennello alla situazione)
E' palese che l'ingegner Bamford e il (sedicente?) professor Oster potranno essere dei “musi” nei loro campi, ma la loro preparazione geologica mi lascia perplesso....
Vediamo in breve perchè:
1. Tanto per iniziare, la struttura ha una dimensione molto grande, all'incirca 150 X 130 km, il che da solo rende difficile pensare ad una operazione umana
2. In secondo luogo, siamo a una profondità di almeno 4000 metri in crosta oceanica molto recente, quindi si può assolutamente escludere che l'area sia stata emersa dalla formazione di quella parte di crosta lungo la dorsale oceanica a oggi (ad occhio quella porzione si sarà formata circa una trentina di milioni di anni)
3. non ci sono le benchè minime tracce di quella che avrebbe dovuto essere una isola di dimensioni del genere, anche se notiamo la presenza di qualche montagna sottomarina
4. Per ultima un'osservazione: come sarebbe possibile che una terra emersa sarebbe sprofondata con un semplice movimento verticale (altrimenti addio reticolo.....)?
Uscendo dai dati geologici, va appuntata un'altra osservazione: ad Atlantide, secondo la leggenda, prevalevano forme circolari (per inciso le stesse di Stonehenge e delle civiltà megalitiche). Per non starmi a ripetere, rimando al post che ho scritto sull'argomento Atlantide, in cui sostengo che potrebbe essere davvero esistita, ma molto dopo e che era situata nel Golfo di Cadice (leggete anche i commenti!).
Allora, dopo aver detto quello che NON può essere, cerchiamo di capire che cosa rappresenti questa immagine.
Potrebbero essere davvero due trend di fratture perpendicolari o quasi? Esattamente nel vertice NW del "rettangolo" l'Iris Earthquake Browser, riporta un solo evento sismico: il 16 febbraio 1977 con M=5,6, un terremoto forte ma non eccezionale e soprattutto un'area abbastanza tranquilla.
Famiglie di fratture perpendicolari fra loro, molto somiglianti a quello che si vede nell'immagine sono note in bibiliografia e alla piccola scala. Ne ho viste tante anche io e ce ne sono sui libri di Geologia Strutturale. Sono un pò meno diffuse alla grande scala (per esempio in Toscana, dove si notano alcune strutture o lineamenti paralleli all'asse della catena e altri invece perpendicolati all'asse). Però una serie di strutture così isolate e in direzioni non coerenti con quelle delle altre strutture geologiche dell'area appare inspiegabile.
Per chi volesse vedere delle strutture perpendicolari a grande scala nell'Oceano, consiglio di osservare il Pacifico a 42.11 gradi sud e 113.38 ovest.
Esaminiamo in dettaglio l'area: la linea esterna occidentale della griglia incontra un seamount e succede una cosa strana: o ci passa in mezzo oppure quello che appare sulla sinista (ovest) è una copia sbiadita di una parte di quello realmente esistente sull'altro lato della riga. Dalla parte opposta del reticolo, nel quadrante NE, sembra di vedere un altro seamount sdoppiato.
Nell'Atlantico tra lì e la penisola iberica ci sono altre linee non coerenti con il quadro geologico: la prima, dopo aver disegnato un percorso un po' sinuoso vicino al “Plato Seamount”, si dirige in direzione ENE, passando un po' a nord della zona incriminata, per finire vicino alla costa tra l'Horseshoe plain e il Lagos Canyon. Sui monti a ovest di Horseshoe Plain si nota qualche problema grafico proprio dove passa questa linea. Dai dintorni del Lagos Canyon si vede un'altra linea – parte nei pressi del punto dove giace l'U-Boot 411, piega a 90° verso nord, attraversa il Gorrange Ridge giungendo fino all'Estremadura Spur. A ovest di questa struttura se ne notano altre due – parallele tra loro – che corrono tra il Filipe Folque Spur e il Porto Canyon (N.B.: E' severamente vietato pensarle come strade sommerse!).
La spiegazione di Google che è arrivata in Italia è stata probabilmente tradotta male, visto che qualcuno ha parlato di “tracce lasciate dalle navi che scandagliano i fondali con il sonar”. Un discorso del genere fa pensare a sonar che si muovono sul fondo marino. La cosa ha fatto ovviamente sobbalzare dalla sedia qualunque persona con la testa sulle spalle e che conosca un po' l'argomento: un sonar, un geofono o cose del genere, non arrivano sul fondo marino, ma semplicemente sono attaccati ad una nave, da cui vengono trascinati, rimanendo immersi ad una certa (bassa) profondità. Solo in qualche caso un geofono viene mandato sul fondo, ma in ogni caso non viene trascinato. Quindi non possono lasciare tracce sul fondo semplicemente perchè non ci passano (e se ci passassero sarebbero troppo piccole per essere viste anche a soli 100 metri di distanza)
In realtà la società di Mountain View ha scritto un'altra cosa e cioè che “In this case, however, what users are seeing is an artifact of the data collection process. Bathymetric (or seafloor terrain) data is often collected from boats using sonar to take measurements of the seafloor. The lines reflect the path of the boat as it gathers the data".
Quindi secondo Google sono semplicemente le tracce delle rotte tenute dalle navi oceanografiche e in qualche modo i dati sono stati leggermente distorti per qualche problema durante la loro restituzione su Google Earth (o anche prima).
Non solo questa è l'unica spiegazione plausibile, è anche coerente con la vista dei due seamounts sdoppiati.
Niente Atlantide, ragazzi. Mi dispiace per chi ci ha creduto
4 commenti:
Aldo, mi sono imbattuto in ulteriori informazioni sull'archeo-bufala:
http://collaboratingwithfate.blogspot.com/2009/02/just-stirring-up-little.html
Larkin ora avanza una nuova ipotesi: si tratta di strutture collegate in qualche modo allo smaltimento di scorie radioattive sui fondali oceanici. Altra bischerata, dirai tu: confermo, ma il documento IAEA che viene linkato contiene una preoccupante carta dei siti utilizzati per la bisogna (senza contare quelli utilizzati dopo la data del documento e quelli non ufficiali - pare che Restore Hope in Somalia sia servito anche a questo). Ma si possono utilizzare in questo modo gli oceani come pattumiere radioattive? Ciao.
Precisazione: Larkin è colui che contende a Bamford il primato della "scoperta".
ti ringrazio per il commento e per la segnalazione. Fa piacere che un lettore affezionato approfondisca per conto suo quello di cui parlo e me lo segnali. Sarebbe proprio nello spirito di scienzeedintorni!
Non c'è niente da fare: l'articolo è vero... non è una bufala purtroppo.
Ho messo la rivista della IAEA nei miei segnalibri.
Giuro che ero totalmente all'oscuro della cosa. Sono sorpreso e amareggiato...
Il blog da cui hai preso la notizia è proprio uno di quelli che chiamo "spazzatura della rete". Scrivere lì si commenta da solo...
una selva di bischerate...
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