Il 4 marzo 1977 un terremoto di media profondità sconvolse la Romania e la Bulgaria Settentrionale. Noto come “terremoto di Bucarest”, provocò migliaia di morti nella capitale rumena, ma ebbe pesanti riflessi anche più a sud, dove venne distrutta all'80% la città di Zymnicea, sul confine con la Bulgaria, Altri morti ci furono nelle città bulgare di Balene e Svishtov-
E' evidente in questo caso l'amplificazione locale dell'altezza delle onde sismiche, un fenomeno frequente che provoca un aumento localizzato delle capacità distruttive di un terremoto (un caso tristemente famoso in Italia è San Giuliano di Puglia).
Chiaramente una zona come quella di cui sto parlando necessita di forti attenzioni quando si costruisce qualcosa. Probabilmente a nessuno verrebbe in mente di costruire proprio lì una centrale nucleare.
E invece sì. Il governo bulgaro vorrebbe farlo. A Belene. Dove nel 77 ci furono oltre 100 morti (inoltre è vicinissima a Zymnicea) E per di più ha chiesto un finanziamento all'Unione Europea. Agli inizi di dicembre, la Commissione Europea emanerà un parere ufficiale. Già nel 1984 gli scienziati avevano lanciato l'allarme sulla costruzione della centrale in questa zona e negli anni novanta il progetto era stato abbandonato.
Ora il Governo della Bulgaria ha riesumato questo piano insensato e sta chiedendo alla Commissione Europea di concedergli il proprio supporto finanziario. I reattori nucleari progettati per il sito di Belene sono di un tipo che non è mai stato costruito in altri posti finora e sarebbero i primi nuovi reattori russi ad essere eretti, con la collaborazione dell'Unione Europea. Il primo passo in questo processo è la valutazione del progetto da parte della Commissione. Se essa desse il via libera, il progetto Belene avrà il diritto a ricevere i prestiti dall'Euratom e dalle istituzioni bancarie europee, finanziate con le nostre tasse. Disgraziatamente, è ciò che sta per succedere. La Commissione può decidere di dare la sua approvazione a questo pericoloso progetto nucleare, senza tener conto del fatto che numerose banche europee, comprese alcune italiane, si sono già rifiutate di contribuire al finanziamento di Belene, proprio per la sua pericolosità.
Pertanto gli Amici della Terra chiedono di inviare una e-mail alla Commissione oggi stesso. Diciamo loro che costruire un impianto nucleare vicino una zona sismica è cercare il disastro. Diciamo loro che i cittadini europei non vogliono vedere i loro soldi andare in un progetto che aumenta la probabilità di una nuova catastrofe nucleare.
Cliccando su < http://www.foeeurope.org/activities/Nuclear/cyberaction/ > è possibile inviare al Commissario competente Piebalgs e al Presidente Barroso una mail in inglese che esprime quanto succintamente esposto qui sopra.
Dovete poi naturalmente apporre nome e cognome e indirizzo e-mail secondo le istruzioni.
Io non sono contrario a priori all'energia nucleare, ma la sicurezza degli impianti deve essere al primo posto. E qui mi sembra un pò troppo rischioso.
Nessun commento:
Posta un commento