mercoledì 23 marzo 2011

Così parlò De Mattei: "Nessuno può dire con certezza se il terremoto di Messina ieri o quello del Giappone oggi sia stato un castigo di Dio"

Questa nel titolo è una delle frasi più significative dell'allucinante intervento del Vicepresidente del CNR a Radio Maria, dove conduce la trasmissione "Radici cristiane" (che prende il nome della sua rivista). Praticamente ha paragonato il Giappone e Messina a Sodoma e Gomorra...
Sarebbero riflessioni di per sè un pò forti già per un religioso, ma che si esprima in questi termini il vicepresidente del CNR è a mio avviso semplicemente scandaloso (e non mi pare di essere una voce isolata).  Ho reperito in rete un filmato in cui c'è parte dell'intervista. Non avendola - ovviamente - ascoltata in diretta non so se a Radio Maria presentando De Mattei abbiano detto che lui è il vice-presidente del CNR. Dubito che non lo abbiano fatto. 
Per chi non volesse perdere oltre 9 minuti di tempo o volesse capire bene quanto detto, oltre a linkare il video, ne ho effettuato la sbobinatura, che resterà qui a documentare il tutto (almeno fino a quando in Italia ci sarà libertà di opinione e rimarrà online scienzeedintorni)
Preciso che ho l'impressione che l'intervento non sia stato del tutto riportato quindi mancano alcuni pezzi. Anche la fine lascia molti dubbi se sia davvero la fine o no.
Se qualcuno si iscrive a Radiomaria e mi farà avere l'intervento completo ne sarei contento. Consiglio comunque di farlo prima possibile perchè non vorrei che venisse rimosso sulla scia della giusta ondata di polemiche.

Vorrei anche commentare alcune parti del discorso, ma è meglio che per adesso lo eviti.

Comunque: questo è il video


E questo è il testo sbobinato.


Cari amici di Radio Maria, buonasera.

Vi parla Roberto De Mattei e vorrei fare questa sera con voi alcune riflessioni che partono da fatti drammatici di attualità. Il primo fatto è la tragedia del Giappone, lo spaventoso terremoto e maremoto con il rischio nucleare che si profila.

Dice monsignor Mazzella che in primo luogo le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio che ci scuote e ci richiama con il pensiero ai nostri grandi destini, al fine ultimo della nostra vita che è immortale.
Infatti se la Terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi la Terra eserciterebbe sopra di noi un fascino irresistibile, non ci accorgeremmo che è un luogo di esilio e dimenticheremmo troppo facilmente che noi siamo cittadini del cielo.

Ma in secondo luogo, osserva l'arcivescovo di Rossano Calabro, le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di Dio, della quale sono giusti castighi. Infatti alla colpa del peccato originale che tocca tutta l'umanità si aggiungono nella nostra vita le nostre colpe personali.

Nessuno di noi è immune dal peccato e può dirsi innocente. E le nostre colpe possono essere personali o collettive, possono essere le colpe di un singolo o quelle di un popolo ma mentre Dio premia e castiga i singoli nell'eternità è sulla Terra che premia o castiga le Nazioni, perchè le Nazioni non hanno vita eterna, hanno un orizzonte terreno. Nessuno può dire con certezza se il terremoto di Messina ieri o quello del Giappone oggi sia stato un castigo di Dio. 

Sicuramente è stata una catastrofe e scrive Monsignor Mazzella “la catastrofe è un fenomeno naturale che Dio ha potuto introdurre nel suo piano di creazione per molteplici fini degni della sua sapienza e bontà".
Ha potuto farlo per raggiungere un fine della stessa natura, ottenendo per mezzo della catastrofe un bene fisico pià generale come quando con una tempesta di venti che produce danni si purifica l'aria. Ha potuto farlo per un fine di ordine morale come per esempio acuire il genio dell'uomo, eccitarlo a studiare la la natura per difendersi dalla sua potenza distruggitrice e così determinare il progresso della scienza. Ha potuto farlo per uno dei fini per i quali la fede ci dice che talora l'ha fatto, come sarebbe quello di infliggere ad una città un esemplare castigo. Ha potuto farlo per un fine a noi ignoto. 

Per quale fine in concreto Dio ha operato in un caso speciale? Per quale fine Messina e Reggio sono state distrutte? Chi potrebbe dirlo? È possibile fare delle congetture, non è possibile affermare alcuna cosa con certezza. Intanto per noi, al nostro scopo basta la sicurezza che le catastrofi possono essere, e talora sono, esigenza della giustizia di Dio. E aggiungiamo questo concetto che Dio talora si serve delle grandi catastrofi per raggiungere un fine alto della sua giustizia si trova in tutte le pagine della Sacra Scrittura: che cosa furono il diluvio, il fuoco che cadde su Sodoma e Gomorra e quello che non si abbattè su Ninive se non castighi di Dio? Però si dice la catastrofe è cieca, punisce il colpevole ma colpisce anche l'innocente. Come si conciliano con la provvidenza queste stragi dell'innocenza e della virtù che avvengono ad esempio nel terremoto. 

La risposta è che Dio non potrebbe fare in modo che un terremoto colpisca il colpevole e rispetti l'innocente se non attraverso la moltiplicazione di miracoli, attraverso una profonda modifica del piano della creazione divina. Ora è chiaro che Dio può salvare e talvolta salva l'innocente operando un miracolo ma Dio non è obbligato a moltiplicare i miracoli o a rinunziare al piano della sua creazione per salvare la vita di un innocente. E poi Dio è padrone della vita e della morte di ognuno, misura i giorni dell'uomo sulla Terra e stabilisce l'ora e il modo della morte di ciascuno. Quindi l'innocente che muore sotto una catastrofe generale che punisce i colpevoli si trova nella stessa condizione nella quale si trovano tutti gli innocenti che sono sorpresi dalla morte. Per loro questa morte non è un castigo di colpa personale ma è l'esecuzione di un decreto di colui che è il padrone della vita e della morte.

Ogni giorno noi vediamo fanciulli innocenti, uomini virtuosi che muoiono di morte naturale o violenta. Perchè meravigliarsi quando poi vediamo molti fanciulli innocenti o uomini virtuosi morire sotto le rovine di un terremoto. La loro morte presa isolatamente non è diversa da quella di tanti uomini innocenti virtuosi che sono vittime di un accidente, muoiono ad esempio schiacciati da una macchina o investiti sotto un treno.

Ma c'è un terzo punto: le grandi catastrofi non sono solo spesso atti di giustizia di Dio ma sono altrettanto spesso una benevola manifestazione della misericordia di Dio. Abbiamo detto infatti che nessuno mettendosi la mano sulla coscienza potrebbe dare a se stesso un certificato di innocenza: nessuno può dire “io sono innocente” e non lo può dire né per il peccato originale che lo macchia né per i propri peccati personali.

Un giorno quando sarà sollevato il velo che copre l'opera della provvidenza e alla luce di Dio vedremo quello che egli avrà operato nei popoli e nelle anime ci accorgeremo che per molte di quelle vittime che oggi compiangiamo il terremoto è stato un battesimo di sofferenza che ha purificato la loro anima da tutte le macchie anche le più lievi e grazie a questa morte tragica la loro anima è volata al cielo prima del tempo perchè Dio ha voluto risparmiarle un triste avvenire. Scrive monsignor Mazzella: noi pensiamo con raccapriccio a quei momenti terribili passati da loro tra la vita e la morte sotto le rovine ma forse appunto in quei momenti discese su quelle anime il torrente di una speciale misericordia di Dio sotto forma di profonda contrizione e rassegnazione. Chi può dire ciò che è passato tra quelle anime e la misericordia di Dio negli ultimi momenti! Chissà con quali slanci Dio misericordioso e buono nelle terribili sofferenze ha toccato i loro cuori per unirli a lui. Chi potrebbe in una parola scandagliare l'abisso di espiazione, di merito e di doni di Dio che in quelle anime fu scavato per occasione del terremoto.

E non si tratta di pie illusioni. Perchè sta scritto che nella tribolazione Dio rimette più facilmente i peccati e versa più abbondantemente i suoi doni e sta scritto che Dio manda la morte prematura agli innocenti per liberarli da un triste avvenire.

(problemi di audio a 8.35)

Per comprendere l'azione della Provvidenza che dà una ragione a tutto ciò che avviene, anche alle tragedie come i terremoti, bisogna però avere una prospettiva soprannaturale, la prospettiva di chi crede nell'esistenza di un Dio creatore e remuneratore della vita eterna. Chi nega Dio, gli atei, i laicisti militanti, ma anche coloro che pur non professando l'ateismo vivono di fatto nell'ateismo pratico, costoro non possono concepire l'idea della Provvidenza.

POSTILLA EDITATA GRAZIE AD UNA SEGNALAZIONE:
Monsignor Mazzella non è il vescovo attuale di Rossano Calabro, ma quello in carica nel 1908 e De Mattei non precisa nulla al riguardo, facendolo sembrare quindi, pur senza affermarlo, che quelli espressi siano pensieri attuali. Come riporta infatti Sibarinet, giornale online locale, in un comunicato la diocesi dfa notare che attualmente l’Arcivescovo di Rossano-Cariati è S.E. Mons. Santo Marcianò. Pertanto le dichiarazioni contenute in quegli articoli non sono in alcun modo attribuibili a Mons. Marcianò. Il che mi sembrerebbe una bella smentita e la dimostrazione dell'imbarazzo che anche all'interno della Chiesa stanno prtando le dichiarazioni di De Mattei.

Sempre secondo Sibarinet, la diocesi di Rossano Calabro afferma che "ieri pomeriggio è apparsa, su alcuni giornali online e siti internet vari, una dichiarazione riferita a mons. MAZZELLA, arcivescovo di Rossano dal 1898 al 1917 e riportata durante una trasmissione di Radio Maria. Di seguito a tale dichiarazione sono scaturite polemiche ed equivoci che richiedono alcune precisazioni:
 Nella trasmissione di Radio Maria del 16 marzo 2011 il prof. De Mattei ha citato alcune riflessioni sul terremoto di Messina del 1908 dello stesso mons. Orazio Mazzella tratte dallo scritto La provvidenza di Dio, l'efficacia della preghiera, la carità cattolica ed il terremoto del 28 di Dicembre 1908: cenni apologetici, Desclée e C., Roma 1909.
Nel suo intervento il prof. De Mattei ha fatto riferimento ad un dibattito filosofico emerso tra il ‘700 e l’800 sul senso del male e della sofferenza. In questo ambito egli ha citato la riflessione che Mons. Mazzella ha sviluppato all’indomani del terremoto di Messina del 1908.
Con le sue meditazioni il vescovo Mazzella si inseriva in quel contesto culturale dentro il quale esse vanno lette. 
 

14 commenti:

Anonimo ha detto...

RACCOLTA FIRME

Chiediamo al Consiglio Nazionale delle Ricerche le dimissioni del Prof. Roberto de Mattei, vicepresidente del CNR per l'evidente incompatibilità con l'incarico conferitogli e le sue credenze ed affermazioni che lo pongono al di fuori del pensiero razionale e esperienza e comprensione del mondo mediata dal metodo scientifico.

http://www.petizionionline.it/petizione/dimissioni

Anonimo ha detto...

Che schifo...
Non tanto e solo scientificamente parlando... ma addirittura - e questo e' il colmo - teologicamente parlando. Quel profilo non e' di una sedicente divinità ma di uno psicopatico...

VR

Ander_Elessedil ha detto...

Semplicemente disgustoso.

Solitamente riesco a leggere di tutto, giusto per avere un'opinione sulle cose e poterle criticare, ma questo post (le parole di De Mattei) è rivoltante.

Spero ardentemente che lo caccino il prima possibile.

Aldo Piombino ha detto...

in quanto a dimissionidemattei, ho inviato a quel blog un messaggio, in quanto hannpo ripreso pari pari il mio post senza xcitare la fonte:

scusate, indipendentemente dal fatto che anche io caccerei volentieri de mattei da dove sta,a mi sembra che sia scorretto riportare integralmente il mio post in cui ho con fatica sbobinato 10 minuti di de Mattei – pensiero, comprese le precisazioni successive, senza citare la fonte.
Vi prego quindi di aggiungere la fonte. Grazie

veroby ha detto...

http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews.html?IDn=2202

Anonimo ha detto...

possibile che possano sorprendere così tanto le parole del dott De Mattei?
non ha detto nulla di più e nulla di meno di quello che è scritto nelle Sacre Scritture.
che Dio castiga e premia l’uomo secondo i peccati e secondo i meriti, questa è una verità bibblica per cui nessuna novità, tra l’altro sta citando (condividendole evidentemente) le parole di un Arcivescovo che parla, appunto, da conoscitore delle scritture e della pedagogia Divina, che ricordiamo bene è prima di tutto una pedagogia di amore e misericordia per l’uomo in vista della vita eterna e non esclusivamente per i 100 anni di vita che ognuno di noi si augura.
piaccia o no questa è la fede Cristiana
un esempio: si ricordino le parole che la Madonna disse ai tre pastorelli di Fatima nel 1917 “La guerra sta per finire; ma se la gente non cessa di offendere Dio, una peggiore scoppierà durante il regno di Pio XI."
la storia la conosciamo tutti quindi perché ci si meraviglia?
infine il dott. De Mattei parla a titolo personale e non per il ruolo che riveste (e come potrebbe essere diversamente visto che parliamo di fede?) per cui mi meraviglio come nel tempo del massimo relativismo e pluralismo di pensiero possa creare scalpore questa riflessione.

Aldo Piombino ha detto...

molto democraticamente, non ho niente contro la religione ma contro la sua voglia di decidere sulle questioni scientifiche sì.

ribadisco che i terremoti, specialmentre quelli di thrust, avvengono in zone particolari per cui "stai in una zona sismica e/o esposta al riscxhio tsunami? sono c... tuoi"

Trovo poi assolutamente disonesto riferirsi genericamente al "vescovo di Rossano" omettendo di dire che è quello di 100 anni fa (e suscitando la necessità di chiarimenti da parte di quello attuale). E questo è un caso eclatante di disinformazione che una persona come lui non dovrebbe commettere
tantopiù che conosco benissimo alcuni ascoltatori di Radio Maria e so bene come vengono "ammaestrati" e prendono per oro colato qualsiasi cosa gli viene detta,

comunque le dimissioni di De Mattei sarebbero da dare per ben altri motivi, a partire dal suo antidarwinismo militante e dai soldi che si è fatto dare per pubblicare gli atti della sua ignobile farsa "evoluzionismo, il tramonto di una ipotesi".
ed anche perchè non insegna in una universutà pubblica ma in una privata gestita da una setta che non è esattamente cristallina quanto a comportamento (basti vedere la storia del suo fondatore...)

Cattolici, continuate ad avere certe guide e poi stupitevi se la gente non va più in chiesa o non dà più l'9 per mille....

Aldo Piombino ha detto...

refuso tipografico... oviamente era l'8 per mille

rsorrt ha detto...

De Mattei creazionista antievoluzionista ai vertici del CNR pubblica libri contro la teoria scientifica dell'evoluzione e promuove idee antiscientifiche


http://internetepolitica.blogosfere.it/2011/03/roberto-de-mattei-e-il-cnr-creazionista-9mila-euro-di-finanziamento-pubblico-contro-la-scienza-e-mol.html

http://www.uaar.it/news/2010/01/16/caso-mattei-jerry-coyne-scrive-cnr/

Dopo essere stato nominato da Fini (di cui è anche consigliere a Palazzo Chigi per la politica estera) commissario del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), il professor De Mattei è diventato di tale organismo il vice-presidente nel luglio 2004 e sta per pubblicare, per le edizioni di Liberal, il volume "L'identità come progetto di ricerca".

Aldo Piombino ha detto...

ringrazio rssort per le segnalazioni che aggiungono ovviamente benzina sul fuoco. soprattutto l'intervista di repubblica è illuminante: visto che non parla di religione ma di scienza quelle frasi sono veramente tali da impedire al personaggio di ricoprire il posto.
lo condannerei a leggere e studiare bioliga e geologia per il resto della sua vita....

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Aldo Piombino ha detto...

ho dovuto cassare il commento precedente a questo mio intervento in quanto l'anonimo (per di più infatti anonimo e non rintracciabile) si eprimeva in termini un pò troppo pittoreschi. Non che non siano meritati ma voglio evitarmi grane.

Fausto Orazi ha detto...

Sappiamo bene che le religioni non conoscono la verità ma solo la metafisica inventata chiamata teologia.

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente….
Questo mondo non è governato da leggi temporali ma da leggi spirituali.