mercoledì 23 marzo 2011

Brevi riflessioni su De Mattei ed il terremoto


Vorrei commentare alcuni aspetti della questione De Mattei. Ma prima una questione di merito: ricevo un messaggio da un blog intitolato “dimissionidemattei.worldpress.com”
Essendo dal mio punto di vista una ottima iniziativa, che condivido, vado su questo sito e cosa vedo? Il mio post di ieri in versione integrale, compreso l'edit finale aggiunto stamattina, senza citare l'autore. No, cari amici, non si fa così.

Pertanto ho scritto a questo blog la seguente nota:
scusate, indipendentemente dal fatto che anche io caccerei volentieri de mattei da dove sta,a mi sembra che sia scorretto riportare integralmente il mio post in cui ho con fatica sbobinato 10 minuti di de Mattei – pensiero, comprese le precisazioni successive, senza citare la fonte.
Vi prego quindi di aggiungere la fonte. Grazie.

EDIT: tutto risolto. E naturalmente ho molto piacere che tale blog ospiti le mie idee

E veniamo a De Mattei.
Onestamente l'idea di Dio che lui porta avanti mi sembra molto medievale ma non sono un teologo e quindi mi chiamo fuori da questo ragionamento, su cui comunque farò alcuni appunti.
Rimarco ancora il passaggio sul “vescovo di Rossano”: è vero che non ha detto l'”attuale” vescovo di Rossano, ma solitamente mi pare che in italiano “attuale” sia sottinteso parlando di un incarico, specialmente se non è una persona conosciuta ai più.
È chiaro quindi che questa sia cattiva fede (a meno che in parti non a me note del discorso abbia detto che Mazzella era il vescovo di Rossano nel 1908). A questo modo gli ascoltatori di Radio Maria hanno pensato che pensasse così l'attuale vescovo di Rossano, cosa invece non vera. E che ci sia un certo imbarazzo lo dimostra il comunicato della Diocesi di Rossano.

A casa mia questo si chiama dire le cose in cattiva fede, sapendo che chi ti ascolta (l'ascoltatore “medio” di RadioMaria) crede pedissequamente a tutto quello che l'emittente propina: in generale gli ascoltatori di radio Maria sono persone molto credenti ma anche molto inquadrate dal punto di vista religioso e non preparate scintificamente.
Inoltre non è chiaro dove finisce il Mazzella – pensiero e ricomincia il De Mattei – pensiero.

Trovo fuorviante il poter pensare che i giapponesi si meritassero un castigo del genere (il paragone con Sodoma e Gomorra è evidente). Quanto al resto delle elucubrazioni su provvidenza, anime più o meno pie etc etc, non saprei proprio cosa dire, se non che le trovo abbastanza orribili. Ma sono “gusti” personali e – ripeto - in teologia non sono preparato e quindi non posso esprimersi sulla loro fondatezza. 

Tralasciando quindi la parte teologica, veniamo ad una frase che investe la scienza, di cui il Nostro è purtroppo una delle persone che la amministrano:
Nessuno può dire con certezza se il terremoto di Messina ieri o quello del Giappone oggi sia stato un castigo di Dio. 

Come fa argutamente notare un intelligente forumista di www.geologi.itcome geologi, siamo sicuramente in grado di affermare un principio: esistono nel mondo delle località soggette a forti sismi, ne esistono altre meno sismiche e ne esistono altre praticamente esenti da sismi.
La teoria del castigo divino non regge tanto, perchè i giapponesi già sapevano di trovarsi in un territorio sismico, e chi voleva poteva andarsene in zone meno sismiche, ad esempio l'Australia. Se è un castigo si tratta di una maledizione dovuta alla nascita in quello specifico luogo”.

Il succo è che i terremoti non arrivano “a caso”. Riferendosi in particolare al giappone, è noto che i terremoti di thrust si verificano soltanto nelle zone di subduzione, precisamente tra la fossa tettonica e l'arco magmatico (probabilmente compreso il terremoto di Creta del 365DC) e che – insomma - non è che questi fenomeni arrivano totalmente inaspettati. Poteva essere il caso dei terremoti di Nueva Madrid, nel Missouri per i quali ancora non c'è una spiegazione logica sicura (che comunque... esiste anche se non la sappiamo ancora).
Detto in soldoni: vuoi stare in una zona sismica? Sono affari tuoi.
Il discorso è che i disastri naturali di ogni ordine e grado arrivano nei luoghi dove dovrebbero arrivare (oltre a terremoti anche alluvioni, uragani, frane e quant'altro).

Quindi le contestazioni a De Mattei, che secondo me non può continuare ad essere vicepresidente del CNR, non riguardano il suo essere cattolico, sia pure un "bieco conservatore oscurantista".
Io a De Mattei contesto l'antidarwinismo che antepone la Bibbia alla Scienza, contesto queste affermazioni teologiche a livello geologico: è per questo che per me una persona del genere non può stare nella stanza dei bottoni del CNR.

In calce segnalo il comunicato, segnalatomi domenica, del presidente del CNR Luciano Maiani:

Nota di precisazione del Presidente del CNR Prof. Luciano Maiani in merito all’intervento radiofonico del Prof. Roberto de Mattei, Vice Presidente del CNR, sull’emittente radiofonica privata  Radio Maria - Una voce cristiana nella tua casa
Il 21 marzo scorso il prof. Roberto de Mattei ha reso un intervento all’emittente radiofonica privata Radio Maria - Una voce cristiana nella tua casa.
L’intervento a carattere teologico ha riguardato tra l’altro il tragico sisma che si è abbattuto sul Giappone l’11 marzo scorso.
Ferma restando la libertà di espressione quale bene garantito dalla nostra Costituzione, si precisa che i contenuti dell’intervento del prof. de Mattei non coinvolgono in alcun modo il CNR, che l’intervento non è stato reso nella sua veste di vicepresidente dell’Ente e che il contesto in cui esso è stato reso è estraneo alle attività e alle finalità del CNR.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

salve aldo,
come le ho risposto sul blog le assicuro che l’opera di sbobinatura è stata svolta anche dal sottoscritto, nottetempo e pubblicata nel gruppo promotore prima della pubblicazione lunedì alle 20.39
tra l'altro se nota bene i due post non coincidono come lei dice. Nel mio c'è anche un errore nel nome del monsignore l'ultima volta che l'ho citato.

Per quanto riguarda la preziosa postilla riguardo il Monsignor Mazzella citata dal De Mattei non attuale vescovo di Rossano Calabro mi sono premurato immediatamente di citarla, ma le assicuro che nella pagina rassegna stampa il suo articolo era già presente.

Cordialmente

Aldo Piombino ha detto...

ok. prendo atto e caso chiuso. Insisto che con il blog dimissionidemattei ho, quantomeno, la massima sintonia sullo scopo.
Segnalo comunque il comunicato del CNR:
Nota di precisazione del Presidente del CNR Prof. Luciano Maiani in merito all’intervento radiofonico del Prof. Roberto de Mattei, Vice Presidente del CNR, sull’emittente radiofonica privata Radio Maria - Una voce cristiana nella tua casa

Il 21 marzo scorso il prof. Roberto de Mattei ha reso un intervento all’emittente radiofonica privata Radio Maria - Una voce cristiana nella tua casa.

L’intervento a carattere teologico ha riguardato tra l’altro il tragico sisma che si è abbattuto sul Giappone l’11 marzo scorso.

Ferma restando la libertà di espressione quale bene garantito dalla nostra Costituzione, si precisa che i contenuti dell’intervento del prof. de Mattei non coinvolgono in alcun modo il CNR, che l’intervento non è stato reso nella sua veste di vicepresidente dell’Ente e che il contesto in cui esso è stato reso è estraneo alle attività e alle finalità del CNR.

Cesare Papazzoni ha detto...

Caro Aldo, la richiesta di dimissioni per questa esternazione è (purtroppo) la più inopportuna che si possa immaginare. Il De Mattei, infatti, ha fatto un discorso che non ha nulla a che fare con la scienza, rimanendo su un piano teologico-religioso (le "cause" divine ed i disegni di Dio).
Il massimo che si possa dire, in questo caso, è che, data la sua posizione pubblica, ha fatto un'affermazione che può essere male interpretata.
Sul piano umano devo dire che le sue parole mi lasciano esterrefatto: dov'è la compassione? dove l'amore di chi si dichiara cristiano?
Ma la mancanza di sensibilità non è sufficiente per impedire a chicchessia di occupare cariche pubbliche.
Ritengo invece che ci fossero ben più gravi motivi di scandalo nell'incredibile ospitalità data a pseudoscientifici creazionisti al CNR, con uso indebito di denaro pubblico quale contributo alla pubblicazione degli "atti" di questa miserevole iniziativa. Questo sì è qualcosa che il vicepresidente di un ente scientifico non può permettersi di fare e getta discredito sull'ente stesso.
Poiché non è stato fatto allora, credo sia utile ribadire ora con forza che non è tollerabile che chi si dimostra incapace di distinguere la scienza dalla pseudoscienza resti in un ruolo di direzione di un ente di ricerca scientifica.
Per questo, pur non potendo aderire ad un appello fondato su premesse sbagliate, sono pronto a sottoscrivere qualunque richiesta di dimissioni basata sulle posizioni creazioniste del sig. Roberto De Mattei.

Aldo Piombino ha detto...

Cesare ha ragione a dire che tutto sommato questo non è stato il peggior intervento del Nostro. È chiaro che soprattutto le sue perle antidarwinistiche sono incompatibili con la sua carica.
Però il problema adesso è un abuso della posizione: a parte la questione di non dire che era un vescovo di 100 anni fa (riportata oggi comunque nella trascrizione completa su “radici cristiane “, la questione è che non si può permettere di dire che le catastrofi naturali avvengono per volere di Dio senza proporre una spiegazione scientifica. Tantopiù che a radiomaria lo presentano come il vicepresidente del CNR e quindi mi domando se gli ascoltatori siano portati a pensare che sia uno scienziato.

Cesare Papazzoni ha detto...

Aldo, il problema dell'abuso di posizione è serissimo e potrebbe essere affrontato con decisione in un Paese civile. Non siamo in un Paese civile. Ormai da anni si accettano le peggiori nefandezze e credo sia controproducente infilarsi in una richiesta di dimissioni se non si è certi al 100% della scorrettezza commessa. Sono anche convinto che chi ha una fede religiosa possa esprimere la sua opinione anche quando questa mi sembra orribile (come nel caso in questione). Non lo deve fare come vice-presidente del CNR, è verissimo, ma lui può sempre sostenere (e lo ha già fatto) che parlava da privato cittadino. Un vice-presidente del CNR può parlare da privato cittadino? Io credo di no, ma ormai ci sono troppi 'alti' esempi di persone che hanno usato questa distinzione per salvarsi il posto.
Quello che è triste è vedere come sia facile indignarsi per un'opinione che non ha a che vedere con la scienza e difficile rompere il muro del silenzio quando invece la scienza l'ha insultata frontalmente.
Stiamo parlando di uno 'storico' che si permette di affermare che Adamo ed Eva sono personaggi storici! Questo non suscita indignazione?

Aldo Piombino ha detto...

come sai sono molto d'accordo con te, in tutto quello che hai detto, specialmente sulle consideazioni generali.
e guarda che se vai a leggere l'intervento intero rimarresti "perplesso" (eufemismo d'obbligo).
poi appunto c'è la questione "ruolo ufficiale e/o privato cittadino".

Diciamo che era opportuno che si levasse di torno prima di queste esternazioni e che queste esternazioni non hanno contribuito minimamente a migliorare la sua posizione.

Ritengo comunque di aver fatto cosa giusta a pubblicarle

Cesare Papazzoni ha detto...

La pubblicazione era doverosa. Speriamo che serva a mettere nella giusta luce l'ennesima vicenda che ci espone al ridicolo a livello internazionale.

Gianni Comoretto ha detto...

Siccome oltre ad essere cristiano sono anche cattolico, sono doppiamente offeso dalle affermazioni di De Mattei. E quindi probabilmente parziale.

Sono anche convinto sostenitore del diritto di dire boiate, ma nel caso specifico se uno e' (poniamo) convinto che chi ha un cognome che inizia per "P" sia meritevole delle fiamme dell'inferno, e se va a sbattere contro un platano non può che fargli bene ed essere parte di un piano divino, non può dirigere un ente:
1) i cui membri devono lavorare gomito a gomito con persone con il cognome incriminato
2) che ha tra i compiti quello di capire razionalmente le cause degli incidenti stradali.

Il suo diritto di pensiero lo eserciti dove non fa danni.

Mi sembra sufficiente per chiedere le dimissioni il punto (1), am come mostra Aldo, c'e' anche il punto (2). Le tesi di De Mattei cozzano con quello che sappiamo di geologia, a meno che non voglia sostenere che un giapponese sia più colpevole di un sardo solo per essere nato lì.

Idem per quel che sostiene su omosessuali e caduta dell'impero romano, che cozza con tutto quel che sappiamo di storia (la sua specialità, oltretutto). Non sono opinioni, è un modo di pensare antiscientifico, in cui adatti i fatti alle tue opinioni.