domenica 18 gennaio 2009

L'estinzione di Homo Neanderthalensis e la conquista dell'Europa da parte dell'uomo Moderno

Quando l'uomo anatomicamente moderno (per semplicità definito con la sigla UAM) uscì dal corno d'Africa occupò brevemente il Medio Oriente, per poi esserne scacciato da un cugino molto più atleticamente prestante, l'uomo di Neanderthal, che viveva in Europa e Nordafrica. Proprio a causa di questa ingombrante presenza l'UAM ha rinunciato al Mediterraneo e si è diretto verso Asia e Australia. Vi è ritornato molte decine di migliaia di anni dopo e stavolta per i Neanderthaliani non c'è stato scampo: gli ultimi si estinsero nella zona di Gibilterra circa 30.000 anni fa (ma qualcuno sostiene che sono sopravvissuti ancora per qualche migliaio di anni).
Negli europei moderni non c'è traccia di ibridazione fra le due popolazioni, per cui è evidente che la scomparsa dei Neanderthaliani sia dovuta a estinzione e non a assimilazione. Come mai l'UAM perse il primo scontro per poi vincere successivamente la guerra?
Non si sa ancora molto sull'origine dei Neanderthaliani. L'ipotesi più probabile è che derivino da Homo Erectus come Homo Sapiens, ma passando per Homo Heidelbergensis. La cosa appare plausibile anche su basi genetiche: si stima che l'ultimo antenato comune fra noi e loro sia vissuto tra 500 e 700 mila anni fa e questo fa pensare che non ci possa essere stata ibridazione perchè le due popolazioni erano troppo distanti geneticamente per accoppiarsi e quindi erano ormai due specie diverse.
Tradizionalmente si ritiene che i Neanderthaliani fossero specializzati per un clima più freddo e che il riscaldamento avvenuto 40.000 anni fa fu loro letale. Quindi l'UAM avrebbe occupato passivamente territori in cui era sparito o era in fortissime diffilcoltà il suo competitore. In realtà le ultime ricerche portano a modificare questo punto di vista: Banks ed altri in un bellissimo contributo su PlosOne hanno dimostrato che i Neanderthaliani avrebbero potuto benissimo sopravvivere nelle condizioni ecologiche dell'Europa e del Mediterraneo, pur se caratterizzate da una eccezionale variabilità in tempi brevissimi: questa storia si colloca nell'intervallo MIS3 (durato da 60 a 30 mila anni fa), un periodo di veloci cambi climatici ed ecologici con un rapido e continuo (geologicamente parlando....) avvicendarsi fra foreste e praterie che non poteva non riflettersi nelle attività umane dell'epoca.
Allora, quali potrebbero essere le cause della estinzone dei Neanderthaliani? L'arrivo dell'UAM è un ottimo candidato per questo: sull'ultimo numero di Le Scienze (gennao 2009) Wynn e Coolidge scrivono che probabilmente la chiave della vittoria dell'UAM sta nel cervello e nella capacità di ragionamento: i Neanderthaliani sono rimasti per 200.000 anni con gli stessi attrezzi, comunque adatti per la caccia a mammiferi erbivori anche di grandi dimensioni come elefanti, giraffe e rinoceronti ma non sono stati capaci di “andare oltre” ed erano privi di “memoria di lavoro” e “capacità di programmazione”: se è sicuro che aiutavano membri del clan in difficoltà per incidenti di caccia o vecchiaia, i loro accampamenti sono molto primitivi, privi della minima organizzazione che distingueva già all'epoca gli accampamenti di UAM.
Ci sono poche varianti e solo in Italia centrale e vicino a Gibilterra sono stati trovati dei Neanderthaliani che erano passati a una dieta marina. Ma non si sa bene se questo sia stato un caso fortuito: accanto a conchiglie e ossa di foche e delfini ci sono anche tutte le comuni prede, cervi e altro. Per cui queste catture potevano far parte del comportamento di un predatore “generalista” che approfittava di cetacei spiaggiati o di animali come le foche, catture molto facili per un uomo sulla terraferma.
Una possibile prova delle affermazioni di Wynn e Coolidge è che qualcosa nella tecnologia neandertaliana sembra sia cambiato proprio al contatto con i Sapiens: è ormai accettato che la cultura Musteriana sia tipica di H.Neanderthalensis mentre la Aurignaziana di H.Sapiens. In prossimità della sostituzione di Homo Neanderthalensis con Homo Sapiens ci sono due culture, la Chatelperroniana e la Bohuniciana di attribuzione incerta, ma che la maggior parte degli studiosi attribuisce a tardive evoluzioni della cultura musteriana dovute all'imitazione da parte dei Neanderthaliani di manufatti e attrezzature tipiche degli UAM.
La sostituzione, anche se progressiva, è stata complessa: in alcuni siti già occupati dai Neanderthaliani, si nota un ingresso degli UAM che poi vengono di nuovo rimpiazzati dai precedenti, ma alla fine la realtà della situazione è questa: dopo 200.000 anni di dominio incontrastato in Europa e nel Mediterraneo, sono bastati meno di 10.000 anni agli UAM, non atleticamente ma tecnicamente e mentalmente superiori per conquistare tutta l'Europa. Prima li hanno respinti dall'Europa Centrale, poi dalla Francia e alla fine gli ultimi Neanderthaliani sono scomparsi dal loro ultimo rifugio, nella zona di Gibilterra.
Da ultimo annotiamo che, purtroppo, anche su Homo Neanderthalensis siano fioccate delle leggende assurde. Quella che va più di moda adesso è che dei neanderthaliani regrediti siano ancora vivi e non siano altro che l'Almas e lo Yeti. Purtroppo parla di questo un sito che tutto sommato in altre cose si è rivelato utile ed attendibile come www.criptozoo.com. Faccio solo notare, oltre alla totale assurdità dell'ipotesi, una incongruenza geografica: gli ultimi discendenti dei neanderthaliani vivrebbero in zone in cui i loro progenitori non erano mai stati (e addirittura dalla parte opposta a quella dove sono sopravvissuti gli ultimi eredi di questa stirpe).

 EDIT: devo delle scuse a Lorenzo Rossi: l'areale dei Neandertal comprendeva anche 'lAsia settentrionale. Continuo a ritenere impossibile che esistano ancora esseri viventi così grandi che non sono ancora conosciuti alla scienza (almeno per quanto riguarda le terre emerse, nei mari tutto è possibile)  ma mi sento in dovere di precisare un mio macroscopico errore



Da ultimo, credo di fare una cosa utile riepilogando una cronologia di base degli avvenimenti:

100.000: i primi UAM colonizzano il Medio Oriente. Poi si dirigono verso l'Asia sudoccidentale, rinunciando a penetrare in Africa Settentrionale, occupata dai Neanderthal
80.000: i Neanderthaliani sostituiscono gli UAM in Medio Oriente
60.000: inizio del MIS3
41.000: prime industrie aurignaziane in Europa Occidentale
40.500: ultime industrie litiche musteriane in Francia e comparsa delle culture chatelperroniane e bohuniciane
39.000: fine della cultura Chatelperroniana in Francia e della Bohuniciana in Europa Centrale
32.000 anni: gli ultimi Neanderthaliani si estinguono in Spagna meridionale
30.000 fine del MIS3


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