lunedì 1 dicembre 2014

Un'altro sciame sismico negli USA in cui aumenta con il tempo l'intensità e i suoi perchè


Gli Stati Uniti occidentali sono caratterizzati da una sismicità intensa e famosa (in particolare la California) e gli sciami sismici sono all'ordine del giorno. Una cosa strana è che in questi giorni si sta verificando uno sciame “alla rovescia”, cioè una sequenza in cui numero e intensità delle scosse aumentano con il passare del tempo ed è la terza volta in 50 anni che da quelle parti succede una cosa del genere. Vediamo cosa succede e perché.

Uno sciame sismico è una sequenza di eventi sismici in cui non c'è, come nei forti terremoti, un evento principale che dà il via ad una sequenza di repliche di intensità molto inferiore, ma una serie di eventi molto vicini fra di loro in cui molti hanno più o meno la stessa intensità, il cui valore tende a diminuire con il tempo, fino a quando il disturbo si esaurisce. Nella primavera del 2008 avevo parlato di uno strano caso di sciame sismico “alla rovescia” vicino a Reno, al confine fra California e Nevada, dove tra febbraio e luglio 2008 (una cinquantina di eventi di cui i più forti si sono registrati alla fine di Aprile).

In Italia sciami sismici sono relativamente frequenti: la Valnerina in Umbria ne è colpita molto spesso (a volte come nel 1979 con esiti purtroppo molto evidenti), ma la cosa interessa tutto l'Appennino centrale tra Romagna, Marche, Umbria e Abruzzi. Anche il terremoto del 2009 è avvenuto durante uno sciame sismico e ciò è alla base, da un punto di vista pratico, delle polemiche sul comportamento della Commissione Grandi Rischi: purtroppo questa non è la norma e magari i terremoti fossero preannunciati da uno sciame sismico.. Il sisma dell'Aquila è avvenuto indipendentemente dalla sequenza in corso.

Ho detto “quasi sempre” perché ci sono degli sciami “alla rovescia”, in cui si assiste ad un incremento nel numero e nella intensità degli eventi.
I casi conosciuti in letteratura in genere sono inquadrati nella “sismicità indotta” dalla reiniezione di liquidi nel sottosuolo per il loro smaltimento, specialmente ma non solo in caso dei reflui del fracking (ne ho parlato quio per “eccitare” la produzione di pozzi petroliferi; come è noto è stato ipotizzato un meccanismo del genere anche per i terremoti emiliani, specificamente indicando come matrice del problema il pozzo di reiniezione Cavone 23, ma la cosa non è stata ritenuta poi verosimile, checchè continuino a pensare così un po' di gente al di fuori del campo specifico. Ne ho parlato diffusamente anche in una intervista fattami da Tiziana Brazzatti per Gravità Zero.

Significative eccezioni a questa regola si trovano negli Stati Uniti occidentali.

Infatti il caso del 2008 a Reno non è l'unico. Una cosa simile successe nella zona di Adel, nell'Oregon meridionale, 200 km a nord di Reno nel 1958, quando fu raggiunta e superata una M di 5. Uno sciame sismico durato diversi mesi in circostanze curiose, almeno dal punto di vista cronologico: un mese prima, il 26 aprile 1968 fu effettuato un test nucleare sotterraneo a Boxcar, in Nevada a circa 500 km di distanza e questa sequenza iniziò il 25 maggio, quindi circa un mese dopo.


Uno sciame di questo tipo è attualmente in corso in una zona molto selvaggia che fa parte dello Sheldon National Wildlife Refuge: a partire da luglio 2014 una serie di terremoti sta colpendo un'area a meno di 50 km a sud di Adel. Anche in questo caso magnitudo massima e numero di eventi sono progressivamente aumentati fino ad un massimo che si è avuto verso il 20 di novembre, quindi 10 giorni fa e 4 mesi dopo l'inizio della sequenza. Per adesso si contano 640 scosse con M superiore a 2.0. 
Vediamo la sua collocazione grazie all'Iris Earthquake Browser

BREVE CRONACA DEI MESI COMPRESI FRA LUGLIO A NOVEMBRE

La sequenza è iniziata con 5 eventi di M compresa fra 2 e 3 il 12 luglio. Entro la fine del mese si contano una cinquantina di eventi, dei quali uno solo ha avuto una M maggiore di 3 (3.1) ed è avvenuto il 24, quindi 12 giorni dopo l'inizio dell'attività.
Ad agosto il numero degli eventi è raddoppiato (ricordando, tuttavia che il rapporto non è significativo perché la sequenza in luglio ha interessato solo gli ultimi 20 giorni del mese). Di questi ben 13 hanno avuto un M maggiore o uguale a 3 (e questo invece è significativo); il massimo è stato un M=3.6 il 19.
Settembre è stato un momento di stasi: una cinquantina di eventi dei quali solo 5 di M superiore a 3, questi ultimi tutti compresi fra il 15 e il 24 del mese.
Ad ottobre si è notata una certa recrudescenza dei fenomeni: il primo del mese è stato contraddistinto dal record provvisorio: un evento di M 3.9 seguito da altri 8 eventi con M superiore a 3 e un'altra quarantina nella classe di M fra 2 e 3.
A novembre la sequenza è schizzata verso un massimo di attività che dura tutt'ora: 300 scosse nella classe fra M 2 e 3, 75 fra M 3 e 4, e 8 con M superiore a 4 fra il 6 e il 21 del mese, dopodichè c'è stato un rilassamento, perché dal 24 in poi “solo” 5 eventi hanno avuto una M superiore a 3 rispetto ai 65 delle 3 settimane precedenti e c'è stato un rallentamento anche nelle classi di maglitudo inferiori.

Ovviamente non sono in grado di capire se questa attenuazione sia solo momentanea oppure se l'attività riprenderà con rinnovato vigore. Vedremo, l'importante è dare la notizia di ciò che sta avvenendo.

LE POSSIBILI MOTIVAZIONI DI UN FENOMENO DEL GENERE

Gli Scienziati pensano che il meccanismo che provoca questi sciami sia lo stesso che provoca gli sciami da sismicità indotta: il percolamento delle acque superficiali in profondità lungo le zone di faglia.
Tra un lato e l'altro di una faglia c'è un livello fatto di rocce rotte, che tecnicamente si chiama “zona cataclastica”. Questo livello può essere molto più permeabile delle rocce delle pareti delle faglia e in casi del genere rappresenta una via preferenziale per le acque che si infiltrano nel terreno. La presenza di acqua diminuisce la forza di attrito che tiene ferma la faglia, talvolta al punto tale da provocarne il movimento.

Ho constatato una curiosità: le 3 zone in cui ci sono stati questi eventi hanno una caratteristica in comune: sono vicine al bordo nord - orientale del Great Basin, una grande depressione di origine tettonica fra la catena della Sierra Nevada e le Montagne Rocciose meridionali, come si vede dalla carta in cui i punti in rosso le segnalano.

Però siccome per adesso non ho trovato questo aspetto registrato nella letteratura scientifica non sono in grado di poter affermare che questo sia un legame da un punto di vista geologico fra queste 3 situazioni.

2 commenti:

bombarda ha detto...

"Gli Stati Uniti Orientali...", c'è un piccolo errore, la California si trova sulla costa occidentale degli USA.

Aldo Piombino ha detto...

grazie!
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