Ho molto a cuore la
questione della divulgazione scientifica: proprio per questo quando
ho incontrato l'Associazione Caffè-Scienza di Firenze sono rimasto
molto entusiasta per l'originalità della formula ed infatti ora
collaboro a pieno ritmo all'organizzazione di queste manifestazioni.
Ne voglio parlare proprio per pubblicizzare al massimo la cosa. Ho
anche materiale raccolto durante i vari incontri e cercherà a mano a mano di pubblicarlo. Questo post doveva essere pubblicato
ai primi di ottobre ma come avete potuto notare sono stato assente
per un lungo periodo e quindi la stagione del Caffèscienza di
Firenze è iniziata da un bel pezzo.
I caffè scientifici sono
un modo “diverso” di fare divulgazione scientifica.
Fondamentalmente sono incontri diretti a non addetti ai lavori (che
peraltro ci si fanno vedere eccome...) in cui vengono presentate le
più varie problematiche scientifiche
Come funziona un
“Caffè-Scienza”? È una formula molto “diversa” di
divulgare la Scienza perchè il protagonista della serata è il
pubblico. Vediamo come si fa. Non è una conferenza con qualcuno che
parla “dall'alto”: pubblico e relatori sono allo stessa altezza,
gli esperti sono ad un tavolino e la platea non è formata da file
ordinate di sedie ma il pubblico si distribuisce intorno a dei tavoli
dove spesso compaiono bicchieri (bibite, birre etc) e tazzine (di
caffè); in Inghilterra, patria di queste iniziative grazie al nostro
amico Duncan Dallas, un boccale di birra è un “accessorio
obbligatorio”.
L'altra caratteristica
fondamentale è che nel Caffè-Scienza il dibattito è guidato dal
pubblico: dopo una breve presentazione da parte degli esperti (di
solito due) un moderatore guida il dibattito aggirandosi tutt'altro
che furtivamente in mezzo ai tavolini con un microfono, in modo da
raccogliere in modo veloce e senza spostamenti le domande.
Il dibattito quindi è
molto informale ma ha alcuni indiscutibili vantaggi: la successione
dei cicli domanda – risposta consente una maggiore vivacità
dell'incontro, le interruzioni consentono di evitare cali di
attenzione frequenti nelle conferenze classiche e – soprattutto –
è il pubblico a guidare l'incontro, spostando quindi il dibattito
sugli aspetti considerati interessanti da chi ascolta e non da chi
espone (alle volte ci può essere differenza).
Chiaramente una
impostazione del genere necessita “esperti” pronti a spostarsi su
“particolari non previsti” e questo li espone a qualche rischio
in più rispetto ad una conferenza, ma il tutto è ampiamente
giustificato dai risultati.
Potete vedere come “si
fà” un Caffè-Scienza nella animazione realizzata dal vulcanico
amico Franco Bagnoli.
I Caffè-Scienza si
stanno diffondendo in tutta Italia, dall'Alto Adige alla Sicilia e
questo per chi ama la divulgazione scientifica è sicuramente una
bella cosa: fra gli ultimi arrivati l'inizio del Caffèscienza di
Catania, in una cornice scientificamente suggestiva, è stato
veramente più che incoraggiante e in cui è coinvolto il mio amico Ignazio Burgio di Catania Cultura.
L'Associazione Caffè-Scienza di Firenze è stata la prima in Italia ad organizzare iniziative di questo tipo, grazie all'intuizione di Paolo Politi che ne vide uno a Grenoble e ne parlò entusiasticamente a Franco Bagnoli ed altri suoi amici nel 2003 (io all'epoca "non c'ero", ero in "tutt'altre faccende affaccendato" per dirla come il Poeta).
Cito esplicitamente quanto scrisse Paolo Politi perchè descrive in maniera straordinariamente sintetica e completa perchè fare un Caffèscienza:
Il panorama culturale italiano, per quanto riguarda la scienza e la sua divulgazione, è attualmente di una povertà estrema. Questo fatto è ancora più grave se consideriamo quanto invece sarebbe importante discutere di temi che interessano tutti e da vicino: temi riguardanti la salute, il cibo, le fonti energetiche, i nuovi materiali. E questo solo per citare questioni che, benché siano di moda e spesso sulle prime pagine dei giornali, risultano invece assenti dal dibattito culturale e anche da quello politico, se non quando nasce una polemica, in genere tanto effimera quanto sterile.Partendo da questa premesse, crediamo che sia utile promuovere degli incontri periodici su temi scientifici, sia attuali che classici. Questi incontri, di cadenza mensile, dovrebbero svolgersi a Firenze in un ambiente non accademico. Il nome, provvisorio, di caffè-scienza richiama l'esperienza francese di organizzazione di incontri,dibattiti e seminari di carattere scientifico all'interno di un caffè. E' probabile che in Italia sia difficile organizzare qualcosa di simile e quindi il luogo può essere la sala di una biblioteca, o di un circolo ricreativo-culturale.
Per chi volesse leggere tutta la storia del Caffè-scienza di Firenze, questo è il link.
Da allora le cose sono andate avanti e oggi il Caffèscienza di Firenze fa parte dell'organizzazione dei Caffè Scientifici italiani (per chi è interessato sul sito italiano c'è
un elenco di dove si trovano queste iniziative) e di quella europea.
Ovviamente se qualcuno volesse organizzare dei caffescienza nella sua
città siamo disponibilissimi a parlarne e magari pure a darvi una
mano, soprattutto morale (con le limitazioni tipiche di una
associazione di volontari che hanno molte altre cose da fare).
A Firenze i “Caffè-Scienza” si svolgono alla Società di Mutuo Soccorso di Rifredi, accanto a Piazza
Dalmazia e da un pò di tempo vi abbiamo affiancato le “Cafferenze”, agili conferenze
con un dibattito finale alla Biblioteca delle Oblate, un ex-convento ristrutturato per fini culturali dal Comune di Firenze in via dell'Oriuolo, accanto a Piazza Duomo. Poi ogni tanto c'è qualcos'altro in giro per Firenze ma non solo.
La stagione di quest'anno
prevede 15 incontri (che fatica a incasellarli tutti...), che si
tengono, ormai per tradizione, di giovedì sera: ci sono 7 Caffe-Scienza alla SMS di
Rifredi, 7 Cafferenze alla Biblioteca delle Oblate e, a dimostrazione
del clima spesso ironico e informale degli incontri, c'è stato
giusto ieri un evento straordinario per festeggiare lo scampato
pericolo della fine del mondo, in collaborazione con l'associazione
Amici di Arcetri, proprio all'osservatorio astrofisico di galileiana
memoria.
Il programma è come
sempre molto variegato: Chimica, Fisica, Astronomia, Scienze della
Terra, Energia, Ambiente sono sempre gettonati ma non mancano la
storia della Scienza con il tormentato rapporto fra donne e Premio
Nobel e un excursus sul gioco d'azzardo.
Abbiamo anche una trasmissione radiofonica, RadioMoka, che a Firenze ed in Mugello si ascolta sulle frequenze di NovaRadio. Ma le trasmissioni di RadioMoka le potete sentire dovunque e quando vi pare, grazie ai podcast.
Se scaricherete la
locandina della stagione 2012 / 2013 noterete che oltre a prestare “bruta manovalanza” il
vostro blogger sarà protagonista di una cafferenza il 18 aprile alla
Biblioteca delle Oblate, sull'estinzione dei dinosauri. Modererò
inoltre l'incontro sullo stato del Mediterraneo del 16 maggio.
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