martedì 9 novembre 2010

Roberto Verolini per Scienzeedintorni 1: Darwin, l'evoluzionismo e gli errori degli antievoluzionisti

Roberto Verolini, che insieme con me ha affrontato il contraddittorio con gli antievoluzionisti del 22 ottobre, ha scritto alcune riflessioni che volentieri pubblico su scienzeedintorni. Inconinciamo dalla prima, sull'evoluzionismo e soprattutto sulle risposte, scientificamente debolissime, degli antievoluzionisti. Parafrasando l'introduzione del mitico dibattito sulla eguaglianza della Donna in "Berlinguer ti voglio bene" di Benigni si potrebbe dire: "pole l'antievoluzionismo essere considerato una scienza? NO. Si apra il dibattito"


1. CREAZIONISMO E ANTIEVOLUZIONISMO NON SONO SCIENZA

L’AISO (Associazione Italiana Studi delle Origini), che ha organizzato l’incontro e ci ha cortesemente invitati a Roma il 22 ottobre, e che ringrazio, per averci ospitati, propone nel suo statuto (testuale) “… che le teorie evoluzioniste non possono essere considerate un fatto scientifico indiscusso e senza alternativa. Nella scuola e società italiana, per esempio, non dovrebbe essere ignorata la critica all'evoluzionismo e neppure il senso della proposta creazionista.

È interessante mettere in risalto i fraintendimenti presenti in questo brano. Ad esempio è assolutamente infondata la pretesa di affiancare (se non sostituire!) la teoria dell’evoluzionismo con il creazionismo nelle ore di Scienze della scuola. Non hanno lo stesso status! 
La prima è infatti teoria ‘scientifica’ (sicuramente da sottoporre a un continuo vaglio interpretativo), mentre la seconda rappresenta una pura (e assolutamente debole) congettura metafisica e/o filosofica. La scienza chiama scienza. E nel creazionismo (e nell’Intelligent Design) di scienza non ve n’è punto! Non basta parlare di qualche argomento scientifico quando si vizia il tutto con ricorsi metafisici, invocando un ente trascendente.... È un ossimoro, una palese contraddizione formale e epistemologica..

La scienza moderna è una conoscenza fondata sulla continua verifica sperimentale e ripetuta di teorie ed ipotesi attraverso lo studio di oggetti o fenomeni. Il progresso scientifico è stato condotto in modo ininterrotto proponendo estensioni e revisioni di varie ‘ipotesi interpretative fondate su enti immanenti’, talvolta sostituendole con delle altre. È chiaro che in tale metodo non possa trovare spazio alcun concetto di soprannaturalità (ad esempio interventi divini et similia). Ovviamente questo tipo di conoscenza è collocato – e ciò vale per ‘ogni’ teoria scientifica – in una cornice filosofica di fondo. Nella fattispecie, un ‘realismo non ingenuo’ fondato sull’esistenza di enti fisici (corpi materiali, campi di forze etc.) e su principi come causalità, località (e non località quantistica), conservazione dell’energia etc. Null’altro.
Nessuno scienziato di qualsiasi campo negli ultimi 100 anni ha mai invocata la mano di Dio per ovviare alle carenze evidenziate dalle varie teorie.  Coloro i quali invece la propongono sono una esigua minoranza, peraltro rumorosa, riguardo alle scienze della vita e di riflesso a quelle della Terra. Va fatto anche notare come queste critiche in generale vengano da filosofi o teologi oppure, se da scienziati, da persone che non hanno una specifica preparazione di base in queste materie ma provengono da altre discipline.

2. EVOLUZIONISMO E PREDITTIVITÀ

La scienza moderna si spinge a descrivere l’universo sino a qualche frazione di secondo dal Big Bang. Questo risultato della cosmologia moderna è universalmente intesa come successo scientifico anche in ambiti confessionali, che hanno pescato argutamente a piene mani da una teoria che permette logicamente di ricorrere a un ‘inizio’ molto prossimo a certe esigenze teologiche di creazione opposte all’ateismo materialistico! Qui, per rispondere alle obiezioni del prof. Catalano, non si hanno predizioni verificate da esperimenti ripetibili, ma ricostruzioni (N.B. perfettamente immanenti!), di eventi storici unici del passato. Qualcosa di assolutamente identico a quanto avviene con la teoria dell’evoluzione.
Dato poi che si parla di previsioni della scienza galileiana (tema caro anche al più noto prof. Zichichi), si faccia, se ci si riesce, scienza galileiana non con una semplice pallina che rotola lungo un piano inclinato, ma con la piuma di Forrest Gump o altri sistemi complessi....
Ciò è sufficiente, penso, a chiarire l’infondatezza di certe pretestuose eccezioni. 

3. L'EVOLUZIONISMO NON È MAI STATO IN SALUTE COME ADESSO A DISPETTO DEGLI ANTIEVOLUZIONISTI

In estrema sintesi, la teoria di Darwin è tutta in queste tre mosse:
1. La variabilità genetica di una popolazione di organismi viventi è trasmessa casualmente alle generazioni successive.
2. le dinamiche riproduttive degli organismi viventi sono limitate dalla carenza delle risorse ambientali accessibili: ciò causa una competizione per l’accaparramento delle risorse e limita la crescita delle diverse popolazioni che restano costanti sotto il profilo demografico.
3. pertanto le popolazioni sono sottoposte a una continua selezione naturale data dal fatto che gli individui con maggiore adattabilità all’ambiente si riproducono con maggior successo. Non si ha competizione diretta tra individui: la selezione naturale favorirà organismi con maggior adattabilità (fitness), nella fattispecie più adatti, aumentando la frequenza dei loro caratteri genetici nelle generazioni successive.

Notare in particolare il fatto che la trasmissione casuale dei geni sia indifferentemente mantenuta in ogni ipotesi moderna! Nessuna alternativa altrettanto capace di inglobare la genetica moderna (Mendeliana e post Mendeliana) è stata mai proposta in sua vece! E neanche il creazionismo (e l’Intelligent Design) sono riesciti a proporre qualche variante epistemologicamente equivalente di questa terna di affermazioni.
Né possono farlo, visto che le uniche alternative proposte dai sostenitori di tali congetture è che questa terna di fenomeni debba essere o:
  1. rigettata in quanto falsa; o:
  2. sottoposta a supervisione e specifici interventi da parte di un ente sovrannaturale (Dio).
Ebbene, queste due alternative sono rispettivamente:
la (1) assolutamente non dimostrata (falsificata) a livello sperimentale e;
la (2) intrinsecamente indimostrabile a livello epistemologico.

I creazionisti tentano di mettere alla berlina l’evoluzionismo invocando scientemente il corretto principio epistemologico secondo il quale nessuna teoria scientifica debba esser considerata fatto indiscusso e senza alternativa. Vero! Ma se pretendono di esser collocati sullo stesso piano di una teoria scientifica dovranno subire anch’essi analogo destino, cioè quello di vedere discusse le loro (confutabilissime) opinioni. 

L’aspetto più determinante è che a fronte della teoria dell’evoluzione i creazionisti non sono mai riusciti a formulare una quale alternativa (scientifica), mentre sono costretti, perché proprio non ne possono fare a meno, a dare in parte ragione alla Scienza risolvendo in maniera ridicola i LORO problemi: per esempio non potendo negare che l'Oceano Atlantico sia un prodotto recente di apertura oceanica, imputano questo fenomeno al diluvio universale (ovviamente senza ipotizzare un meccanismo per questo movimento), oppure persa ogni speranza di contestare l’inevitabile accumulo di variazioni dovuto a indubbie mutazioni si sta sviluppando tra gli anti darwinisti una nuova strategia: l’evoluzione sarebbe in atto solo all’interno delle famiglie tassonomiche. In altri termini: Dio non ha creato l’uomo – come recitava il vecchio creazionismo – ma le singole famiglie (nel nostro caso gli ominidi).

Per contro l’evoluzionismo è in incessante sviluppo tramite continue estensioni e affinamenti della teoria darwiniana originaria (come in ogni altro campo scientifico!). Abbiamo, tra le tante, la teoria degli equilibri puntuati di Gould e Eldredge, la teoria neutralistica di Kimura, le varianti della teoria ‘semantica’ di Marcello Barbieri, le implementazioni fondate su principi strutturali esogenetici, sull’evo-devo, che prendono in considerazione regole geometrico funzionali, vincoli diffusivi termodinamici, aspetti inerenti funzioni metaboliche e leggi valide a livello molecolare, e quant’altro.

4. LA DEBOLEZZA DELLE RAGIONI DEGLI ANTIEVOLUZIONISTI

Prestiamo ora attenzione ad un altro aspetto: le obiezioni sollevate dai movimenti creazionistici e sostenitori dell’Intelligent Design non sono mai rivolte all’aspetto teorico dell’evoluzionismo ma alle evidenze proposte a sostegno dello stesso. Anche nel corso di questo incontro sono stati messi in dubbio solo dati paleontologici e – sic! – la bontà delle datazioni fondate sull’uso dei radioisotopi. A tutt’oggi nessun creazionista sia in grado di proporre una, diconsi una, teoria (ovviamente… scientifica) atta a descrivere con la stessa dovizia di particolari e livello di sovrapposizione dei conseguenti alberi genealogici le evidenze molecolari date dalle recenti tecniche di sequenziamento di DNA interspecifico. Una risposta che ancora attendo (invano) sin dall’incontro del 17 Ottobre 2009. Aspettiamo.
Il fatto è che ‘nessuna di queste evidenze’ è parte della teoria dell’evoluzione. Questi sono dati sperimentali, non la teoria evolutiva! La confusione tra creazionisti è enorme! Solo per inciso, visto che si è parlato di ‘300 milioni di fossili’, sarebbe opportuno verificare, vado a braccio, quante delle datazioni di questi fossili sia da correggere alla luce di certe obiezioni. Non è dato saperlo.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

pur non essendo dotto in materia, mi permetto di dirti che c'è bisogno di qualcosa si meglio di una complicata e faziosa esposizione come quella che hai postato. In altri temini, non puoi pretendere di convircermi di quanto sostieni se parli complicato e profondamente sarcastico nei confronti di chi sostiene un pensiero diverso. se chi ti ascolta è minimamannte acculturato, evince dal modo di porti arroganza, che va a braccetto troppo spesso con l'ignoranza. Non sarà certo il tuo caso ma non mi piacciono i toni denogratori di chi ha la ragione in tasca. cordialmete
renato

Aldo Piombino ha detto...

in tutta franchezza, dov'è il sarcasmo? Verolini ha scritto in un linguaggio scientificamente corretto.
Se qualcuno si sente offeso dai concetti espressi da verolini ha la coda di paglia perchè non riesce ovviamente a rispondere alle obiezioni

semmai vedo molto sarcasmo in interventi degli antievoluzionisti i quali continuano a predicare di complotti scientifici...

Aldo Piombino ha detto...

registro questo commento di un Anonimo (suppongo il Renato di ieri) che al momento non appare fra i commenti

"Dato poi che si parla di previsioni della scienza galileiana (tema caro anche al più noto prof. Zichichi), si faccia, se ci si riesce, scienza galileiana non con una semplice pallina che rotola lungo un piano inclinato, ma con la piuma di Forrest Gump o altri sistemi complessi....
Ciò è sufficiente, penso, a chiarire l’infondatezza di certe pretestuose eccezioni." Senza che ti scaldi tanto tra obiezioni (che non faccio) e code di paglia, ti riporto il pezzo che mi ha suscitato perplessità. Io stavo solo cercando di documentarmi su un argomento che mi suscità interesse, ma probabilmente una laurea in economia non mi è sufficiente per capire un tema così profondamente complesso. in oltre sono proprio privo dell'arroganza che trasuda dalla tua risposta. non penso sia un blog che fa per me.

MIA RISPOSTA:
continuo a non capire dove sia l'arroganza mia e di Roberto Verolini.
il problema fondamentale di questo anonimo è che ammette la sua non conoscenza dele questioni scientifiche ma ha probabilmente deciso che la scienza sbaglia.
Se questo blog non fa per lui pazienza.. ci sono tante persone con la testa sulle spalle (scientificamente parlando) che mi apprezzano,
e anche degli antievoluzionisti

Anonimo ha detto...

@anonimo
Secondo me credere alla teoria creazionista ecquivale a credere che cappuccetto rosso sia una storia vera. Mi chiedo come si possano ignorare consapevolmente i fatti e le testomonianze che ci circondano. Per il linguaggio utilizzato, io non sono laureato, ho comunque capito la maggiorparte dello scritto, e per i termini che potrei non aver capito, mi basta andarli a cercare su un vocabolario (ci siamo evoluti wikipedia) come credo che abbia fatto qualunque laureato trovandosi di fronte ad una materia nuova.

Anonimo ha detto...

Che occhi grandi che hai! E' per vederti meglio.....
E che orecchie grandi che hai!
E' per sentirti meglio....
E dio creò il mondo in 6 giorni e il 7° si riposo....
Mi sembra sullo stesso tono!!!!!

leonardoil mito ha detto...

Ho le mie idee sulla natura dell'universo e da sempre sono convinto che l'universo non sia mai nato,tanto meno in un istante.Detto questo trovo sconfotante che per trovare cenni sulle teorie non standard in internet bisogna superare un fuoco di sbarramento di faziosità e di imbrogli linguistici che la dicono lunga sulla obbiettività della cultura scientifica italiana schiacciata sulla teoria standard vaticanista.Sono scioccato.Angelo Rei

leonardoil mito ha detto...

Parlino i fatti:Omega-densta materia-0.002.richiesta dalla teoria Big-Bang 1,allora si scopre la materia oscura ma non si vede.Non si vede ma esiste.Altro postulato metafisico.Ammassi di galassie;distano miliardi di anni luce uno dall'altro.Si sa che le galassie si muovono grosso modo a 1000-1500 km al secondo.Qunti miliardi di anni impiegano a compiere viaggi di 2- 3 miliardi di anni luce?Impossibile riuscire in 13,7 miliardi di anni,che è considerata l'età dell'universo dalla teoria standard!Tra non molto lanceranno nuovi telescopi che a detta degli scienziati "vedranno più indietro"nel tempo.Scommetto che scopriranno galassie o quasars più lontani dei 13,7 mil.di anni stimati come età dell'universo.Che problema c'è?I sostenitori del Big-Bang diranno che è nato un pò prima,senza rivedere criticamente la teoria.Ma si può credere a dei ciarlatani simili?E ancora:Halton Arp ha dimostrato galassie unite a dei quasars da filamenti di materia stellare.Ebbene?Il fatto anomale è che il red-shift dei due corpi è enormemente diverso.Il che presuppone che sia possibile che a lunghe distanze l'osservazione ponga dei problemi,che il sistema dello spostamento verso il rosso non sia affidabile.Qualcuno mi spieghi per favore come sia possibile che a pochi secondi dal Big-Bangi l'universo sia gia esteso per anni luce?Era già questo universo,nel quale Einstein ha scoperto che la massima velocità è quella della luce.Qualcuno contesta questo dato che ha rivoluzionato la fisica moderna?Bene,lo dimostri.Invece accettano il postulato,ma nella teoria standard ne annullano gli effetti,ovvero applicano una esenzione.Se ne guardano bene dal negare il teorema einseiniano,ma nella stesura della teoria applicano nuove leggi della fisica mai dichiarate ne dimostrate.E potrei continuare per ore a dimostrare l'infondatezza della teoria del Big-Bang ma è inutile perchè in fondo non serve dimostrare a chi vuole credere comunque,ma per favore non la spaccino per scienza come ripetutamente ho letto.Dicano che hanno fede,punto e basta.Grazie

Aldo Piombino ha detto...

prendo atto di quanto ha scritto. onestamente non capisco cosa c'entri il big-bang con questo post.

al proposito ho già scritto in altro post sul big-bang:

"su questi argomenti passo oltre perchè non ho la cultura necessaria per approfondirli, a partire dalla teoria delle stringhe, dall'universo non cartesiano a 11 dimensioni (o quante sarebbero). Forse il Big Bang c'è stato, forse no".

Cioè, non posso proprio commentare quanto scritto in quanto non ho una preparazione specifica in materia.

Dopodichè, mi si conceda il tempo per un appuntoi: Lei scrive che "Detto questo trovo sconfotante che per trovare cenni sulle teorie non standard in internet bisogna superare un fuoco di sbarramento di faziosità". E questo è il problema di fondo: la Scienza si fa con le riviste scientifiche e su siti scientifici specifici, non leggendo cose su internet dove chiunque può scrivere qualsiasi cosa. E soprattutto non si studia su internet: in internet ci si INFORMA non ci si FORMA.
Se Lei ritiene di essere nel giusto ed ha una preparazione scientifica sull'argomento, proponga le sue idee a riviste scientifiche del settore o generaliste.

Le ripeto che non posso dire nulla al riguardo ma ovviamente il suo pensiero rimarrà scritto qui per rispetto nei suoi confronti e dei lettori

Io mi attengo rigorosamente alle posizioni riconosciute dalla comunità scientifica internazionale, specialmente su cose di cui non sono specialista. E in questo momento la posizione della scienza è il big-bang. Ma comunque non escludo comunque che in futuro questa idea possa essere superata