giovedì 9 ottobre 2008

Vati, oroscopi, sibille, guaritori e Piero Angela con il CICAP

Il caso della nota imbonitrice televisiva e della sua allegra famiglia, figlia e “ganzo” brasiliano compresi, non è che la punta dell'iceberg di un fenomeno drammaticamente presente nel mondo di oggi, alla faccia di chi aveva previsto che il XXI sarebbe stato “il secolo della scienza e della conoscienza”. Altro che storie! Guaritori, maghi, gli oroscopi che da accessori di programmi televisivi diventano addirittura il soggetto vero e proprio della trasmissione e chi più ne ha più ne metta. E, anzi, la sottocultura dell'oroscopo sta prendendo sempre più piede, tanto che una delle prime domande che ti pongono è “di che segno sei?”. Io continuo a rispondere di essere “dell'Orsa Maggiore” e nessuno ci casca, dimostrazione che, almeno su questo nessuno ci casca (da qui a sapere cosa sono in realtà e come sono nati i segni zodiacali, però, il percorso è lungo...)
Tanta gente campa sui cosiddetti “gonzi”, in genere persone prive di cultura scientifica o psicologicamente provate da drammi personali: una pletora di truffatori che si spacciano per maghi o vati, guaritori etc etc (qualcuno smascherato da una nota trasmissione televisiva), santoni. Bei tempi quando i “maghi” dicevano “c'è il trucco, vediamo se lo scoprite”.
Purtroppo (o per fortuna, dipende sempre dal bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto) questo non è un fenomeno solo italiano, ma internazionale. Pensiamo ai cerchi nel grano, al successo in America di quella donna che dice di vedere i morti accanto alle persone vive, ai libri che pubblica e al consenso che riscuote, per ritornare a casa nostra, a una trasmissione della televisione pubblica (e quindi pagata da tutti noi) che parla di misteri scimmiottando un rigore scientifico che offende tutte le persone serie.
Per controbattere questi temi, tempo fa invitai a sottoscrivere la petizione e la proprosta di legge della UAI (Unione astrofili Italiani) per ottenere che i programmi televisivi dicessero chiaramente prima degli oroscopi che quanto detto non ha fondamenti scientifici.
Registriamo un successo del fronte anti-creduloneria in Gran Bretagna, dove una legge, applicando una direttiva dell'Unione Europea stabilisce che chi svolge pratiche esoteriche deve avvisare i propri clienti che la loro prestazione è un semplice intrattenimento e non si fonda su alcuna sperimentazione. Aspettiamo una cosa simile in Italia, con poche speranze....

Fra i pochi che cercano di inculcare un po' di chiarezza in questo mare di idiozie c'è il CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. Questi signori, fra i quali cì sono nomi illustri della Scienza Italiana come Margherita Hack e Massimo Polidoro e del giornalismo come Piero Angela cercano di fare quello che possono. Purtroppo lo sforzo è titanico, perchè chi crede a queste storie se ne sbatte del CICAP (e della scienza in generale) e chi non ci crede solitamente evita di partecipare ad una campagna che fondamentalmente gli interessa poco.
Per questo, ricevendo dal CICAP questa E-mail di Piero Angela sul convegno che si è svolto a Padova ai primi di ottobre (e che ha il registrato il tutto esaurito), la rimetto direttamente tale e quale on-line.

E’ un dato oggettivo, infatti, che a fronte delle tante iniziative intraprese dal Comitato (l’indagine, la sperimentazione e la verifica su misteri e fatti insoliti, la pubblicazione di riviste e libri, l’organizzazione di conferenze e convegni, la presenza su Internet, gli interventi sui media, la consulenza a giornalisti e a tutti coloro che ci interpellano...) il numero di persone che si impegna, anche solo sottoscrivendo un abbonamento alla rivista Scienza & Paranormale, non sia sensibilmente cresciuto negli anni.

"Oggi, venendo qui, il tassista mi ha chiesto: “Ma i fondi chi ve li dà?”» ha continuato Angela. " "Nessuno", gli ho risposto. Non prendiamo un euro né dalle istituzioni, né da privati, né da sponsor. Ci paghiamo tutto di tasca nostra. Persino la sede, a Padova, ce la siamo comprata raccogliendo sottoscrizioni tra i soci. Siamo andati avanti anni per mettere insieme i soldi necessari: 50 euro qui, 100 là, 10 dall’altra parte... E alla fine ce l’abbiamo fatta. Io credo che questo spirito di partecipazione e di condivisione di obiettivi comuni che anima i soci del CICAP sia qualcosa di bellissimo.

"Ed è per questo che vorrei che al CICAP aderissero molte più persone. Diventare soci del CICAP è qualcosa di molto gratificante. Per noi, certo, perché significa che il nostro lavoro viene apprezzato, ma soprattutto per chi diventa socio. Perché è una cosa pulita e bella, dove non si entra per fare carriera o per diventare ricchi, ma si ha la certezza di fare qualcosa di utile tanto per gli altri quanto per sé stessi. Trovo che il CICAP sia una vera e propria scuola intellettuale, una palestra insostituibile per il cervello. Non ho difficoltà ad ammettere che spesso ho imparato molto di più sulla scienza occupandomi di pseudoscienza, piuttosto che di ricerca scientifica vera e propria. Perché qui si vede l’altra faccia della scienza e improvvisamente si illumina il paesaggio. Si capisce l’importanza dei controlli, la necessità delle verifiche, di avere un metodo e di avere quel sano scetticismo che è quello che ci tutela e che ci impedisce di cadere nelle trappole".

In occasione del ventennale del CICAP, il prossimo anno, il Comitato intraprenderà una serie di iniziative volte, oltre che a fare il punto su questi 20 anni di lavoro, anche a capire come rinnovarci e attrezzarci per affrontare il futuro. Lo stesso Convegno di Padova ci ha portati a riflettere sul fatto che in questi anni il panorama della disinformazione è enormemente cambiato e si è fatto, se possibile, ancora più insidioso e difficile da controbattere. Se un tempo erano gli Uri Geller, i medium o gli astrologi a tenere banco, oggi la pseudoscienza agisce in modo molto più subdolo. Il CICAP continua naturalmente a occuparsi di tutte queste cose, ma si trova anche ad affrontare, per esempio, i problemi e i rischi per la salute che derivano dalla diffusione di forme di pseudo terapie mediche la cui efficacia non è mai stata dimostrata. Nonostante questa mancanza di prove, per sole ragioni economiche questi prodotti sono presentati, tanto sui giornali quanto nelle stesse farmacie, come rimedi assolutamente validi ed efficaci. Altrettanto, se non più preoccupanti, sono le teorie della cospirazione che negli ultimi tempi stanno fiorendo in tutto il mondo. Teorie che si basano unicamente su una deformazione dei fatti e su una ignoranza voluta o deliberata delle più elementari leggi scientifiche, ma che possono avere effetti deleteri su scelte politiche o sociali che riguardano tutti noi.

Da qui a ottobre 2009, quando il CICAP festeggerà i suoi primi 20 anni in un Convegno davvero speciale, dunque, saranno intraprese una serie di iniziative volte anche a rinnovare e a rinforzare il Comitato. Tra queste, un'importante Conferenza organizzativa, che si terrà in primavera a Torino, dove tutti i soci saranno chiamati a condividere idee, proposte e progetti per il futuro del CICAP.

"Il mio appello a tutti, dunque, è di unirvi a noi" conclude Angela. "C’è bisogno anche di voi che leggete ora queste parole. Se verrete nel CICAP troverete tanti amici con cui confrontarvi, con cui impegnarvi insieme e con cui condividere battaglie e soddisfazioni. Ma soprattutto vi arricchirete moltissimo dal punto di vista morale. Quando ci troveremo al Convegno del ventennale, tra un anno, io mi auguro davvero che il numero dei soci sia sensibilmente cresciuto. Perché la funzione che esercita il CICAP, una funzione di verifica delle notizie, di corretta informazione, di denuncia di truffe e imbrogli e di tutela dei più deboli, è troppo importante per essere trascurata".

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