Non è che sono scomparso dalla circolazione, ma ho un periodo in cui sono particolarmente impegnato su più fronti e ho poco tempo per “scienzeedintorni”, purtroppo.
Rompo qjuindi il silenzio degli ultimi due mesi, per un evento molto importante: quaranta anni fa nasceva “Le Scienze”, la prestigiosa rivista, edizione italiana di Sientific American.
Il numero in edicola questo mese ne celebra l'avvenimento, anche con un DVD che contiene tutti gli articoli pubblicati dalla rivista e un fascicolo con 12 articoli storici selezionati. Non nascondo la mia soddisfazione per questo CD, se non altro per fare spazio nella mia libreria (c'è sempre la necessità di riguardare quell'articolo sui vulcani del 1985!...) e avere a disposizione tutti i numeri (qualcuno mi manca, sia perchè ho cominciato a comprarli solo nel 1979 sia perchè qualcuno l'ho perso nei vari traslochi...).
Adesso c'è internet e tutti i giorni mi collego con il sito di questa rivista, con Livescience, Science Daily, e altri siti. Accedo a varie riviste libere on line, quali PlosOne e sorelle o Paleontology. Controllo sul sito dell'INGV i terremoti italiani e lo stato dei nostri vulcani (purtroppo vi manca il Marsili), vedo sul sito dell'IRIS i terremoti mondiali e controllo i dettagli su quelli più forti su quello dell'USGS, il servizio geologico degli USA. Ricevo via mail le notizie di Geology.com e di quello che succede nello spazio con le newsletter delle varie sonde sparse per il sistema solare sia della NASA che dell'ESA. Leggo blog come “Olelog – what on Earth”, The Volcanism Blog, ed altri. Settimanalmente c'è il bollettino sull'attività dei vulani edito dallo Smithsonian Institute, il tutto senza dimentiare i miei amici del forum sui treni di www.ferrovie.it e sulla paleontologia di Paleofox. Questi sono solo alcuni dei siti che frequento.
Sono tutte notizie che senza internet non potrei mai conoscere, tranne quelle più clamorose: chiunque può trovare quello che gli interessa: notizie, avvenimenti, monitoraggi in tempo reale su qualsiasi argomento, da Miss Italia all'acceleratore di partielle del CERN. L'importante è capire l'autorevolezza del sito: in rete leggi tutto ed il contrario di tutto. Ad esempio, nelle mie ricerche sull' ”hobbit, l'uomo nano di Flores, mi imbattei in una pagina che poteva contenere dei punti interessanti. Ma quando vidi che era di un sito che “esplorava i misteri della Terra”, mi sforzai di dimenticare qualsiasi parola che c'era scritta.
Fino agli anni 90 (precisamente per me dal 99) non era così, purtroppo, anche se oggi si rischia l'effetto opposto, l'overdose da informazioni. Fino a quel momento per me le uniche fonti del sapere erano le pubblicazioni della Società Geologica Italiana (di cui sono socio da quasi 30 anni), qualche frammento sui giornali, difficilmente conservabile anche perchè sono negato per la catalogazione, e, appunto “Le Scienze”.
Se grazie alle riviste della Società Geologica Italiana sono rimasto aggiornato sulle vicende delle Scienze della Terra in Italia, è stato proprio grazie a Le Scienze che mi sono fatto la mia preparazione scientifica generale. Bene leggere una rivista settoriale, ma una rivista come questa, in cui scrivono i massimi esperti delle varie discipline, consente di aggiornarsi anche in altre materie come astronomia, biologia, medicina, informatica, storia della scienza e quant'altro. Leggo praticamente tutto a parte la fisica delle particelle e argomenti simili. Non che non mi interesserebbero... ma proprio non ci capisco un tubo: nel numero di agosto, ad esempio, c'è un bellissimo contributo sulla freccia del tempo e sulla possibilità che il nostro universo sia solo uno di tanti multiversi esistenti. Proprio non riesco a orientarmici dentro....
L'unico appunto che mi sento di fare al numero del quarantennale, è la mancanza fra i 12 articoli scelti, di un articolo geologico, quello di John Tuzo Wilson, intitolato “La tettonica a zolle crostali”. Già il titolo ne fa capire l'importanza...
Ma nell'epoca della Rete c'è ancora bisogno di leggere il cartaceo “Le Soienze”?
Sì, certamente. Per due motivi, uno affettivo e l'altro che se vogliamo evitare di coltivare solo il proprio orticello disciplinare è opportuno conoscere le notizie scientifiche a 360 gradi e avere uno strumento come Le Scienze, che te le seleziona, è fondamentale.
Quindi “buon compleanno” e “lunga vita” a Le Scienze, che con Tex e “I treni oggi” compone la triade delle mie riviste cartacee mensili.
A proposito, anche Tex questo mese esce speciale per i suoi 60 anni.....
Rompo qjuindi il silenzio degli ultimi due mesi, per un evento molto importante: quaranta anni fa nasceva “Le Scienze”, la prestigiosa rivista, edizione italiana di Sientific American.
Il numero in edicola questo mese ne celebra l'avvenimento, anche con un DVD che contiene tutti gli articoli pubblicati dalla rivista e un fascicolo con 12 articoli storici selezionati. Non nascondo la mia soddisfazione per questo CD, se non altro per fare spazio nella mia libreria (c'è sempre la necessità di riguardare quell'articolo sui vulcani del 1985!...) e avere a disposizione tutti i numeri (qualcuno mi manca, sia perchè ho cominciato a comprarli solo nel 1979 sia perchè qualcuno l'ho perso nei vari traslochi...).
Adesso c'è internet e tutti i giorni mi collego con il sito di questa rivista, con Livescience, Science Daily, e altri siti. Accedo a varie riviste libere on line, quali PlosOne e sorelle o Paleontology. Controllo sul sito dell'INGV i terremoti italiani e lo stato dei nostri vulcani (purtroppo vi manca il Marsili), vedo sul sito dell'IRIS i terremoti mondiali e controllo i dettagli su quelli più forti su quello dell'USGS, il servizio geologico degli USA. Ricevo via mail le notizie di Geology.com e di quello che succede nello spazio con le newsletter delle varie sonde sparse per il sistema solare sia della NASA che dell'ESA. Leggo blog come “Olelog – what on Earth”, The Volcanism Blog, ed altri. Settimanalmente c'è il bollettino sull'attività dei vulani edito dallo Smithsonian Institute, il tutto senza dimentiare i miei amici del forum sui treni di www.ferrovie.it e sulla paleontologia di Paleofox. Questi sono solo alcuni dei siti che frequento.
Sono tutte notizie che senza internet non potrei mai conoscere, tranne quelle più clamorose: chiunque può trovare quello che gli interessa: notizie, avvenimenti, monitoraggi in tempo reale su qualsiasi argomento, da Miss Italia all'acceleratore di partielle del CERN. L'importante è capire l'autorevolezza del sito: in rete leggi tutto ed il contrario di tutto. Ad esempio, nelle mie ricerche sull' ”hobbit, l'uomo nano di Flores, mi imbattei in una pagina che poteva contenere dei punti interessanti. Ma quando vidi che era di un sito che “esplorava i misteri della Terra”, mi sforzai di dimenticare qualsiasi parola che c'era scritta.
Fino agli anni 90 (precisamente per me dal 99) non era così, purtroppo, anche se oggi si rischia l'effetto opposto, l'overdose da informazioni. Fino a quel momento per me le uniche fonti del sapere erano le pubblicazioni della Società Geologica Italiana (di cui sono socio da quasi 30 anni), qualche frammento sui giornali, difficilmente conservabile anche perchè sono negato per la catalogazione, e, appunto “Le Scienze”.
Se grazie alle riviste della Società Geologica Italiana sono rimasto aggiornato sulle vicende delle Scienze della Terra in Italia, è stato proprio grazie a Le Scienze che mi sono fatto la mia preparazione scientifica generale. Bene leggere una rivista settoriale, ma una rivista come questa, in cui scrivono i massimi esperti delle varie discipline, consente di aggiornarsi anche in altre materie come astronomia, biologia, medicina, informatica, storia della scienza e quant'altro. Leggo praticamente tutto a parte la fisica delle particelle e argomenti simili. Non che non mi interesserebbero... ma proprio non ci capisco un tubo: nel numero di agosto, ad esempio, c'è un bellissimo contributo sulla freccia del tempo e sulla possibilità che il nostro universo sia solo uno di tanti multiversi esistenti. Proprio non riesco a orientarmici dentro....
L'unico appunto che mi sento di fare al numero del quarantennale, è la mancanza fra i 12 articoli scelti, di un articolo geologico, quello di John Tuzo Wilson, intitolato “La tettonica a zolle crostali”. Già il titolo ne fa capire l'importanza...
Ma nell'epoca della Rete c'è ancora bisogno di leggere il cartaceo “Le Soienze”?
Sì, certamente. Per due motivi, uno affettivo e l'altro che se vogliamo evitare di coltivare solo il proprio orticello disciplinare è opportuno conoscere le notizie scientifiche a 360 gradi e avere uno strumento come Le Scienze, che te le seleziona, è fondamentale.
Quindi “buon compleanno” e “lunga vita” a Le Scienze, che con Tex e “I treni oggi” compone la triade delle mie riviste cartacee mensili.
A proposito, anche Tex questo mese esce speciale per i suoi 60 anni.....
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