tag:blogger.com,1999:blog-191685988918780993.post8797767461965770336..comments2024-03-23T20:00:01.250+01:00Comments on scienzeedintorni: Gli insegnamenti della tragedia di GiampilieriAldo Piombinohttp://www.blogger.com/profile/14315928146460343487noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-191685988918780993.post-59460223695558954962009-11-14T01:05:33.008+01:002009-11-14T01:05:33.008+01:00Ciao Aldo come va?
Complimenti per l'analisi d...Ciao Aldo come va?<br />Complimenti per l'analisi di questo disastro, precisa e imparziale.<br />Molto interessante anche perchè didattica, perlomeno per me che all'università seguo un corso basato proprio sul dissesto idrogeologico!<br />A presto!<br />Simone (IR2265)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-191685988918780993.post-66254862898146343792009-10-20T12:20:29.691+02:002009-10-20T12:20:29.691+02:00una piccola annotazione: probabilmente nel tratto ...una piccola annotazione: probabilmente nel tratto costiero è facile avere acquiferi in pressione. Non conosco la la geologia dell'area se non in maniera molto rudimentale, ma sicuramente è nettamente diversa tra i monti, dove abbiamo il metamorfico dell'unità dei peloritani e un pò di suolo e la zona costiera dove ci sono sedimenti marini e terrestri recenti (non so però quanto sia lo spessore, potrebbe essere poche decine di metri come centinaia di metri). Nella zona costiera è un fenomeno molto possibile, lo vedo molto più difficile in alto. Hai accennato alle calcareniti. Potrebbe essere, anche se vedo meglio un pacco di argille (impermeabili) che sovrasta dei ciottolami. Considera comunque la possibilità di forti variazioni laterali, dovute sia a eteropie di facies che a faglie che hanno interessato persino i sedimenti recenti.<br />grazie per i link!Aldo Piombinohttps://www.blogger.com/profile/14315928146460343487noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-191685988918780993.post-12043535657442944642009-10-20T00:24:42.900+02:002009-10-20T00:24:42.900+02:00Il tetto non saprei, non è il mio campo; in ogni c...Il tetto non saprei, non è il mio campo; in ogni caso c'è testimonianza sui giornali locali (Gazzetta del Sud) di lavori lungo la direttrice FS Messina - Giampilieri, dove pali da 17 metri sprofondavano per sifonamento<br />http://www.biancoscudati.it/invision/index.php?showtopic=23804&st=223<br /><br />c'è anche qualcosa qui<br />http://radiostereosantagata.blogspot.com/2009_01_01_archive.html<br /><br />Su Repubblica c'era una foto dall'alto, prima e dopo, di lato alla chiesa erano crollate un buon numero di case e l'idea visiva di sprofondamento del terreno lo davano delle linee di demarcazione nette quardando la parte alta.<br /><br />Ho sbagliato nel parlare di falda freatica, intendevo invece artesiana.<br /><br />Potrebbe il "tappo" essere costituito da calcarenite? Abbiamo rinvenuto dei sottili strati di essa (se ricordo bene 1-2 metri) a poche decine di metri di profondità sulla spiaggia di Cannitello, che potrebbe fare scopa con i 10-15 metri dei pali a Messina; poi mettici una pendenza tra il 10%-20% che è grosso modo o poco più di quella delle fiumare in Calabria, e penso anche in Sicilia... Però parlo da profano.<br />Ciao.<br />Lodovico<br />(preferisco l'anomimato perché non mi va di crearmi account vari che poi dimentico per strada)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-191685988918780993.post-43766956507501041622009-10-19T00:59:58.826+02:002009-10-19T00:59:58.826+02:00rispondo in netto ritardo...
al sifonamento propri...rispondo in netto ritardo...<br />al sifonamento proprio non ci avevo pensato ma è senz'altro un'ipotesi da tenere in considerazione. Potrebbe addirittura essere il meccanismo fatale se verificatosi in alto, dove si sono innescate le frane. Però a meno di una forte circolazione nel metamorfico dei peloritani, mi suona un pò strano che ci fosse qualche acquifero in pressione da quelle parti: dove lo confini al tetto?<br /><br />Quanto allo sprofondamento del terreno da te notato possono esserci tante cause. Per esempio la perdita di competenza di un sedimento sottostante imbevuto d'acqua percolata che ha raggiunto il valore limite della resistenza al taglio.<br />Bisognerebbe anche capire se lo sprofondamento è contemporaneo all'alluvione o l'ha seguita a una certa distanza temporale.<br />Grazie per la simpatiaAldo Piombinohttps://www.blogger.com/profile/14315928146460343487noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-191685988918780993.post-49167101368956521172009-10-16T01:43:12.839+02:002009-10-16T01:43:12.839+02:00Ciao, sono il solito anonimo (reggino) del ponte.
...Ciao, sono il solito anonimo (reggino) del ponte.<br />Non sottovaluterei un'altra possibile concausa del disastro: il "sifonamento".<br />Questo si verifica quando si annullano le tensioni "efficaci" del terreno a causa della pressione dell'acqua che tende a risalire, trasformandolo in sabbie mobli.<br />A riprova di ciò 3 indizi:<br />1) ho letto, non ricordo dove, della presenza di falda freatica, dunque di una superficie normalmente impermeabile, ma dove può saltare "il tappo" da qualche parte per eccesso di pressione idrostatica;<br />2) in alcune foto si nota nettamente uno sprofondamento del terreno, anche se una visuale 2D può ingannare;<br />3) il fatto che esistano almeno 2 link interessanti su Internet, che corrispondono alle chiavi di ricerca SIFONAMENTO e GIAMPILERI; si tratta di 2 precisi episodi avvenuti a gennaio ed aprile 2009.<br />Complimenti per la passione e l'impegno che ci metti.Anonymousnoreply@blogger.com